Numero 8(53)
Allen a Cannes
La seconda metà di maggio passa sotto il segno della Palma d’oro che con il suo bagliore attira folle di stelle a Cannes.
Il 55-mo festival cinematografico si svolgerà dal 15 al 26 maggio. La rassegna dei film è distribuita tra i tre programmi ufficiali: in concorso, fuori concorso e “Un certo sguardo”.
Sensazione desta che il festival sarà inaugurato da Woody Allen. Quest’anno il prestigioso regista cinematografico ha deciso di presentarsi in pubblico:la prima volta nella cerimonia di consegna dell’Oscar dove Allen non si era mai fatto vedere, adesso a Cannes dove non si è lasciato attirare neanche una volta benché i suoi film si fossero proiettati tre volte. Il direttore del festival Giles Jacob racconta: “Quando per la prima volta ho proiettato il film di Woody Allen “Manhattan” al festival del 1979, il pubblico nella sala lo salutava con ovazioni incessanti. Però si applaudiva al palcoscenico vuoto”. In questo raduno di Cannes il regista presenterà il suo nuovo film “Hollywood Ending”. Il film con la partecipazione dello stesso Allen, Tea Leoni, Tiffani-Amber Thiessen e Treat Williams sarà presentato fuori concorso.
Nel programma in concorso del festival ci sono 22 film (uno in meno dell’anno scorso). Saranno presenti i veterani del cinema quali Roman Polanski, che dopo una pausa di 26 anni presenta un film semi-autobiografico “Il pianista” e il portoghese 93-enne Manuel de Oliveira con il film “Il principio di incertezza”, gareggeranno con i giovani registi, per esempio, Paul Thomas Anderson (“Punch-Drunk Love”) e Alexander Payne (“About Schmidt”). Il cinema europeo (“Irreversibile” di Gaspar Noé, “L’Adversaire” di Nicole Garcia, “Marie-Jo et ses deux amours” di Robert Guédiguian, saranno assieme a quello nordafricano, dell’algerina Yamina Bachir (“Rachida”), del mauritano Abderrahmane Sissako (“In attesa della felicità”). Il “maremoto” giapponese che l’anno scorso investiva il festival, è passato, nell’attuale rassegna il cinema nipponico sarà rappresentato dall’unica pellicola “Donne nello specchio” di Kiju Yoshida. Per la prima volta è presente il Tadzikistan – Djamshed Usmonov con la rappresentazione del film “L’angelo della spalla destra” nel programma “Un certo sguardo”. Il carattere internazionale del festival cinematografico accosta nello stesso programma i film dell’israeliano Amos Gitai (“Kedma”) e del palestinese Elia Suleiman (“Intervento divino”).
L’aria dell’innovazione si ripercuote anche sul fronte tecnico: al programma ci sono quattro film girati con la camera digitale. Sono il film cinese “Piaceri sconosciuti” di Jia Zhang Ke, il film “10” dell’iraniano Abbas Kiarostami, “24 Hour Party People” dell’inglese Michael Winterbottom e un progetto inedito di Alexandr Sokurov “Arca russa” che è fatto di un solo quadro piano ininterrotto di 96 minuti.
Oltre al programma principale gli organizzatori hanno concepito un progetto insolito per ricordare la storia del festival. La rassegna cinematografica a Cannes si doveva tenere per la prima volta nel settembre 1939 ma l’evento della Seconda guerra mondiale sconvolse il progetto. Tuttavia il programma della visione di concorso era già pronto, ed ecco che, 63 anni dopo, i film selezionati saranno non solo proiettati ma parteciperanno ad un concorso apposito con la nomina del miglior film. La giuria di questo concorso a parte è composta da storici del cinema e di direttori degli altri festival (per esempio, di Dieter Kosslik, Alfredo Barbera). Al giudizio degli esperti saranno portati “La legge del Nord” di Jacques Feyder, “Il mago di Oz” di Victor Fleming, “Goodbye Mr. Chips” di Sam Wood, “Union Pacific” di Cecil Blount De Mille, “Le quattro piume” di Zoltan Korda, “Boefje” di Detlef Sirk (il film girato ancora nei Paesi Bassi, prima del suo espatrio negli USA, dove lui poi, diventerà famoso con il nome di Douglas Sirk) e, infine, “Lenin nel 1918” di Mikhail Romm.
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