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Numero 7(98)
UN PICCOLO GRANDE ANNIVERSARIO: L'ESPRESSO DI MOSCA COMPIE SEI ANNI E DIVENTA ESPRESSO AZZURRO

Antonio Temil e Antonella Rebuzzi Massimo Romagnioli, l’on. Dario Rivolta e Antonella Rebuzzi
L’Ambasciatore italiano Facco Bonetti, Antonella Rebuzzi e Antonio Temil Igor Libin, in rappresentanza del Rotary Club omaggia l’Espresso Azzurro
   

Il 31 ottobre, invece che optare per la solita mascherata d’importazione, dove streghe, scheletri e fantasmi costosamente improvvisati si divertono a spaventarsi a vicenda, il Cicco Club, con quel tocco di originalità che lo contraddistingue, ha festeggiato una ricorrenza particolarmente cara alla redazione dell’Espresso di Mosca. Con una sontuosa cena - ufficiale sì, eppur allegra e semi-domestica - è stato festeggiato l’anniversario della fondazione del presente giornale, che quest’ottobre ha compiuto 6 anni, e l’uscita di primi tre numeri del “rinnovato” “Espresso Azzurro” che ha cambaito testata dopo che ad Antonio Temil, Fondatore ed editore dell’Espresso si era unita la signora Antonella Rebuzzi, Presidente dell’Associazione “Azzurri Nel Mondo” in Russia e la padrona di una rete di nori ristoranti italiani “Da Cicco”. All’evento hanno preso parola on. Dario Rivolta (Forza Italia) e Massimo Romagnoli, presidente degli “Azzurri nel mondo” Grrecia, arrivati apposta dall’Italia per l’occasione, l’Ambasciatore dell’Italia in Russia Gianfranco Bonetti, il direttore della Biblioteca delle letterature straniere Ekaterina Ghenieva, il presidente della Rorary Club Mosca-Renaissance Igor Libin, Grigorij Amnuel che si è congratulato con il giornale a nome della Duma di Stato e molti altri amici dell’Espresso. Tra gli ospiti c’erano il Console dell’Italia Enrico Nunziata, l’Addetto Militare Gianguino Cucu, noti imprenditori italiani e russi.
    Rispetto alla “concorrenza” moscovita anglofona, francofona e soprattutto quella germanofona (“Die Deutsche Zeitung”, per esempio vanta oltre 135 anni!) l’Espresso è una delle testate russe in lingua straniera più giovani. Molti si sorpresero, quando 6 anni fa uscirono i primi numeri dell’Espresso. Ci si interrogava sotto sotto sulla bontà dell’opera: un giornale gratuito scritto in lingua italiana. Era veramente, un simile prodotto, destinato al successo? In altre parole, la presenza di italiani in Russia era davvero così forte e radicata da poter giustificare l’iniziativa e motivarne lo sviluppo? Oggi l’Espresso ha una tiratura di 25.000 copie, e viene diffuso su tutto il territorio russo, è letto anche in Italia... Ciò significa che quel successo che si auspicava è stato conseguito, e che la comunità italiana in Russia non è poi così tanto fantasma, come spesso si tende a credere. Ristoratori, artisti, arredatori, commercianti e artigiani intraprendenti, piccoli, medi e grandi industriali, imprenditori edili, senza contare tutto il mondo scolastico e accademico. La comunità italiana, anche se frammentata, esiste eccome, anche se impegnata a cercar l’affare, a bere il caffè (espresso, ci mancherebbe), o a politicare, a pontificare o a chiacchierare in bene o in male di questo o di quello, o a farsi capire dai russi. È proprio a questa comunità, a questo pubblico specifico che il giornale cerca di avvicinarsi.
    L’Espresso non è la solita testata straniera di rappresentanza. Questo per tre motivi. Innanzitutto per la particolarità della linea editoriale, che predilige un taglio politico-economico analitico e informazioni anche poco notiziate, ma significative per capire la situazione in Russia. Secondariamente, l’Espresso è sempre stato ed è un giornale di centro destra (quella italiana, non russa!), e, infine, è un giornale bilingue: tiene in considerazione il Paese in cui viene pubblicato, rivolgendosi non solo agli italiani, ma a tutti i potenziali lettori (quindi anche russi) per essere appunto letto, criticato, messo in discussione. È un giornale che tenta il dialogo, all’insegna della trasparenza e al di là della disparità di vedute politiche.
    Recentemente è stato ribattezzato “Espresso Azzurro”, in coincidenza dell’ingresso, in qualita’ di editore, a fianco di Antonio Temil, di Antonella Rebuzzi, Presidente dell’Associazione Azzurri nel Mondo – Russia, associazione fondata appunto per iniziativa di Silvio Berlusconi allo scopo di promuovere il dialogo interculturale tra i Paesi e presentare l’Italia nella maniera in cui si auspicherebbe che il Bel Paese fosse visto (non i soliti spaghetti, mandolino e Al Capone). Rimanendo fedele alla propria linea editoriale e al proprio esplicito orientamento politico, l’Espresso si adopera tuttavia, con la divulgazione di notizie di interesse pubblico e generale, di carattere culturale, economico e politico, per fare del giornalismo di servizio, diventando vero e proprio organo di informazione della piccola ma estremamente presente comunità italiana in Russia.

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