Numero 9(89)
La villa di Pinocchio
“Il museo del sogno”, dedicato alla storia di Pinocchio, si aprirà a Collodi, una città toscana. Ha pensato di crearlo Federico Bertola, un miliardario italiano di 58 anni.
Secondo quanto comunica il giornale The Guardian, due anni fa Bertola ha visitato per la prima volta villa Garzoni, in cui erano state scritte le “Avventure di Pinocchio”. “I sogni, li trovi nei libri. Per me, un gran libro di sogni è stato quello di Pinocchio”, dice Federico Bertola. La vista della villa in rovina l’ha indotto a fare qualcosa di concreto per realizzare i sogni. “Sono stato bracciante e ho avuto solo la licenza elementare, ma sono riuscito a far sì che i miei sogni si trasformassero in realtà, come ha fatto il piccolo burattino di legno”.
Proprietario di un’azienda di costruzioni con un giro d’affari di 120 milioni di euro, è nato a Pecorara, dove aveva cominciato a lavorare quando aveva 10 anni. “Abbiamo sgobbato, ma i soldi mancavano sempre”, dice Bertola. A sedici anni si è deciso a partire da Pecorara per cercare fortuna a Milano.
Bertola ha deciso di immortalare la storia del “sogno italiano” del poveraccio che diventa un uomo assai abbiente, acquistando la villa Garzoni. Fino al 2000 essa apparteneva alla contessa Gardi, che ne abitava poche stanze, mentre la pioggia, attraverso i buchi nel tetto, allagava centinaia di altre camere vuote. Sino ad oggi, solo per ricostruire la facciata e il tetto della villa sono stati investiti già 5 milioni di euro.
Il giardino della villa che per decenni è rimasto senza sorveglianza ora viene rimesso a posto ed è aperto al pubblico. Sotto il giardino è stato allestito il parco di Pinocchio, in cui si trovano le statuine dei personaggi del libro dedicato al burattino. Ogni anno sono visitate da migliaia di turisti: la città di Collodi, infatti, attrae gli amanti della storia di Pinocchio, che vi arrivano da tutto il mondo.
Bertola ha intenzione di trasformare la villa Garzoni, un esempio di architettura barocco del primo Seicento, “un monumento nazionale”, in una specie di “museo del sogno”. Per ora, non si sa se il Barocco e Pinocchio staranno bene insieme.
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