Numero 8(53)
Tanto rumore per nulla
Bufera sulla Rai per le dichiarazioni di Berlusconi. Questi i fatti.
“Ho già avuto modo di dire che Santoro, Biagi e Luttazzi, hanno fatto un uso della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, criminoso: credo sia un preciso dovere della nuova dirigenza Rai di non permettere più che ciò avvenga”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa conclusiva della sua visita in Bulgaria. E’ stato chiesto allora al Premier se ciò significa che questi tre personaggi devono lasciare la Rai, “Ove cambiassero – ha risposto Berlusconi – ‘nulla ad persona’, ma siccome non cambieranno...” Era prevedibile che si arrivasse a questo. Infatti da una parte, quella governativa, si erano avute denunce in tal senso sin da quando era all’opposizione; dall’altra, l’attuale minoranza, riteneva infondati e faziosi simili attacchi che venivano dal proprietario di televisioni e giornali. Ora il Premier sta mostrando i muscoli. Lo fa però in modo pragmatico e senza che nessuno se l’aspettasse in quel momento (era in visita diplomatica all’estero). Francamente la scelta temporale mi pare fuori luogo e denota una caduta di stile da parte di un personaggio che può fare di meglio. Ma come l’ hanno presa questi signori? Santoro si è esibito in prima serata nella sua trasmissione Sciuscià definendo il Presidente Berlusconi un vigliacco perché abusa dei suoi poteri. Biagi, in una lettera aperta inviata al Corriere, risponde che lui non si adegua. Luttazzi per ora non si è sentito. Tali repliche hanno a loro volta innescato una serie di reazioni chiamando in causa autorevoli opinionisti schierati dall’una o dall’altra parte. Insomma, è una tempesta in un bicchiere d’acqua, e la politica, come sempre va a nozze. C’è chi ha definito Berlusconi un irresponsabile, chi l’ ha chiamato arrogante, chi ancora parta di regime dato che esistono già le liste di proscrizione. Tuttavia, in una nota d’agenzia, l’ex direttore generale della Rai dal ‘98 al 2001, Pierluigi Celli, dichiara che l’ex presidente Zaccaria schierò la Rai durante le elezioni o questo fu un errore demenziale che ha danneggiato la sinistra. Il successore di Zaccaria, Antonio Baldassare, di recente nomina, persona stimatissima e sopra le parti, ora è alle prese con la prima vera grana mediatica da quando è presidente. Tutti contro tutti e sotto gli occhi di tutti, e lui a spiegare, difendere, moderare. Ma è chiaro e determinato nei termini che usa: “Quando si percorre la strada degli eccessi, sia da parte dei politici, che degli operatori dell’informazione, si va verso un percorso che non ha nulla a che fare con la democrazia. La democrazia – continua Baldassare – prosuppone una virtù civica, un certo grado di moderazione degli animi, lo diceva già Montesqiueu, che è padre del liberalismo. Il Cda (Consiglio di amministrazione Rai), è un organo che deve essere indipendente dalla politica e soprattutto dal presidente del Consiglio”. Ecco dunque sciolto il nodo della questione. Lasciamo lavorare questo presidente Rai, ha capacità e competenza e ben presto vedremo i frutti.
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