Numero 5(96)
Kudrin: "I prezzi alti del petrolio ci trascinano nella palude"
Il Ministro delle finanze della Federazione Russa Aleksei Kudrin è seriamente preoccupato dal rallentamento delle riforme: “il compito di raddoppiare il PIL richiede l’accelerazione delle riforme strutturali, ma negli ultimi tempi queste rallentano. Si può già fare una diagnosi: la ragione consiste, tra le altre cose, nei prezzi del petrolio elevatissimi”, - ha notato il Ministro delle Finanze nella sua intervista alla “Rossijskaja gazeta”. “I soldi caduti dal cielo, praticamente senza sforzo per guadagnarli rilassano. Ma dall’altra parte, se non avessimo avuto i prezzi del petrolio così alti come avremmo risolto i problemi dell’istruzione, della sanità pubblica, dell’aumento degli stipendi pagati dal bilancio statale e delle pensioni?”.
Nello stesso tempo il fatto che preoccupa Aleksei Kudrin è che la Russia nella sua politica delle spese di bilancio è diventata “completamente dipendente dai prezzi elevati del petrolio”. “Ci trascinano nella palude”,- ha sottolineato il ministro. “Possiamo constatare adesso che gli alti prezzi del petrolio e i grandi redditi ci fanno rilassare e perciò non si realizzano le riforme necessarie a imprimere un ritmo di crescita sufficiente”.
È evidente che, dando credito all’opinione di Kudrin e puntando in maniera decisa verso la realizzazione delle riforme, si potrebbe tra altro aumentare del 20% l’efficacia delle spese di bilancio. La soluzione del problema sembra chiara. Rimane un “però” spiacevole: non si lotta da soli, sul campo di battaglia. E il governo come sempre mantiene un neutrale silenzio.
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