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Numero 4(68)

MOSTRE

Il Cremlino
Il campanile dell’Assunzione
    “La feérie dei gioielli di Gilbert Albert”. Il gioielliere di Ginevra usa, insieme ai materiali tradizionali, minerali, conchiglie, meteoriti e ossa dei dinosauri.

Museo statale storico
(Piazza Rossa, 1/2, tel. 928-8452, lun, mrc-dom 11.00-19.00)
    fino al 21 aprile – “I cervi d’oro d’Eurasia”. I ritrovamenti provenienti dai tumuli “Filippovskie” degli Urali del Sud: l’arte degli sciti (il così detto “stile delle fiere”) dalla collezione dell’Ermitage e dal Centro di studi etnografici presso il Centro scientifico dell’Accademia delle scienze della Russia (Ufa). Ornamenti per le armi e per la bardatura, vasellame rituale ed accessori del rito funebre.
    Fino al 14 aprile – “Reliquie del Museo storico militare”. Armi da fuoco ed armi bianche, equipaggiamento militare, decorazioni da guerra e medaglie, attrezzi dell’eqipaggiamento e della vita quotidiana dei soldati, incisioni, tele di battaglia, ritratti. Il giustacuore e la cintura per le armi di Pietro il Grande, l’armatura di Dimitri I il Falso, decorazioni e divise degli imperatori e dei granduchi russi.
    Fino al 21 aprile – “E’ solo tuo quel cammino”. In occasione del 260-mo anniversario della principessa Ekaterina Dashkova. Pitture, incisioni, sculture, autografi di Dashkova, i suoi effetti personali.

Museo statale di belle arti A.S. Puskin
(via Volkhonka, 12, tel. 203-9578, mrt-dom 10.00-19.00)
    fino al 6 aprile – “Rockwell Kent, il maestro del realismo americano del Novecento”. Le opere dell’artista, dai depositi del museo.
    Fino al 21 aprile – “Lo studio di acqueforti “Senezh”. Dalle botteghe degli artisti. Più di 50 opere, create negli ultimi anni.

Galleria statale Tretiakov
(vicolo Lavruscenski, 10, tel. 951-1362, mrt-dom 10.00-19.30)
    Fino al 31 marzo – “La nuova vita dei disegni dei vecchi maestri”. Le grafiche restaurate del Settecento – inizio Novecento. Kiprenski, Brullov, Ivanov, Sciskin, Levitan, Kramskoi, Repin, Surikov, Serov, Vrubel, Somov, Bakst, Kustodiev, Sudeikin, Chagall, Gonciarova, Petrov-Vodkin ed altri.
    Fino al 13 aprile – “L’albero si riconosce dal frutto...”. Le icone russe dal XV-mo secolo all’inizio del XX-mo secolo da una collezione privata”.

La Galleria statale Tretiakov in Krymski val
(Krymski val, 10, tel. 230-1116)
    Fino al 31 marzo – Pavel Basmanov. Disegni ed acquerelli dalla collezione della Galleria Tretiakov e dalla collezione della figlia del pittore.
    Dal 2 aprile all’11 marzo – La mostra di N.A. Tarkhov

Il Museo di architettura A.V. Sciussev
(via Vozdvizhenka, 5, tel. 291-2109)
    fino al 12 aprile – “Tre Parigi di Félipe Férret”. Un fotografo francese che ha dedicato 30 anni di vita alle riprese fotografiche di Parigi

La casa della fotografiia di Mosca
(via Ostozhenka, 18, tel. 202-0610)
    fino al 31 maggio – Helmut Newton “Retrospettiva”. Una mostra nell’ambito del festival “Moda e stile nella fotografia”.

Il Centro di belle arti di Mosca
(via Neglinnaia, 14,tel. 924-8872, lun-dom 11.00-19.00)
    fino al 1 aprile – “UAO. Unintendified artistic object”. Circa 50 quadri dei pittori sconosciuti dell’avanguardia russa, dai musei della provincia e dalle collezioni private. Si presume che verso la fine della mostra le opere dovranno essere identificate.

Il Museo dell’archeologia di Mosca
(Piazza Manezhnaia, 1à, tel. 924-8490, 292-4171)
    fino al 20 maggio – “Goya. Tribolazioni dell’anima”. Tutte le serie di incisioni: “Caprichos”, “Orrori della guerra”, “Tauromachia”, “Disparates”, dalla collezione della galleria Bittengerhaus (Bamberg, Germania).

La sala di esposizioni nel vicolo Denezhny
(via Arbat, 55/32, si accede dal Denezhny pereulok, tel. 241-7586)
    fino al 3 aprile – “La mia Ciukotka”. Il viaggio di Stefania Zini, un’imprenditrice italiana, verso l’orlo della terra. Le foto di Viaceslav Titov e Andrei Bronnikov.

Il Museo della storia contemporanea della Russia
(via Tverskaia, 21, tel. 299-6724, mrt-sab 10.00-18.00, dom 10.00-16.30)
    fino alla fine di maggio – “Stalin. Uomo e simbolo”. Per il 50-mo anniversario della morte. Gli effetti personali di Stalin e dei suoi familiari, le foto, le cartoline, gli effetti personali e i disegni dei progionieri del GULAG, regali fatti a Iossif Vissarionovic.

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