Non appena si era finito di contare i voti a favore dei diversi candidati a Presidente, alle 21.00 del 14 marzo è inizato un incendio nell’edificio del Maneggio di Mosca. Il fuoco ha avvolto tutto il tetto dell’edificio, e numerosi sfaccendati, riunitisi in una piazzetta nei pressi del Cremlino potevano vedere come bruciava il capolavoro dell’architettura del Novecento.
Nonostante la presenza del primo ministro, del sindaco di Mosca, del ministro per le situazioni di emergenza e malgrado l’ impegno di oltre 50 squadre di pompieri, non è stato possibile salvare il palazzo. In seguito all’incendio è crollato il tetto e i muri delle facciate. Il fuoco è penetato distruggendo quasi tutti gli interni. Dell’edificio del Maneggio di fatto sono sono rimasti solo due muri.
La fiamma dell’incendio eralta 50 metri; si poteva vederla dall’altra riva della Moscova. Due pompieri sono morti. Solo al prezzo di sforzi straordinari si è riusciti a salvare dall’incendio la sede della facoltà di giornalismo dell’Università statale Lomonossov, situata a pochi metri dal Maneggio.
Secondo molti esperti, la stessa origine dell’ incendio è assai strana. La prima ipotesi ufficiale, presentata dal sindaco di Mosca Luzhkov, parlava di scoppio delle fiamme in seguito ad un corto circuito. Ma poco dopo è venuto fuori che nel luogo in cui c’era il focolaio della combustione non c’erano strumenti elettrici. Ora si parla di un petardo gettato sul tetto del Maneggio da qualche ragazzo che passava vicino, oppure di certi lavori di saldatura svolti ad alcune ore dall’incidente, che avrebbero provocato l’incendio. Alcuni analisti ricordano che ultimamente a Mosca è diventato molto “di moda” fare incendi dolosi delle case “superfue” di valore storico, per costruire, nello spazio liberato, palazzi residenziali, casinò, ecc. E’ possibile, secondo loro, che lo stesso metodo sia stato applicato anche in questo caso. Anche perché, già da alcuni anni esistono progetti di una grande “ricostruzione”, e più esattamente, di un abbattimento completo del Maneggio e della sua sostituzione con un edificio similare ma moderno, che abbia un garage sotterraneo, ristoranti e boutiques, che potrebbero valere una cifra astronomica: da 100 a 250 milioni di dollari.
Quasi tutte le società di costruzioni hanno intanto dichiarato la loro disponibilità a partecipare alla ricostruzione del Maneggio. Tutti gli esperti sono d’accordo sul fatto che indipendentemente dai motivi dell’incendio Mosca ha perduto uno dei suoi capolavori architettonici. L’incendio del Maneggio potrebbe avvantaggiare coloro che vogliono realizzare il programma di “ricostruzione” dei palazzi con le coperture di legno, che sono numerosi proprio nel circondario amministrativo Centrale. Secondo le tradizioni recentissime di Mosca, tale “ricostruzione” deve comportare il trasferimento degli inquilini in periferia senza qualsiasi possibilità di ritorno.