Numero 3(67)
Nuovo cinema dall’ Italia
A Mosca si è aperto un festival del nuovo cinema italiano N.I.C.E. Dal 28 febbraio al 7 marzo al Museo cinematografico di Mosca saranno presentati sette film di giovani registi italiani.
Il festival si è inaugurato, come e’ usanza, con una vecchia pellicola tratta dagli archivi storici della cinematografia italiana: il film, restaurato del regista Pietro Germi “Un maledetto imbroglio” del 1959 con Claudia Cardinale nella prima parte, tratto dal racconto “Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana” di Carlo Emilio Gadda. I film classici precedono sempre il programma del festival, anche se dopo seguono di solito tutt’ altri film, visto che il N.I.C.E. deliberatamente presenta un cinema molto diverso dai concetti che ci si e’ fatti sul cinematografo italiano dei tempi di fioritura del neorealismo e del cinema “d’autore”. Si crede che dopo un periodo di massimo rilancio del cinema in Italia siano subentrati lunghi anni di stasi, in cui non si è trovato nessuno a “cantare la settima musa”. Fellini, Visconti e gli altri mostri epigoni del cinematografo italiano sono rimasti nel passato, ma non sono subentrate nuove generazioni ricche di talento. Secondo gli allestitori del festival ormai questo tempo forse è arrivato, e il nuovo cinema italiano torna ad essere degno delle proprie radici.
“Il nostro cinema tornerebbe cosi’ alle origini. Noi guardiamo con speranza i giovani registi, e facciamo tutto il possibile per contribuire a diffondere i loro film, affinché lo spettatore, come prima, sogni e rifletta, preso dalla magia del cinema”, - dice Viviana del Bianco, direttrice del N.I.C.E.
L’associazione senza scopo di lucro N.I.C.E. (New Italian Cinema Events) è stata fondata nel 1991 proprio per la propaganda del cinema italiano più recente. Da quel tempo i festival N.I.C.E. si svolgono una volta all’anno in tutto il mondo - a New-York, a Los-Angeles, a San-Francisco, a Amsterdam, a Casablanca, a Reims, a Tel-Aviv, a Wellington... Per la sesta volta il nuovo cinema italiano sarà presentato in Russia, e a parte Mosca lo vedranno anche a San Pietroburgo.
La proiezione attuale si compone di film del 2001. Mario Sesti, presidente della commissione di selezione esprime cosi’ a grandi linee le sue impressioni sui film: “L’Italia rispecchiata dai film selezionati è un paese dove la gente risente piuttosto dell’assenza di emozioni tali da sollevare l’ animo, piu’ che non del malessere materiale. Le pellicole tendono alla malinconia piuttosto che all’ aggressione”. Se questo cinema “malinconico” sia pronto a diventare la nuova vena classica, lo si vedrà col tempo.
Questo è il programma del festival al Museo cinematografico:
1 marzo – “La verità, vi prego, sull’amore” - storia di un poligono d’amore dei 30-enni girata da Francesco Appoloni sulla propria opera teatrale.
2 marzo – “La Rentrée” – storia di un pugile diventato malavitoso, che sogna di tornare nello sport, del regista Franco Angeli.
3 marzo – “Non è giusto” – film per bambini in una grande città, di Antonietta De Lillo.
4 marzo – “Se fossi in te” – commedia immaginaria della “reincarnazione”, di Giulio Manfredonia.
5 marzo – “Quello che cerchi” – storia di un detective privato e del suo protetto, un adolescente ribelle, di Marco Simon Puccioni.
6 marzo – “Mari del Sud” – commedia satirica, di Marcello Cesena.
7 marzo – “L’Uomo in più” – dramma retro (ambientato negli anni 1980), di Paolo Sorrentino.
Il Museo cinematografico presenta i film due volte: con la traduzione simultanea in russo nella sala Serghej Eisenstein alle 19.00 (a fine settimana alle 18.30), e, senza traduzione, nella sala Charlie Chaplin 19.30 (4) (a fine settimana alle 19.00). Tutti i film sono sottotitolati in inglese. Indirizzo del Museo cinematografico: via Druzhinnikovskaja
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