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Numero 9(54)
Festival della danza a Mosca

    Dal 2 al 6 giugno sul palcoscenico del Teatro giovanile russo (piazza Teatralnaja, 2) si terrà il IV Festival internazionale della danza moderna di Mosca.
    Questa manifestazione ormai tradizionale, è svolta dal Governo di Mosca, dal Comitato di Mosca per la cultura e dal Teatro «Balletto cameristico russo “Mosca”» guidato dall’inamovibile direttore del Festival Nikolaj Basin.
    Gli organizzatori hanno definito un nuovo programma artistico senza analoghi in questo nostro tempo segnato da un ampio movimento festivaliero. Come regola generale, tutte le compagnie di danza contemporanee dichiarano il proprio carattere alternativo rispetto al balletto classico e si costituiscono sul superamento o la distruzione dei suoi canoni. I partecipanti al presente festival sono i complessi “nati” in seno al teatro di balletto classico e adoperano il potenziale del mondo classico per la ricerca delle novità. In un prossimo passato, nel quadro di questa estetica sono nati i teatri dei coreografi russi — di Boris Eifman e Dmitrij Briantsev, di Nikolaj Bojarcikov e Boris Miagkov, nonché di quelli stranieri — di Jiri Kilian e Hans Van Manen, di John Neumeier e José Limón.
    Il 2 giugno, il giorno dell’apertura del festival si esibiranno due complessi. Il primo — il Piccolo teatro di opera e balletto Musorgskij di San Pietroburgo con un atto unico “Fatum” su musiche di Serghej Zhukov. È stata Maria Bolshakova a “tradurre nel linguaggio della danza” il poema di Lermontov “Il demone”. Con le sue opere lei riesce a riunire i metodi della coreografia moderna e quella classica. Il primo “lungometraggio” tra i suoi lavori coreografici era “Cenerentola” di Prokofiev prediletta dal pubblico, sulla scena del Teatro Musorgskij. I pietroborghesi chiamano il tragico “Demone” “hit di questa stagione”.
    La stessa sera si produrrà il Teatro della danza di Angelica Kholina dalla Lituania. Le opere di Kholina sono sconosciute al pubblico della capitale mentre nelle patrie repubbliche baltiche l’annoverano tra i maestri di ballo più interessanti. Lei sviluppa una sintesi della danza e del dramma. I solisti del balletto recitano nello stesso tempo da attori drammatici. Angelica stessa considera l’atto unico “Un tango in Fa” su musiche di Astor Piazzolla la sua opera più commovente: “Lui esige emozioni aperte e un superamento della frontiera tra vita e teatro”.
    Il 3 giugno si produrranno i padroni di casa — il Balletto cameristico russo “Mosca” con il clamoroso spettacolo “L’effrazione” («The Rogue Tool») messo in scena dal coreografo olandese Pol Norton. Qualche tempo fa la giuria della “Maschera d’oro” ha assegnato il premio “miglior danzatore del balletto” all’interprete principale Roman Andrejkin. “Mosca” presenterà anche la recente prima “Discolpa di Don Giovanni” messa in scena da Natalia Fixel.
    Il più desiderato per gli stimatori sarà l’incontro con il balletto di Evghenij Panfilov di Perm previsto per il 4 giugno. Panfilov, coreografo di ricca vena, artefice del più spiccante teatro d’avanguardia nel paese che ha raccolto numerosi premi ai festival e concorsi internazionali, porta al festival “Lo Schiaccianoci” di P. I. Ciajkovskij. Questo balletto bizzarro trasfonde ansia, fa impensierirsi e deliziarsi con le meravigliose danze create dall’inesauribile fantasia del coreografo.
    La giovane compagnia di danza di Ido Tadmor creata nel 1995 a Tel Aviv si esibisce il 5 giugno nella prima parte. Lo spettacolo “Neta” su musiche di Bach, Gluck, Eric Serra (per il film “The fifth element”) è una composizione del ballo che alterna immagini a video dell’inscenatore Ido Tadmor bambino e adulto. “Io dedico lo spettacolo a mia madre, al grande amore che ci unisce e anche a tutte le madri del mondo che hanno donato ai bambini le sensazioni della libertà e del sogno”. L’altro balletto in atto unico degli israeliani è “La Gabbia” su musiche di Yurij Vidislavskij.
    Nella seconda parte gli stimatori del ballo incontreranno gli artisti del Teatro nazionale di opera e balletto della Repubblica Moldova (Chiþinau). Lo spettacolo “Il Mondo non finisce alle porte di casa” su musiche di Josquin Desprez e Gustav Mahler, è creato da Radu Poclitaru, giovane maestro di ballo, critico e professore di teoria coreografica. Le opere avvincenti ed esuberanti di Poclitaru che aveva studiato a Perm e a Minsk, hanno fatto sensazione al IX Concorso internazionale dei ballerini e coreografi a Mosca l’estate scorsa. La giuria le ha attribuito il gran prix.
    Il festival finirà il 6 giugno con un concerto di gala dei partecipanti ed ospiti...

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