Numero 4(95)
CAMPANIA: SECOLI DI STORIA E
DI ARTE CULINARIA
Baciata dal sole che unito ad un mare color indaco e dalle Alpi che le fanno da corona e questa, da secoli, la connotazione della bell'Italia.
Ogni anno, milioni di turisti arrivano da ogni parte del globo per visitarla, attirati non solo dalle bellezze del paesaggio, delle opere d'arte, ma anche dalla sua cucina che sta superando quella francese per il suo gusto saporito, per i suoi vini, e infine, perche no, anche per la simpatia che sprigionano gli italiani.
Di recente, vuoi perche in molti sono arrivati in Italia per lavoro, vuoi per il fatto che molte famiglie italiane hanno adottato orfani russi, ma anche perche sono sempre piu numerose le aziende italiane sbarcate a Mosca, epicentro del grande mercato russo e sovietico, i russi sono fra i visitatori che piu amano soggiornare nel nostro bel Paese anche per fare incetta, nei negozi piu griffati, di prodotti "made in Italy" (dalle calzature ai vestiti, dai prodotti di oreficeria a quelli agroalimentari tipici).
Le piu belle e famose modelle che sfilano sulle passerelle d'alta moda italiane sono di origine russa, ucraina e via dicendo. Il design italiano, poi, come moltissimi altri prodotti nostrani sono ai vertici delle preferenze di questo popolo.
Quali sono le preferenze dei russi che vengono in Italia ? Nessuna in particolare e tutte in generale. Non e casuale incontrali ovunque, di certo risultano clienti assidui degli alberghi piu eleganti e raffinati. Recentemente ne ho trovati molti in Campania, in Costiera Amalfitana.
Proprio la Campania, una delle regioni paesaggisticamente piu belle della nostra penisola - Plinio il Vecchio la descriveva nel modo seguente "Questa regione e cosi felice, cosi deliziosa, cosi fortunata, che vi si riconosce evidente l'opera prediletta della natura. Una terra che porge da ogni parte il suo seno al commercio e che, quasi per incoraggiare gli umani, stende alla stessa le sue braccia nel mare" - ed in particolare le amene province napoletana e salernitana, risultano fra le mete piu frequentate.
In particolare, Napoli con le sue infinite proposte artistiche e paesaggistiche e la meta di tantissimi visitatori, una citta dove non si vuole che vivere per respirare a "pieni polmoni" la stessa aria di Pulcinella, maschera emblema di Napoli e di tutta la regione, che, ancora oggi, risulta essere il souvenir che gli stranieri portano a casa piu volentieri.
Castel dell'Ovo, il Vesuvio, la Reggia ed il Museo di Capodimonte - che presenta la piu importante raccolta delle favolose e raffinate porcellane che hanno rivaleggiato nelle preferenze delle famiglie nobili del tempo, per secoli, con le affermate "cugine" di Limoges, Piedigrotta, Mergellina, Posillipo, il Vomero ma anche le piazze del Plebiscito, del Mercato e Dante, sono fra le mete piu frequentate da parte dei turisti.
Dalla citta partenopea, poi, e possibile arrivare velocemente a Ischia, Procida, Positano, Capri, meta di innamorati e non, con la sua famosissima Grotta Azzurra e gli straordinari Faraglioni che sembrano vigilare, quali sentinelle, che si ergono in tutta la loro bellezza e magnificenza quali sentinelle che vigilano sull'isola, e la Piazzetta, forse la piu fotografata in assoluto, meta frequentatissima dai VIP di tutto il mondo al pari del famoso locale "Anema e Core".
Come no ricordare, poi, il fascino di Pompei, la citta romana conservatasi intatta fino ai nostri giorni dopo l'eruzione del Vesuvio del 79 d C, di Ercolano che sta riemergendo in tutta la propria eleganza, sembra sia stata l'ambito localita di residenza, in riva al mare, dei patrizi romani, di Paestum, i cui maestosi templi non hanno nulla da invidiare a quelli agrigentini della ieri come oggi paragonata alla piu affermata Versailles - risultano luoghi meta di turisti, italiani e stranieri, tutto l'anno.
Sospesa tra il Mar di Sorrento e quello di Amalfi c'e,infine, l'amena Sant'Agata sui Due Golfi, piccola citta che "ospita" uno dei piu stellati ristoranti italiani, "Don Alfonso" gestito dai mitici Alfonso e Livia Jaccarino, famoso per l'eccellenza e la genuinita dei cibi e dove e necessario, specie nella stagione estiva, prenotare con largo anticipo per avere un tavolo e degustare antiche ricette napoletane, testimonianza di come la grande cucina possa assurgere a vera arte.
Ravello, incantevole scrigno, e luogo di soggiorno tra i piu famosi della Costiera Amalfitana e del Mezzogiorno d'Italia, con le sue ville che dominano un mare color cobalto. Ed inoltre, Vico Equense, con il rinomato ristorante, "La Torre del Saracino", Gragnano, famosa per le sue paste alimentari (spaghetti etc.) e per l'eccellenza del suo vino rosso, generoso come sanno essere i napoletani, Torre del Greco, con i suoi coralli, Pozzuoli, nota per Sofia Loren, mito della cinematografia nazionale, al pari di Napoli che lo fu grazie al principe Antonio de Curtis, in arte Toto, alla famiglia dei fratelli De Filippo (Peppino, Titina e Luigi), ed al grande Enrico Caruso.
In sostanza, la ricchezza di proposte di questa regione e cosi ricca da creare non poche perplessita nel turista. Se iniziare dall'interno, ricco di memorie architettoniche storiche come la piccola Montefusco di origine longobarda, oggi fertile terra di grandi vini, o preferire le localita costiere con il testa la penisola sorrentina, e amalfitana, indiscutibilmente una delle tappe obbligate per il turismo italiano ed internazionale, con centri importanti, quali Castellamare di Stabia e Sorrento, ricchi di straordinario fascino che, sin dall'antichita, ha saputo ispirare poeti, romanzieri e pittori. Ad essa fanno da contraltare, lungo la costiera amalfitana che parte da Salerno, gli ameni e suggestivi Minori, Maiori, Vietri, Strani, Paiano, Furore con il suo fiordo, e infine la suggestiva Amalfi, antica repubblica marinara, che appare incastonata, quasi scolpita, nella roccia che fronteggia il mare color cobalto.
Sarebbero necessarie pagine, anzi volumi interi, per descrivere adeguatamente le bellezze e le diversita della Campania ma anche la magnificenza dei gioielli paesaggistici, naturalistici artistici ed architettonici che offre con grande generosita al turista.
La medesima generosita con cui propone la sua cucina dove genuinita e semplicita la fanno da padroni e, soprattutto, dove la pizza e la pasta sono i piatti-bandiera italiani in tutto il mondo, al pari (come detto) della maschera Pulcinella, molto di piu di una semplice maschera e molto meno di un mito.
Gia perche Pulcinella mentre mangia i maccheroni con le mani, e il simbolo di questo lembo d'Italia, e del Sud della penisola in genere. Simbolo che si coniuga con i profumi del mare, l'odore persistente dei limoni e del basilico, la fragranza della pizza appena uscita del forno - come non ricordare che Napoli e stata e continua ad essere la patria della cosiddetta "pizza da passeggio" - e quello estasiante della pastiera.
Miti che hanno i colori accesi, come quello della "pummarola", o quelli iridescenti del pesce appena pescato, ma anche i profumi di ricette, ad esempio quella delle "melanzane al cioccolato" o dei "baba al rhum", irripetibili e introvabili al di fuori di questa regione.
La tavola, con i suoi ingredienti, i suoi riti, e d'altro canto parte integrante e vivificante della cultura, della civilta, della storia di questa terra, della schiettezza del carattere delle sue genti, dell'amenita dei suoi luoghi piu significativi testimoni di una storia ricca di presidi.
I piatti della cucina campana e napoletana sono semplicissimi - non e casuale che Napoli sia ricordata come la patria delle 3 "P" ovvero le iniziali di Pizza, Pasta e Pomodoro - che tuttavia esigono l'uso di prodotti genuini e di alta qualita; la cucina marinara basata, come sottolineato, sulla freschezza del pesce e dei molluschi, ma anche quella dell'entroterra che sa esaltare i prodotti dell'orto: verdure, erbe e aromi.
I piatti di carne sono meno frequenti di quelli di pesce, anche se spiccano il ragu e la genovese, esempi, tipicamente napoletani, di utilizzare la carne. Splendida nella sua originalita, infine, la braciola coperta di aglio, pomodoro e origano.
Molto interessanti la minestra maritata, le zuppe di pesce, che dovrebbe, secondo le regole, avere 36 componenti, i suppli di riso, la ricca varieta di verdure, la provola e la mozzarella alla griglia o fritta e, infine, quel trionfo di colori, varieta e profumi che e la frittura di pesce. Straordinaria la pasticceria - zeppole, struffoli, etc. - ma anche la gelateria. Tutti patrimoni tipicamente napoletani, campani, che coniugano due concetti opposti: miseria e nobilta.
D'altro canto su questi due concetti si "gioca" l'identita di questa regione dove alla semplicita dei primi fa riscontro la raffinata aristocrazia dei secondi con piatti - come i sontuosi timballi, i dolci ripieni e via dicendo - che sembrano l'esaltazione dei sapori piu complessi e piu veri.
A questa straordinaria serie di piatti si accompagnano molto bene i vini. Ne citiamo alcuni tra i piu conosciuti: Greco di Tufo, Taurasi, Lacrima Cristi, Fiano, Asprinio, Aglianico, Falanghina, Falerno, Gragnano. Da non dimentichiamo il Limoncello, al pari della favolosa granita di limone, ormai diffuso in tutto il mondo.
Su tutto, comunque, prevale l'inesauribile vitalita di questa regione che anche a tavola e " 'na cosa grande", straordinaria e unica.
Andrebbe sfatato il luogo comune secondo cui questa e solamente la terra dell' "O Sole mio": si tratta invece di un affascinante connubio di luci e ombre ben rappresentato dal capoluogo, Napoli, per cui, a ragione, un noto proverbio dice "Vedi Napoli e poi mori".
|