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Numero 5(85)
Legislazione societaria: miti e realta’

    Nonostante una serie di fattori che tuttora possono respingere dalla Russia gli uomini d’affari stranieri e, in particolare quelli italiani, la Russia da tempo è diventata un Paese attraente sul piano del business. Molti vorrebbero avervi un business legale che appartenga loro al cento per cento. Ma a parecchi stranieri la registrazione di un’azienda in Russia appare un’operazione complicatissima, nel corso della quale i loro diritti possono essere limitati notevolmente. Molti sono intimiditi dall’apparato burocratico della Russia e da funzionari che cercano sempre, chissà per quale motivo, di limitare per gli stranieri la libertà del business. Sempre per la scarsità di informazioni si pensa che per gli uomini d’affari stranieri siano inaccessibili molte possibilità che sono concesse in questo settore ai cittadini russi. Abbiamo chiesto chiarimenti ad Anastasia Inze, la cui agenzia legale s’impegna, fra l’altro, nella registrazione di aziende (persone giuridiche) per i cittadini stranieri.

    «Espresso»: Come devono muoversi uno straniero o una società straniera che vogliono registrare qui da noi il proprio business?
    Anastasia Inze: Come nei Paesi occidentali con un ordinamento giuridico sviluppato, nel nostro Paese esistono parecchie forme organizzative e legali che consentono di creare un’azienda a chi lo vuole: una persona giuridica con il 100% di capitale russo, o con la partecipazione di investimenti stranieri.
    Oggi come oggi le forme organizzative e legali più convenienti, che pertanto si usano maggiormente, sono: l’OOO (Società a responsabilità limitata), la ZAO (Società per azioni “chiusa”) e, un po’ meno diffusa, l’OAO (Società per azioni).
    Devo precisare subito che la composizione dei fondatori di un’organizzazione creata può variare: possono essere persone fisiche e giuridiche russe e straniere in qualsiasi proporzione. La legge stabilisce divieti o limitazioni di partecipazione alle organizzazioni create a scopo di lucro per gli enti statali, per gli organi di autogestione provinciale, per i pubblici ufficiali.
    «Espresso»: Capisco che si tratta di un argomento estremamente ampio, cosicché proporrei di fermarci oggi sull’esame delle società a responsabilità limitata (OOO). Perché, quindi, le OOO sono così attraenti per potenziali investitori?
    Anastasia Inze: Per gli stranieri che cominciano qui il proprio business, è sempre molto importante sapere quali sono i limiti della responsabilità patrimoniale personale per certi atti intrapresi dalla persona giuridica che vogliono costituire. In tal senso la società a responsabilità limitata è uno strumento assai comodo, perchè i soci non rispondono degli impegni della società e il rischio di perdite per la sua attività non può per loro superare l’entità della loro quota nel capitale statutario (attualmente, l’entità minima del capitale statutario ammonta a 10.000 rubli).
    «Espresso»: Può parlare di come si gestisce un’OOO russa?
    Anastasia Inze: Nelle società a responsabilità limitata (OOO) è obbligatoria una struttura di gestione a due elementi. L’organo supremo di gestione è l’assemblea generale dei soci, di cui competenza esclusiva sono tutte le questioni più importanti, che non possono essere demandate ad un organo esecutivo, anche se ciò fosse voluto dall’assemblea stessa: introduzione di modifiche nei documenti statutari della società; aumento e/o riduzione del capitale statutario; delibere relative alla ristrutturazione e/o liquidazione della società; creazione degli organi esecutivi della società e cessazione anticipata del loro mandato; esclusione di un socio dalla società; approvazione dei resoconti annuali e di bilanci patrimoniali; distribuzione di utili e di perdite. Tale atteggiamento è chiamato a proteggere gli interessi più importanti dei soci da eventuali soprusi da parte degli organi esecutivi della società (dei quali parleremo un po’ più tardi), e questo è un elemento sostanziale per soci stranieri. Lo statuto, inoltre, può prevedere altri punti di competenza esclusiva dell’assemblea generale.
    Per quanto riguarda l’ organo esecutivo, esso può essere sia collegiale (consiglio d’amministrazione, consiglio direttivo, ecc.), sia individuale (presidente, direttore generale, direttore, ecc.). E’ possibile anche la creazione di un organo della società che sia al tempo stesso collegiale ed individuale. Ma mentre l’istituzione di un organo esecutivo individuale è obbligatoria, la creazione di un organo esecutivo collegiale è operata solo in caso di necessità.
    Il direttore, il direttore generale, ecc., può anche non essere un socio, ma un gestore ingaggiato, o additittura una società di gestione (messo a disposizione da un’altra azienda privata). L’organo esecutivo provvede alla gestione operativa dell’attività societaria, ed è subordinato all’assemblea generale.
    Lo statuto di una società concreta può prevedere la creazione di un organo continuamente operativo dei soci, il consiglio di sorveglianza (consiglio direttivo). Tale organo può anche essere autorizzato a creare organi esecutivi della società, a trattare le questioni inerenti alla realizzazione di importanti operazioni, a preparare e a svolgere l’assemblea generale.
    «Espresso»: Quali diritti hanno i soci durante l’assemblea generale?
    Anastasia Inze: L’assemblea generale è la riunione dei soci, finalizzata alla discussione dei punti all’ordine di giorno e alle delibere relative alle questioni messe alla votazione.
    Tutti i soci hanno il diritto di essere presenti all’assemblea generale della società, di partecipare alla discussione dei punti dell’ordine del giorno e di votare durante le delibere. Le norme degli atti costitutivi o le delibere degli organi della società che limitano i diritti suindicati dei soci, sono nulle.
    Ogni socio ha all’assemblea generale dei soci un numero di voti proporzionale alla sua quota al capitale statutario della società. Ma lo statuto della società può stabilire anche altre modalità di conteggio del numero dei voti dei soci.
    «Espresso»: Cosa rappresentano precisamente gli atti costitutivi della società?
    Anastasia Inze: Tali atti sono: lo statuto (che determina la composizione e le competenze degli organi esecutivi) e l’ atto costitutivo che contiene la volonta’ espressa dai costitutori di creare la società, nonché le condizioni di partecipazione ad essa. Qualora poi sorgano contraddizioni di contenuto tra questi due documenti, la preferenza va data allo statuto.
    «Espresso»: Può essere limitato in qualche modo il numero dei soci?
    Anastasia Inze: Si, i soci non possono essere più di 50. Anzi, la società può essere creata da una persona sola. In tal caso non viene stipulato un atto costitutivo (lo statuto diventa l’unico atto costitutivo della società), mentre nella struttura della sua gestione manca l’assemblea degli azionisti. Le delibere dell’assemblea generale sono sostituite da disposizioni scritte dell’unico socio. La società a responsabilità limitata (OOO) viene usata spesso proprio per creare tale “azienda di una persona”. Ma le società del genere non possono essere istituite da altre “aziende unipersonali”, per prevenire la scomparsa completa della responsabilità dei veri istitutori.
    «Espresso»: Sino a che punto è libero uno straniero di disporre della sua quota nell’OOO?
    Anastasia Inze: Di solito, ognuno dei soci può disporre della sua quota a propria discrezione: ciascuno di loro, quindi, è autorizzato a vendere, regalare, testare completamente o in parte la sua quota a qualsiasi persona. La realizzazione di questo diritto comporta il cambiamento della composizione dei soci, ma loro non sempre lo accettano volentieri, perché, ad esempio, nelle società con pochi soci, tra essi spesso si crea un rapporto personale di confidenza. Tale diritto pertanto può essere limitato dallo statuto che richiede allora di ottenere l’assenso preliminare da parte dei soci rimanenti, qualora un altro socio ceda la sua quota. La cessione a terzi, cioè a coloro che non sono gia’ soci, può essere vietata dallo statuto.
    “Espresso”: Le OOO hanno altre caratteristiche importanti?
    Anastasia Inze: Si, una di queste caratteristiche è magari questa: l’uscita di un socio dalla società non dipende dall’assenso degli altri soci. Se un socio esce, gli viene corrisposto il valore della quota che gli appartiene. Da una parte la mancanza di limitazioni in questo settore è un vantaggio, ma dall’altra l’uscita anche di un solo socio e l’ esborso del costo della sua quota possono comportare effetti sfavorevoli, e a volte anche mettere in pericolo l’esistenza di tutta la società, il che spesso spaventa investitori e creditori stranieri.
    Fra le caretteristiche attraenti c’è da rilevare che per gli istitutori è facile investire soldi nella OOO. L’istitutore la cui quota nella OOO supera il 50%, può investirvi i propri mezzi a titolo gratuito, ed essi non saranno tassati (sugli investimenti patrimoniali non vien riscossa l’imposta sugli utili, e se saranno investiti dei soldi, non c’è l’IVA).
    La legge inoltre distingue il valore effettivo della quota di un socio. Esso è pari al costo degli attivi netti della società, nella data in cui viene definito il valore della quota, in proporzione all’entità delle quote del socio nel capitale statutario. Qualora, quindi, un socio della OOO alieni la sua quota, è abbastanza facile determinare il valore di tale operazione.
    La OOO, inoltre, non deve necessariamente presentare pubblicamente la contabilità, cioè pubblicare i dati principali relativi all’attività economica (compreso lo stato dei beni), per garantire gli interessi dei soci, dei creditori della società e dello Stato, eccetto i casi in cui vengono emesse delle obbligazioni e in alcuni altri casi.
    «Espresso»: Quali tipi di attività può svolgere una OOO?
    Anastasia Inze: Una ÎÎÎ è un’entità per la quale perseguire il lucro è l’attività fondamentale. Tali persone giuridiche possono svolgere qualsiasi attività che non sia vietata dalla legge. Alcuni tipi di attività, l’elenco delle quali è stabilito dalla legge, possono essere svolti da una persona giuridica solo in base ad una licenza. A volte la licenza può essere rilasciata solo a patto che tale attività sia svolta come esclusiva. In tal caso, la società ha il diritto di svolgere solo quelle attività che sono previstae da questa licenza. L’attività assicurativa e bancaria sono esempi di tali attività.
    «Espresso»: Un socio può essere espulso dalla società?
    Anastasia Inze: Si, secondo la legge è possibile, se una persona trasgredisce drasticamente i suoi impegni, o se ostacola con i suoi atti l’attività della società, ma tale espulsione può essere operata solo mediante vie legali. Tuttavia, in realtà, è assai difficile dimostrare che un socio abbia commesso tali atti.
    “Espresso”: Sinoa che punto è difficile per uno straniero capire da solo le sofisticatezze della macchina burocratica russa?
    Anastasia Inze: Secondo me è un compito abbastanza complicato, anche perché in molti settori è ancora oggi prevalente il fattore “amministrativo” di sollecito e di controllo, e spesso gli imprenditori, invece di limitarsi a notificare agli organi statali ciò che intendono fare, sono costretti ad ottenere da essi un’ esplicita autorizzazione, cioè a cercare il sostegno d0ei funzionari per garantirsi, come minimo, l’assenza di un’opposizione da parte dell’ autorità costituita.

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