Numero 4(95)
A tre anni dalle presidenziali
Iniziano le manovre per la successione
Putin rimane per la terza carica, prevedono gli esperti: mancano tre anni alle prossime elezioni presidenziali ma il processo di preparazione e gia cominciato. A partire dall'inizio di quest'anno la politica economica del governo ha manifestato tendenze nettamente populiste: la monetizzazione delle franchigie programmata per l'inizio dell'anno e crollata a causa del malcontento della popolazione, e un'ondata di proteste sociali, anche se abbastanza debole, ha costretto il governo a cedere in men che non si dica sulle proprie posizioni, conservando diverse esenzioni e in piu indicizzando le pensioni e gli stipendi. Alla televisione sempre piu spazio viene dedicato alla situazione sociale nelle varie regioni, e sempre piu spesso i politici fanno promesse in merito al miglioramento del livello di vita verso il 2008.
I politologi sono perennemente impegnati in discussioni sullo scenario delle elezioni 2008; e cio di per se indica che de facto la corsa alla massima carica governativa e gia partita. Lo start effettivo e da considerarsi la dichiarazione dell'ex Premier Mikhail Kasjanov in merito ad una sua eventuale partecipazione alle elezioni in qualita di candidato dell'opposizione.
Nel frattempo molti analitici tendono a considerare la versione "modifica della Costituzione + rielezione di Vladimir Putin per la terza carica" come la possibilita piu realistica di sviluppo della situazione. Questo punto di vista partirebbe dall'assunto in base al quale Putin sarebbe troppo giovane per "andare in pensione", o a quello secondo il quale egli non vuole rinunciare al potere. Inoltre si ha motivo di ritenere che per il Paese in generale l'opzione della terza carica sia preferibile, dato che consentirebbe di evitare le difficolta legate al "cambio della squadra" e a un'eventuale nuova ridistribuzione della proprieta che ne seguirebbe. A questi argomenti si puo aggiungere il fatto che i "siloviki" (rappresentanti e funzionari dei dicasteri di sicurezza, difesa e ordine pubblico) cercheranno di mantenere al timone il leader, che gode di popolarita e cura i loro interessi.
Uno scenario meno probabile, ma eventualmente possibile e ritenuto la scelta da parte di Putin -come Boris Eltsin nel 1999- di un suo successore, che potrebbe venir nominato Primo Ministro per poi promuovere in qualita di futuro Presidente. L'attrattiva di questa variante sta nel fatto che una trasmissione del potere effettuata in questo modo permetterebbe di mantenere invariata la distribuzione delle forze dell'elite politica in Russia, mentre d'altro canto Vladimir Putin dimostrerebbe la sua fedelta alla democrazia e non la volonta di aggrapparsi al potere con tutti i mezzi.
Si ritiene molto poco probabile la possibilita dell'avvento di un candidato politico dell'opposizione che sollevi le masse popolari e arrivi al potere sostenuto dall'ondata di una rivoluzione "arancione" russa. Per concretizzarsi, quest'ipotesi necessiterebbe di un presupposto, ovvero l'appoggio delle potenze mondiali, come e successo in Ucraina. Ma nel caso della Russia, sia Europa sia Stati Uniti molto probabilmente preferiranno lo status quo a qualsiasi cambiamento radicale, soprattutto tenendo conto dell'esperienza ucraina, dopo la quale, a sei mesi dall'avvento al potere della nuova equipe non e ancora stata definita una linea economica e politica univoca. In piu bisogna tenere conto della crescita del benessere dei russi, che nel fervore del boom consumistico hanno gia dimenticato i tempi in cui molti di loro erano tra le barricate alla Casa Bianca.
Sulla scena politica parte l'epurazione.
Per lasciar spazio al "successore"
Qualsiasi siano i pareri analitici inerenti i futuri cambiamenti, bisogna riconoscere quanto segue: la probabilita di un avvio dell'operazione "Successore" ultimamente e cresciuta. Cio e confermato dalle azioni delle autorita russe.
Primo fatto interessante: e evidente la volonta di fare piazza pulita sulla scena politica. In questo senso fa testo l'attacco della Procura generale a Mikhail Kasjanov, l'ex Premier, e in particolare l'indagine sul suo acquisto - effettuato illecitamente e ad un prezzo sottovalutato- di una tenuta in una prestigiosa periferia di Mosca. Malgrado i rappresentanti della Procura generale neghino in tutti i modi qualsiasi intento politico, e altrettanto evidente che il fatto della dacia di Kasjanov fosse noto a molti e da molto tempo (e non e stata l'unica dacia di rappresentanza a passare a nuovi proprietari in modo non del tutto lecito).
Tuttavia l'indagine e stata aperta solo adesso. Pessima scusa il fatto che l'anno scorso la Procura fosse stata impegnata, perche Kasjanov e da sempre figura conosciuta e il "kompromat" (in russo i cosiddetti "materiali compromettenti") contro di lui si poteva trovare molto prima. La domanda sul perche proprio adesso rimane senza risposta.
Per l'indice di gradimento di Vladimir Putin e le sue aspirazioni alla poltrona di Presidente nel 2008 la figura di Kasjanov non costituisce un grave pericolo: entrambi per la popolazione impersonano l'autorita, solo che Kasjanov e rimasto nel passato, mentre Putin rappresenta l'attuale governo, in tutta la sua potenza. Anzi, il rivale Kasjanov potrebbe offrire a Putin la possibilita di manifestare democraticita, se Putin concorresse e vincesse contro di lui alle elezioni in lotta schietta. Ad un esame piu attento, diventa evidente che la lotta contro Kasjanov in una fase cosi prematura di preparativi per le elezioni acquista un significato solo alla luce di un ingresso in scena di una persona di peso politico di molto inferiore e meno conosciuta al grande pubblico di quanto non sia l'ex Premier. Ancora buio anche su chi sara a scegliere il successore. Quest'ultimo potrebbe venire scelto da Vladimir Putin, come venne egli stesso scelto tempo fa dalla cerchia ristretta della "Famiglia" di Eltsin. Oppure diversi gruppi di influenza potrebbero proporre uno o piu candidati, tra i quali poi spetterebbe a Vladimir Putin scegliere. Per il momento la seconda possibilita sembra piu la probabile, visto che negli ultimi anni il peso politico di gruppi industriali statali come Rosneft, Gazprom e Vneshtorgbank e cresciuto sensibilmente, e ognuno di questi puo ambire ad influenzare la formazione della nuova elite politica dopo il 2008.
Secondo punto interessante: continuando le osservazioni in merito ai cambiamenti politici di quest'anno, c'e da notare una considerevole attivita di Vladimir Putin in politica internazionale. Il fatto e sicuramente legato alle contingenze; in particolare all'entrata della Russia nel G8 e all'avvento al potere in Iran di un Presidente dalle aspirazioni radicali. Qual'e ad esempio il significato della recente visita del Presidente sul Mar Caspio, durante la quale egli ha dichiarato la Russia futura figura dominante in tale regione? Come va interpretata tale dichiarazione, se non come una misura preventiva in caso l'Iran volesse cambiare le condizioni di estrazione del petrolio locale, e cercasse in generale di ricostruire il sistema di rapporti venutosi a creare nella zona del Caspio? A parte la necessita di risolvere problemi politici, un'altra ragione di questo attivismo potrebbe essere il desiderio di Putin di accumulare punti sulla scena politica mondiale per poi passarli al proprio successore.
Quindi, l'incognita principale che rimane non e tanto su che tipo di sviluppi ci saranno nel 2007-2008: secondo noi, l'operazione "Successore" e gia cominciata. L'incognita e chi sara il successore. Perche, come successe gia nel 1999, avvenimenti imprevisti possono cambiare il corso della storia; perche la carica gia destinata allora a Sergej Stepashin passo a Vladimir Putin a meno di un anno dalle elezioni.
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