Numero 3(48)
Chi è colpevole?
Jastrzhembski ha trovato i colpevoli degli insuccessi delle truppe federali
Durante gli ultimi due anni militari, politici e semplici cittadini non riuscivano proprio a capacitarsi di quale ostacolo impedisse di finire la guerra in Cecenia: la propaganda ufficiale, infatti, da due anni afferma che come massimo fra un mese la “operazione antiterroristica” sarà conclusa, ma nulla cambia, e la fine della guerra non la vede nessuno.
Finalmente, la risposta si è trovata. E’ stata data alla conferenza stampa, tenutasi l’8 febbraio da Serghei Jastrzhembski, consigliere del Presidente Putin. E’ venuto fuori che la colpa è della popolazione cecena. Non tutta, certamente, ma la sua maggiore parte, che “nasconde, soccorre, cura (i guerriglieri) o partecipa alle azioni di guerra contro le autorità federali”. Non è stato precisato, del resto, che cosa induca questa parte della popolazione a prolungare la guerra. Il pubblico ufficiale ha definito come fattore principale che costringe i ceceni a prendere in mano le armi, la vendetta trasversale e “le convinzioni separatiste”. Tutti gli altri motivi, compresi quelli principali, sono stati appena menzionati come “altri”.
Non sono stati menzionati invece i migliaia di morti (prevalentemente civili, madri, padri, figli di qualcuno), le concussioni ai posti blocco, le “pulizie” (che ora si definiscono controlli dei passaporti), sciacallaggio e molte altre cose che trasformano la vita della popolazione civile in un inferno e che la spingono ad allearsi ai guerriglieri. L’essenziale è stato detto: una parte della popolazione civile dà una mano ai gruppi dei banditi. Il motivo degli insuccessi dei “federali” è trovato!
Jastrzhembskij ha raccontato molte altre cose interessanti sulla stampa e sul potere russo. Ha affermato, cioè, che prima sia esistito un certo baccanale della libertà, quando gli oligarchi (sono stati nominati, naturalmente, Vladimir Gussinskij e Boris Berezovskij) controllavano i mass media per esercitare pressioni sul potere e per riscattarlo, sottintendendo che ora quella porcheria sia stata eliminata e che la stampa debba “illuminare oggettivamente tutto ciò che succede nel Paese” (il sig. Jastrzhembskij non ha chiarito, del resto, chi determini il grado di oggettività, e per quanto essa possa cambiare a seconda delle circostanze”). Alla conferenza stampa sono state anche fatte delle curiose confessioni. Così, il consigliere del Presidente ha confermato che la tecnica militare usata dall’esercito russo, è ormai più che logora, e che proprio per questo, ultimamente, gli elicotteri cadono uno dopo l’altro. Forse almeno dopo questa conferenza stampa, il numero di perdite dovute alla scarsa qualità di macchine e per la propria infingardaggine in Cecenia, si ridurranno, dall’80%, ad una cifra più bassa, e insieme ad essa la cifra delle perdite complessive.
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