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Numero 11(91)
L’ultimo vertice Russia-UE ha significato
un altro passo avanti nello sviluppo del dialogo “costruttivo”


    La fine dell’anno uscente è segnata da eventi importanti nella vita della Rappresentanza della Commissione Europea in Russia: l’ultimo breefing per giornalisti, svoltosi il 23 novembre e la conferenza stampa congiunta a conclusione del 14-mo summit UE-Russia all’Aja, che si è svolto subito dopo la prima visita a Mosca di Gijs de Vries, il coordinatore dell’UE per la lotta al terrorismo. Al vertice si sono incontrati per la prima volta i nuovi membri della Commissione Europea e i dirigenti russi.
    Alla vigilia della visita, Barroso, il Presidente della Commissione europea, ha detto: “Sono molto lieto di avere la possibilità di incontrare i miei colleghi russi all’inizio stesso della mia attività. L’Unione Europea e la Russia, lavorando insieme, sono in grado di ottenere notevoli progressi. Mi auguro che siano costruiti dei rapporti solidi, relativi sia alla soluzione di problemi comuni, sia alla realizzazione delle potenzialità insite in una cooperazione più intensa. La partnership strategica con la Russia è fondamentale per l’UE. Per promuovere i nostri interessi comuni nell’ambito dell’economia, della politica e della sicurezza abbiamo bisogno per i prossimi anni di un programma complesso e allo stesso tempo bilanciato. Spero di riuscire lavorare insieme ai colleghi russi per metterlo a punto”.
    Il summit di novembre si è chiuso con un discorso laconico, ma chiaro del Presidente Putin: “Il nostro incontro tradizionale con i colleghi dell’Unione Europea ha avuto luogo subito dopo la riforma istituzionale all’interno dell’UE e il rinnovamento dell’organico della Commissione Europea. Voglio ancora ringraziare per la collaborazione proficua il signor Romano Prodi -anche se oggi è assente-, il cui mandato alla carica di Presidente della Commissione Europea è appena terminato. Auguro anche, certamente, alla nuova dirigenza della Commissione Europea di conseguire obiettivi importanti, incluso lo sviluppo del rapporto con la Russia”. “Questa la premessa del Presidente Vladimir Putin e la sintesi delle sue risposte alle domande rivoltegli dai giornalisti durante la conferenza stampa congiunta tenutasi a conclusione del summit Russia-UE”, come riporta il documento pubblicato il 25 novembre sul sito internet del Presidente della Federazione Russa.
    Risultati principali del vertice. Sebbene durante il summit non sia emerso niente di eclatante (il tema della crisi politica in Ucraina è stato discusso dalle parti in un ambiente informale, durante il pranzo di lavoro), i colloqui, secondo il Presidente Putin, sarebbero stati “assai produttivi; si sono svolti in un’atmosfera concreta e costruttiva, sono stati ricchi di idee e molto aperti”. “Sapete, il lavoro di oggi mi ispira ottimismo... Ritengo che, dopo il summit di Mosca, la Russia si sia concretamente attivata per consolidare la partnership strategica con l’Unione Europea. È stata approvata definitivamente l’estensione delle normative dell’Accordo sulla partnership e sulla cooperazione tra la Russia e l’UE ai nuovi membri dell’Unione Europea, ed è stato ratificato anche il Protocollo di Kyoto”, ha ribadito Putin nella sua “Premessa”.
    Secondo il comunicato stampa pubblicato dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Russia, le questioni principali discusse al summit sono state quelle inerenti l’ulteriore sviluppo del rapporto tra l’Unione Europea e la Russia, e soprattutto le prospettive - concernenti il pacchetto delle “carte stradali”- relative alla creazione di quattro “spazi comuni”: spazio economico (prestando attenzione speciale all’ecologia e al settore energetico), spazio della libertà, della sicurezza e della giustizia, spazio della cooperazione alla sicurezza internazionale, nonché lo spazio della cultura e dell’istruzione, che costituiscono l’obiettivo fondamentale del rapporto tra l’UE e la Russia. Si e’ discusso anche del complesso ordinato di operazioni necessarie al raggiungimento di tali obiettivi, l’esecuzione delle quali aprirà nuove vie di cooperazione a mezzo termine fra l’Unione Europea e la Russia. Le parti hanno anche approvato le iniziative mirate alla creazione dei presupposti per l’incremento e l’attivazione del commercio e degli investimenti tra l’UE e la Russia. Hanno valutato il resoconto relativo all’andamento del dialogo energetico, nonché i risultati della Tavola rotonda degli industriali dell’UE e della Russia, svoltasi il 10 novembre 2004 all’Aja. I leader dell’UE e della Russia, in particolare, hanno sottolineato la loro soddisfazione per l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, prevista per il mese di febbraio 2005: ciò è diventato possibile dopo la ratificaizone del Protocollo da parte della Russia. Le parti hanno rilevato che ciò creerà una solida base al rafforzamento della cooperazione bilaterale ed internazionale relativa al problema del mutamento del clima.
    “L’approvazione di questi documenti ha confermato un’altra volta la nostra scelta strategica a favore di un’Europa unita, un’Europa senza linee di divisione, stabile e prospera... È evidente ormai per tutti che la promozione di tale iniziativa offrirà grandissime possibilità di intensificare la nostra cooperazione praticamente in tutti i settori. L’iniziativa in questione permetterà di eliminare le barriere commerciali, lanciare nuovi progetti congiunti nell’ambito dell’economia, della scienza, della cultura, nel settore scolastico, e contribuerà inoltre alla familiarizzazione tra le diverse nazionalità. La creazione degli spazi comuni europei è importante anche per risolvere un problema prioritario come quello della lotta alle minacce alla sicurezza regionale, nazionale e globale... Negli ultimi mesi, i dicasteri russi e la Commissione Europea hanno fatto dei considerevoli progressi nello sviluppo di ciascuno degli spazi menzionati, in particolare per quello che riguarda l’approvazione reciproca dei piani di lavoro. Le “carte” relative a due degli spazi suddetti sono praticamente pronte. Siamo dell’idea che per il prossimo summit di Mosca, cioè a maggio del 2005, il lavoro sarà completamente terminato. Il contesto all’interno del quale si sono svolte le trattative è questo, e auspichiamo un lavoro positivo”, ha aggiunto Putin nella sua “Premessa”.
    Vladimir Putin ha anche ricordato, durante la conferenza stampa a conclusione del vertice UE-Russia, che la stessa idea dello spazio economico comune era stata proposta dalla Commissione Europea nella persona del suo ex presidente Romano Prodi. “Successivamente è nata la proposta di portare il numero di questi spazi a quattro, inserendovi sicurezza interna ed estera, nonché lo spazio della libertà, della scienza, e dell’istruzione. Oggi non ci proponevamo di trovare un accordo su tutte queste questioni, ma abbiamo raggiunto notevoli progressi. Personalmente ho dei buoni motivi per ritenere che nella prossima riunione si riesca a raggiungere un’intesa sull’approvazione reciproca delle così dette “carte stradali”. Ma la formazione degli spazi stessi è, senz’altro, un processo lungo, e non ci aspettiamo certo che possa essere portato a termine in una sola settimana e neppure in un mese”, precisa il Presidente russo nella “Premessa”.
    Secondo quanto comunica il servizio stampa del Presidente della Federazione Russa, la Russia e l’UE hanno convenuto su un altro punto importante, decidendo di istituire insieme, presso l’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca, il Collegio russo europeo. A detta di Putin, dopo aver terminato gli studi in questo collegio, i nuovi esperti in economia e diritto internazionale saranno coinvolti direttamente nel lavoro sia di enti statali, sia di strutture imprenditoriali, contribuendo allo sviluppo del nostro rapporto con l’Unione Europea.
    “Durante l’incontro abbiamo anche avuto uno scambio d’opinioni sui principali problemi internazionali, toccando, come ha sottolineato prima il signor Primo ministro, anche quelli relativi alla Moldova e all’Ucraina. Vorrei fare presente che secondo me, e, per quanto abbia capito, anche secondo i nostri colleghi, tutte le questioni inerenti alla situazione elettorale in Ucraina devono essere risolte esclusivamente nell’ambito della Costituzione e delle leggi in vigore. Tutti i reclami devono, come si conviene legalmente, essere vagliati dalle autorità giudiziarie”, ha ribadito Putin nella “Premessa”.
    Le parti hanno anche discusso alcune questioni internazionali di attualità; l’UE e a Russia sono più che favorevoli a sviluppare la cooperazione mirata alla lotta al terrorismo e alla sua prevenzione, tenendo conto degli ultimi attentati terroristici in Russia, e ribadendo il proprio impegno al pieno rispetto dei diritti umani, dice il comunicato stampa pubblicato dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Russia. Nello stesso comunicato si dichiara la piena disponibilità da parte dell’UE a continuare a studiare le condizioni dell’introduzione del regime senza visti tra l’UE e la Russia in prospettiva a lungo termine e si sottolinea l’importanza dei progressi da raggiungere nelle questioni inerenti l’immigrazione e la gestione delle frontiere, inclusa la demarcazione dei confini tra la Russia e la Lituania, e la stipulazione degli accordi sulla frontiera con l’Estomia e la Lettonia.
    Durante la conferenza stampa sarebbero state toccate alcune questioni regionali ed internazionali attuali, come, ad esempio, la situazione in Medio Oriente, e, in particolare, in Iraq (“una cancellazione senza precedenti dei debiti iracheni del 65 percento, più ulteriori nuovi accordi). “Nel complesso, la Russia cancellerà oltre il 90 percento dei debiti iracheni”, ha comunicato Putin ai giornalisti, aggiungendo di avere convenuto alla vigilia del summit con il primo ministro dell’Iraq sull’opportunità di una sua prossima visita a Mosca per discutere con il Presidente russo tutte le questioni inerenti i rapporti fra la Russia e l’Iraq. Si è parlato anche dell’Iran, della situazione in Moldova, nel Caucaso del Sud e in Bielorussia”.
    Al proposito, toccando, durante la conferenza stampa, il tema dell’Iran, Vladimir Putin ha detto “Abbiamo accolto con soddisfazione la dichiarazione dell’Iran relativa alla rinuncia allo sviluppo della tecnologia nucleare. Tale dichiarazione da parte dei rappresentanti iraniani richiede un esame supplementare. In ogni caso, crediamo siano stati raggiunti notevoli progressi in direzione della chiusura del “dossier nucleare” iraniano. Teniamo trattative bilaterali con l’Iran, lo assistiamo nell’uso pacifico dell’energia atomica e, qualora siano raggiunti accordi definitivi, siamo intenzionati a continuare tale collaborazione”.
    Inoltre, secondo quanto si legge nel comunicato stampa della Rappresentanza della Commissione Europea in Russia, l’UE si è schierata a favore della composizione pacifica del conflitto in Cecenia, nel rispetto sia dell’integrità territoriale della Russia, sia dei diritti umani. La Commissione Europea ha perfino dichiarato di essere diposta a stanziare dei fondi per i lavori di ricostruzione nel Caucaso del Nord, appena si creeranno condizioni favorevoli sotto l’aspetto della sicurezza. Il primo punto di questo programma di sostegno prevede un sopralluogo nella regione per la stima delle necessità della popolazione (qualora, certamente, la Russia sia disposta a contribuire all’organizzazione di tale visita).
    Alla fine della sua premessa, Vladimir Putin ha ringraziato di nuovo i colleghi olandesi per l’accoglienza cordiale e per la buona organizzazione del vertice: “L’incontro all’Aja ha dimostrato che entrambe le parti sono intenzionate a portare avanti il dialogo e che sono in grado di trovare soluzioni reciprocamente accettabili a tutte le questioni, anche a quelle più complicate. Vorrei farvi sapere anche di aver informato in modo dettagliato, su mia iniziativa, i nostri colleghi europei in merito a quelle riforme politiche in Russia che sono state proposte ultimamente, e che, come spero, verranno approvate dal Parlamento della Federazione Russa. Sono sicuro che la partnership strategica tra la Russia e l’UE continuerà ad essere utile allo sviluppo comune europeo, contribuendo al bene dei nostri popoli”, ha concluso il Presidente della Russia.
    Il discorso sembra esauriente. Basta solo sperare che il “matrimonio” tra l’UE e la Russia non venga a rovinarsi, e che i leader dei rispettivi Paesi continuino il loro dialogo “costruttivo” riuscendo finalmente a risolvere tutti i problemi che per ora ostacolano la cooperazione bilaterale, della quale il nostro Paese ha veramente bisogno.

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