Italiani
 
FIGURE SIGNIFICATIVE
D' ITALIANI NEL MONDO
SUA ECCELLENZA IL PRESIDENTE DI MALTA, PROF. GUIDO DE MARCO


    Nello scorso numero di "ITALIANI" abbiamo aperto la rubrica "FIGURE SIGNIFICATIVE D' ITALIANI NEL MONDO" presentando un italiano in Russia, affermatosi come professionista del settore giuridico - notarile. Una presentazione che ha ricevuto il plauso del Presidente della Repubblica di Chuvashia, Nikolay Fedorov, del quale pubblichiamo la lettera.
    In effetti, in tutto il mondo possiamo trovare dei compatrioti che hanno saputo affermarsi in molti settori, magari meno appariscenti, ma che sicuramente hanno contribuito non poco a dar vita a quell' immagine di laboriosita' che da sempre contraddistingue l' italica gente.
    Un' immagine che purtroppo coesiste ancora con dei pregiudizi, diffusisi ad opera di chi predilige il sotterfugio e l' intrigo, anziche' essere pronto a tirarsi su le maniche e lavorare sodo, magari con quel tanto di spirito d' intraprendenza che, se ben gestito, sfocia poi nello spirito imprenditoriale.
    Essere italiani a volte puo' diventare un vero e proprio handicap, grazie ai suddetti pregiudizi: ma anche se il piu'delle volte non partiamo, come si suol dire, in "pole position", succede spesso che alcuni nostri connazionali sappiano affermarsi con il proprio innato talento, e raggiungere delle posizioni di tutto rispetto nella vita di quesi Paesi dove la sorte li ha catapultati.
    E'stato questo il caso del grande Sindaco di New York, Fiorello La Guardia, ed anche del Sindaco Giuliani, che di recente ha dato prova di grande polso nel fronteggiare sia l'emergenza dell'11 Settembre, sia i suoi postumi non meno gravosi.
    Ed e' questo certamente il caso di SE il Presidente di Malta, Prof. Guido de Marco. Un fulgido esempio di Maltese che fa onore al suo paese, ma che al tempo stesso non esita a manifestare con orgoglio la propria italianita': tanto e' vero che ha partecipato con piacere alla Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo, organizzata dal Ministro Mirko Tremaglia nel Dicembre 2000.
    Egli nacque a Valletta il 22 Luglio 1931, da genitori Italiani, Emanuele de Marco e Giovanna Raniolo. Da parte paterna, il primo de Marco, che proveniva dal Salernitano, si stabili' a La Valletta nel 1690 come medico personale del Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta.
    Da parte materna, il legame con l'Italia e piu' recente: Francesco e Consolata Raniolo (nonni del Prof. de Marco), originari di Gela, in Sicilia, si stabilirono a Malta nel 1902 per motivi di lavoro. La nonna del Prof. de Marco ritorno' in Sicilia tre anni dopo per essere vicino alla sua famiglia quando nacque Giovanna nel Settembre 1905, per poi ritornare a Malta con la neonata alcune settimane dopo.
    Malta apparteneva allora al Regno Unito di Gran Bretagna, e negli anni della II Guerra Mondiale l'isola, sita in una posizione assai strategica, atta a bloccare il passaggio fra il Mediterraneo Occidentale e quello Orientale, si trovo' a svolgere il ruolo di vera e propria spina nel fianco dell'Asse, ostacolando notevolmente la navigazione dei convogli che portavano rinforzi e rifornimenti alle truppe italiane in Libia ed all'Afrika Korps. Fu sicuramente grazie anche alla fortezza marittima maltese se gli sforzi bellici di Mussolini e Rommel vennero infranti ad El Alamein.
    Questo sprazzo di storia era importante per fare luce su di un aspetto biografico importante per il Presidente de Marco, cosi'come per tutti quei connazionali che si sono trovati in anni di Guerra a risiedere come emigranti in paesi con cui l' Italia era in aperte ostilita': quando Guido non era che un adolescente, essere italiano a Malta voleva dire essere automaticamente nella lista dei sospetti.
    Gli aerei italiani bombardavano regolarmente l'isola e la capitale di Malta, La Valletta, il suo porto e le sue installazioni militari, con gravi disagi per la popolazione. Era anche in programma una vera e propria invasione di Malta da parte delle forze dell' Asse, e questo puo' far capire in quale clima Guido de Marco si trovasse a vivere gli anni della sua adolescenza.
    Lui ed i suoi genitori pero' seppero pero' superare con dignita'e tenacia quegli anni difficili per tutti, e con la fine della Guerra giunse il giorno in cui la loro italianita'non fu piu' motivo di legittimo sospetto per le autorita' e per i maltesi, fedeli sudditi di Sua Maesta'Britannica.
    Guido frequento' in quegli anni la Scuola Superiore di San Giuseppe, poi il Collegio di San Luigi, ed infine l'Universita', laureandosi infine nel 1952 in Filosofia, Economia ed Italiano, e poi nel 1955 divenne Dottore in Legge. Sin dal 1967 fu lettore e poi professore di Diritto Criminale all'Universita' di Malta.
    Fu allora che conobbe e sposo' Violetta Saliba, dalla quale ebbe un figlio maschio, Mario, e due figlie, Giannella e Fiorella. Tutti i figli hanno poi seguito le orme professionali del padre, intraprendendo la carriera legale.
    Fu in quegli anni di ricostruzione, dopo i disastri della guerra, che la laboriosita' italiana pote' manifestarsi appieno. Nell' ambito del Commonwealth Britannico acquisirono la sovranita' diversi paesi dell' ex-Impero Britannico; fra essi, nel 1964, Malta, paese dove tutti parlavano inglese, moltissimi parlavano l' italiano, e la cui lingua nazionale, il maltese, aveva tratto origine dalla lingua araba.
    Un paese che dopo anni di sottomissione doveva scegliere la strada da seguire per il futuro sviluppo. In anni di grande instabilita' nel Mediterraneo, di guerra fredda e di confronto quotidiano di due mondi, quello occidentale e quello orientale, simboleggiati dalla flotta sovietica e da quella statunitense, che minacciosamente incrociavano in queste acque, la nuova dirigenza di Malta sovrana seppe mantenersi sempre al di fuori della mischia, ottenendo cosi' la possibilita' di crescere e di svolgere egregiamente il ruolo che oggi le compete: quello di un paese a sicura vocazione europea, che pero' dedica una grande attenzione al suo mondo circostante, quello mediterraneo.
    Sull' effettuazione di queste scelte sicuramente sagge influi' molto il Partito nel quale il giovane Prof. Guido de Marco scelse di militare, il Partito Nazionalista Maltese. Nelle sue file 1966 Guido si presento'per la prima volta alle elezioni in Parlamento, la House of Representatives, e venne eletto deputato.
    Fu cosi' che inizio' una brillante carriera politica, conclusasi nel 1999 con l' elezione a Presidente di Malta. Non fu in realta' l' unico oriundo estero a ricoprire alte cariche dello Stato a Malta: vi fu per esempio il Premier Dom Mintoff, di origini bulgare. Segno evidente della grande capacita' di questo paese di accettare ed integrare nella sua societa' gli emigranti esteri, purche' animati da buone intenzioni, desiderosi di lavorare e di integrarsi in una nuova Patria. A Malta e' frequente incontrare persone con cognomi dalle origini piu' disparate: da quelli di origine araba, britannica ed italiana, a quelli francesi, tedeschi e molti altri. Ne e' derivata una bella democrazia, capace di utilizzare al massimo quanto di meglio c'e' in ogni singola componente nazionale, senza peraltro dissolverla in un melting pot spersonalizzante. Ed il fatto che questo paese, cosi' vicino a stati dove hanno prevalso governi totalitari ed instabili, si sia potuto evolvere in modo cosi' felice, e' anche merito di chi come Guido de Marco ha contribuito non poco alle sue scelte politiche e governative.
    Riteniamo quindi possa essere d' interesse riportare per i lettori di "ITALIANI" un excursus su come ebbe ad evolversi la carriera di questo grande italiano all' estero.
    Nel 1972 venne eletto Segretario Generale del Partito Nazionalista, nel 1977 ne assunse la guida come Deputy Leader.
    Il Prof. De Marco seppe allora adoperarsi per consolidare e rafforzare il movimento in cui militava, aumentandone l'incisivita' nell' approccio ai problemi concreti del paese: Malta e' un paese europeo strettamente a ridosso del mondo arabo, con conseguenze ben facilmente immaginabili, in anni di grande tensione in area mediorientale. Sotto la sua guida, il Partito Nazionalista seppe conquistare la fiducia dell'elettorato, nonostante le reprimende degli avversari politici, che andavano presentando ai maltesi quadri apocalittici su cio' che sarebbe successo se i Nazionalisti fossero mai arrivati al potere. Nonostante questo, Guido seppe affermare il suo Partito e se' stesso dimostrando sempre una grande attenzione ai problemi concreti della gente, piu' che a delle ideologie che spesso altro non erano che degli alibi.
    Fu cosi' che nel 1987 il suo partito entro' al Governo, e lui fu nominato Vice Primo Ministro, poi Ministro degl'Interni, ed anche Ministro della Giustizia. Durante il suo mandato vennero approvati diversi progetti di Legge da lui portati avanti con tenacia: fra essi la legge che porto' Malta a far parte della Convenzione Euopea sui Diritti dell'Uomo.
    Come Ministro degl'Interni e della Giustizia porto'avanti con efficacia la Legge di riforma delle Forze di Polizia, e fondo' l'Accademia di Polizia.
    Come Ministro della Giustizia partecipo'alla Conferenza Europea dei Ministri della Giustizia a Lisbona (1988) ed all'Aja (1989).; prese parte al Convegno dei Ministri della Giustizia del Commonwealth Britannico in Nuova Zelanda (1990). Fu durante il suo mandato che Malta entro'a far parte del Gruppo Pompidou. Fu sempre lui a guidare la delegazione maltese all'Assemblea Generale dell'ONU, in occasione della Sessione speciale tenutasi a New York per mettere a punto una strategia mondiale nella lotta agli stupefacenti.
    Nel maggio 1990 veniva nominato Ministro degli Esteri: uno dei suoi primi atti come responsabile degli esteri fu quello di presentare richiesta formale di associazione all'Unione Europea, a Bruxelles, il 16 Luglio 1990. Nel confermare la vocazione europea del paese, il Prof. De Marco seppe sottolineare con forza la grande importanza del ruolo mediterraneo di Malta; continuo'infatti a promuovere e perseguire con tenacia i principi del dialogo tra Europa e mondo Mediterraneo: non esito' a ribadire il precipuo ruolo di Malta come mediatrice ottimale per il graduale consolidamento della sicurezza e della cooperazione in un'area d'importanza cruciale per il benessere dell' Europa e per la pace nel mondo intero. Fu anche molto attivo nel promuovere un fattivo contributo maltese all'attivita' degli enti internazionali, ONU, OSCE, Consiglio d'Europa e Commonwealth.
    Fu anche grazie a questa sua positiva attivita' che il Prof Guido de Marco venne eletto Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione della loro 45-a sessione, il 18 Settembre 1990.
    Fu in questa occasione che ebbe inizio un importante dialogo teso a rivitalizzare l' Assemblea Generale ed a varare importanti riforme di altri importanti meccanismi dell' ONU, di grande importanza in un' epoca di transizione nel campo delle relazioni internazionali. Un passo successivamente sancito da una mozione presidenziale approvata all' unanimita'.
    In qualita' di Presidente dell' Assemblea Generale dell' ONU, il Prof. de Marco non esito' ad esporsi a visite assai impegnative: fece visita ai campi profughi nei Territori Palestinesi in Israele e Giordania, in Etiopia ed in Albania, s' incontro' con il Segretario di Stato USA James Baker, durante la Guerra del Golfo, e con Sua Santita' il Papa Giovanni Paolo II; visito' l' URSS e la Repubblica Popolare Cinese, la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Ritenne doveroso pero' recarsi anche sul tragico sito della centrale atomica di Chernobyl.
    Patrocino' l' ammissione delle due Coree all' ONU nel Maggio 1991. Fu durante il suo mandato di presidenza ONU che venne avanzata proprio da Malta la proposta di studiare un nuovo ruolo per il Consiglio di Amministrazione dell' ONU.
    Fra il 1990 ed il 1996 il Prof. de Marco patrocino' l' espansione della rete di rappresentanze diplomatiche Maltesi nel mondo, e sottoscrisse accordi in aree di estrema importanza per il suo paese. Capeggio' le delegazioni Maltesi a diverse Conferenze dell' OSCE. Si adopero' sempre per promuovere il dialogo fra l' OSCE ed i paesi dell' area Mediterranea che a tale Organizzazione non aderivano.
    Nel gennaio 1992 , al Consiglio OSCE a Praga, fu lui a lanciare l' iniziativa di proporre l' OSCE come braccio regionale per l' esecuzione dei dettami del Capitolo VIII della Carta delle Nazioni Unite, una proposta che venne ovviamente sostenuta da Malta, e che ottenne l' appoggio dei Capi di Stato e di Governo che parteciparono al successivo incontro al vertice di Helsinki.
    Sin dal 1964, quando Aldo Moro saluto' la nascita del nuovo stato Maltese con un messaggio al popolo Maltese trasmesso dalla RAI TV, l'amicizia fraterna tra Malta e l'Italia e' stata e resta tuttora un fatto di grande importanza: l' amicizia tra due popoli che hanno in comune non solo tanti aspetti delle rispettive storie e culture, ma anche tante aspirazioni per la realizzazione di un'area Mediterranea in grado di dare sicurezza e benessere ai popoli che ne abitano le sponde.
    L' Italia e' sempre stata molto vicina a Malta, nei momenti piu' difficili della transizione dell'economia di questo paese da quella tipica di una base militare a quella di stato moderno; ci viene riconosciuto il merito di avere contribuito ad un forte sviluppo dell' infrastruttura turistica, della sfera dei servizi, ma anche della produzione industriale.
    Proprio in questi giorni sara' firmato il quinto protocollo finanziario tra Malta e l'Italia: l' ultimo di una serie di protocolli che gia' danno ed ancora daranno un notevole contributo allo sviluppo infrastrutturale delle isole Maltesi.
    Due di questi protocolli finanziari, il terzo ed il quarto, furono firmati proprio dal prof. Guido de Marco, nella sua qualita'di Ministro degli Affari Esteri di Malta
    Come esponenti del mondo dell' emigrazione, evidenziamo con grande piacere come nonostante i gravosi impegni originati dalla sua fulgida carriera pubblica, il Prof. de Marco abbia sempre dedicato una particolare attenzione alle comunita' Maltesi all' estero: mai dimentico di essere a sua volta originario di una famiglia di emigranti.
    Rese visita piu' e piu' volte alle comunita' di emigranti Maltesi in Australia, Canada, USA, Gran Bretagna. Ogniqualvolta si recava in qualche paese nell' ambito delle sue missioni ufficiali, trovava sempre il tempo per incontrare gli espatriati maltesi ivi residenti.
    L' attenzione di Guido de Marco ando' sempre a tutti gli emigranti, anche a quelli piu' umili e di rango modesto, e non unicamente ai soliti "espatriati di lusso", azzimati e spesso altezzosi, come invece amano fare i politici opportunisti ed insofferenti: questo suo grande senso di umanita', che fa di lui un degno discendente di quegli stessi Cavalieri di Malta cui appartenne il suo avo, venne puntualmente premiato dai suoi compatrioti con una sempre maggiore fiducia..
    Un bell' esempio di attitudine al servizio, che dovrebbe essere di monito a molti politici nostrani, convinti che essere dei "politici di professione" voglia dire potersi permettere di snobbare tutti coloro che non considerano al loro livello. Un esempio di coerenza soprattutto per quei nostri governanti che per decenni hanno visto nelle comunita' italiane all' estero nulla piu' dello scomodo retaggio di un passato di miseria, un mondo per di piu' che era meglio tenere lontano dalle urne elettorali, per tema che i suoi suffragi andassero ad alimentare i suffragi degli avversari politici. Un inganno cui ha finalmente posto fine un altro grande italiano, Mirko Tremaglia.
    Ecco perche' quando il Prof. de Marco incontro' per la prima volta il Segretario Generale del CTIM Mirko Tremaglia, subito scocco' fra loro la scintilla della simpatia: entrambi pervasi di grande umanita', entrambi sinceramente devoti al proprio paese ed alla propria gente, sia in Patria che all' estero, non potevano che diventare dei grandi amici, come solo le persone sincere possono.
    Guido de Marco venne nominato dal parlamento nel novero dei rappresentanti di Malta al Consiglio d' Europa nel 1967. In diverse occasioni funse da relatore al Comitato Affari Legali, e da Vicepresidente del Comitato per i Regolamenti e le Procedure. Negli anni 1996-1998 venne rieletto a far parte della delegazione Maltese all' Assemblea Parlamentare del Consiglio d' Europa, durante la quale veniva eletto Presidente del nuovo Comitato di Monitoraggio. Fu anche Vicepresidente della Commissione Indipendente Mondiale per gli Oceani.
    Nonostante i pressanti impegni umani ed istituzionali, Guido de Marco ha al suo attivo diverse importanti pubblicazioni, fra cui "Una presidenza con uno scopo: la 45-a Sessione dell' Assemblea Generale delle Nazioni Unite", 1991 ; "La politica estera maltese negli anni Novanta: sua evoluzione e suoi progressi", 1996; "Una seconda generazione di Nazioni Unite: per la pace e la liberta' nel XXI secolo", scritto assieme a Michael Bartolo e pubblicato nel 1997; ed infine una raccolta di "Interventi e discorsi dei primi tre anni di Presidenza", uscita nel 2002.
    Sul piano interno, il cursus honorum del Prof. de Marco torno' ad intrecciarsi con il ruolo di opposizione cui era tornato il suo Partito Nazionalista, nell' ambito di quell' alternanza democratica che molti politici nostrani invece riescono a concepire solo con grande fatica: nel 1996 fu membro del Comitato Parlamentare per gli Affari Esteri, e fu al tempo stesso Ministro degli Esteri nel Governo Ombra Nazionalista. Ed ovviamente, come e' suo costume, torno' ad occuparsi di problemi concreti della gente.
    E lo fece in modo cosi' efficace che ben presto, nel 1998, il partito Nazionalista vinse nuovamente le elezioni, e lui torno' al Governo, l' 8 Settembre 1998, divenendo Vice Primo Ministro ed al tempo stesso Ministro degli Esteri nel nuovo Governo Maltese. In tale veste fu lui a presentare, l' 11 Settembre 1998, la richiesta formale di adesione all' Unione Europea.
    Il Prof. Guido de Marco veniva infine eletto Presidente di Malta il 4 Aprile 1999, e tuttora come capo dello Stato continua ad adoperarsi per tenere alto il prestigio del suo paese, pur senza mai dimenticare le sue antiche radici italiane.
    E' per questo che mantiene un cordiale e fattivo contatto con il Ministro per gl' Italiani nel Mondo, partecipando con piacere alle iniziative da lui organizzate tramite il CTIM.
    Grazie a Sua Eccellenza l' Ambasciatore di Malta nella Federazione Russa, Joseph Cassar, cui va la sincera riconoscenza della redazione del periodico "ITALIANI", e' nato anche un amichevole contatto con la comunita' italiana di Mosca e della Federazione Russa, nell' ambito del CTIM.
    L' Ambasciatore Joseph Cassar ci ha confermato che che in occasione di una eventuale futura visita a Mosca, il Presidente di Malta, mai dimentico delle sue antiche italiche radici, sara' lieto di incontrare la nostra comunita', oltre ovviamente a quella maltese.
EspressO