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Numero 3(83)
Spariti i proprietari del “Transvaal”

    Un nuovo scandalo sta per accendersi attorno al parco acquatico “Transvaal”, il cui tetto, crollato il 14 febbraio, ha seppellito 28 persone. Il fatto è che nessuna azienda privata vuole ammettere di essere proprietaria di questo benedetto parco. La corte Cheremuskinsky di Mosca ha rifiutato per la seconda volta di esaminare le istanze presentate da persone che hanno subìto danni nel disastro. Quattro adulti e due ragazzi hanno stimato il danno subito, economico e morale, in 3.200.000 dollari. Secondo quanto comunica il sito internet del quotidiano “Kommersant”, inizialmente Igor Trunov, l’avvocato delle vittime, ha ricevuto dalla giudice Natalia Glotova una risposta secondo la quale il convenuto era assente fisicamente. La corte ha chiesto al fisco di presentare i dati del parco acquatico, e ha appurato che all’indirizzo indicato nei documenti (via Golubinskaya, 16), non c’ era alcun parco acquatico.
    Per quanto riguarda invece la società “Terra-Oil”, indicata dall’avvocato come proprietaria del “Transvaal”, non ha niente a che vedere con il centro ricreativo. Questo dato peraltro è stato smentito il 5 marzo da Serghei Arsentiev, direttore generale del parco acquatico, il quale sostiene che la “Terra-Oil” fosse proprietaria di fatto del centro.
    Un’altra ipotesi del resto comincia ad acquistare un peso sempre maggiore: quella, secondo la quale il parco acquatico appartiene di fatto ad Elena Baturina, la moglie del sindaco di Mosca. Il giornale Kommersant è riuscito a trovare documenti secondo i quali la Baturina e suo fratello Viktor avrebbero finanziato l’operazione di acquisto del parco da parte della “Terra-Oil”, alla quale il “Transvaal” sarebbe appartenuto al momento della tragedia. Questa ipotesi è rafforzata anche dal silenzio tombale delle autorità di Mosca, le quali sembrano temere di lasciarsi sfuggire di bocca una parola di troppo. Il silenzio dei funzionari è ben comprensibile. Se infatti la storia dell’attività di Elena Baturina fosse vera, non sarebbero da escludere le dimissioni anticipate di Yuri Luzhkov.
    Le autorità, del resto, sambrano essere impegnate in una ricerca dei capri espiatori. Ora il candidato n. 1 a questo ruolo è Vladimir Mulev, l’ex proprietario del parco acquatico, che l’aveva venduto a qualche mese dal disastro.

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