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Numero 1(65)
Italia-Russia – intensa collaborazione

    La Russia e l’Italia riconfermano propositi di stretta collaborazione e partnership. La dimostrazione viene dalla recente visita a Mosca, il 15 e 16 gennaio, del Ministro degli Esteri Franco Frattini.
    Vladimir Putin ha trasmesso a Frattini un invito ufficiale per Silvio Berlusconi, affinché il Premier italiano visiti la Russia nel febbraio di quest’anno, per presenziare all’inaugurazione del progetto russo-turco “Torrente azzurro”. Il progetto, un gasdotto costruito sul fondale del Mar Nero, è stato realizzato con il contributo tecnico e finanziario dell’Italia ed è appena stato terminato. Franco Frattini, a sua volta, ha dichiarato che il Primo Ministro italiano “ sarà onorato di partecipare al lancio del progetto “ Torrente azzurro” nel corso della sua prossima visita a Mosca.
    Vladimir Putin ha inoltre espresso la speranza che durante il prossimo viaggio a Mosca del premier italiano sia possibile raggiungere un’intesa “anche su altri progetti congiunti in Europa” e ha sottolineato che in Russia “Silvio Berlusconi è considerato un grande amico” e che il paese farà “tutto il possibile affinché la sua visita risulti produttiva”.
    Putin ha anche notato che gli incontri al vertice tra Russia e Italia si svolgono regolarmente e che questo “dà risultati positivi”. “ Il nostro dialogo si svolge in modo molto attivo in relazione al fatto che abbiamo affari concreti e questioni sulle quali è necessario lavorare”- ha detto il capo dello Stato. Tra le sfere principali della collaborazione russo-italiana, il presidente della FR ha annoverato la politica, l’economia e la cooperazione in ambito umanitario. Inoltre, secondo le parole del presidente, “sono buoni i rapporti” anche nell’area della collaborazione tenico-militare. A questo proposito il presidente della Russia ha espresso il suo apprezzamento per il ruolo svolto dal Ministro degli Esteri nella realizzazione dei progetti russo-italiani.
    Rispondendo, il ministro Frattini ha sottolineato che riferirà al premier italiano circa la necessità “di sviluppare ulteriormente la cooperazione tra Russia e Unione Europea non solo nel settore economico, ma anche nell’ambito della cultura, della sicurezza, della lotta al terrorismo e nel prendere provvedimenti che possano garantire la stabilità sociale” in Europa. Il Ministro degli Esteri ha dichiarato che l’Italia intensificherà i suoi sforzi per avvicinare la Russia e l’Unione Europea, soprattutto durante la presidenza italiana della UE nella seconda metà dell’anno. “Lavoriamo attivamente sulla proposta russa di creare un gruppo di lavoro che prepari un progetto in questo ambito”- ha detto Frattini. Alcuni passi in questa direzione l’Italia ha già iniziato a prenderli. Infatti è stata proprio l’Italia il motore principale dei negoziati tra UE e Russia nel 2002. Allora, nell’ambito del progetto di allargamento della UE, Berlusconi intervenne con la proposta di fare entrare nell’Unione la Turchia e la Russia.
     Che i discorsi sullo sviluppo della collaborazione economica non siano parole vane, è stato confermato praticamente subito. E’ stato infatti reso noto che a fine febbraio, inizio marzo del 2003 la Russia e l’Italia prevedono di firmare un memorandum riguardante “l’intesa tra i governi della FR e dell’Italia circa la costruzione di distretti industriali in Russia”. Ognuno di questi distretti sarà formato sulla base di “imprese distrettuali”. Si prevede inoltre che gli investimenti saranno indirizzati alla creazione di aziende separate, con sede vicino a quelle del distretto, per la produzione del prodotto finale. Non appena sorgerà il ciclo completo di produzione, gli verrà assegnato lo status di distretto industriale. In questo caso i Soggetti della Federazione potranno concedere delle agevolazioni tributarie al distretto industriale. Dopo la firma del documento verrà creato un gruppo di lavoro congiunto per l’individuazione delle priorità geografiche e settoriali. Compito del gruppo sarà anche la successiva scelta dei territori in cui sorgeranno i distretti industriali, l’assistenza alle regioni nella scelta delle imprese, l’individuazione di progetti pilota, e anche la valutazioni dei risultati ottenuti. Al momento sono già stati individuati 5 soggetti della FR nei quali si prevede di creare dei distretti industriali: le regioni di Lipezk, Pietroburgo, Mosca, Sverdlovsk e quella della Ciuvasija. Hanno espresso il proprio interesse per il progetto le compagnie Merloni, in particolare per le aree di Lipezk e Pietroburgo, la Duferco, per la regione di Sverdlovsk, e naturalmente le autorità locali, sempre in cerca di investitori. Inoltre, durante la visita del vice-premier Kudirin in Italia lo scorso dicembre, è stato sottoscritto un accordo sulla conversione in investimenti di un decimo del debito russo verso l’Italia, circa mezzo miliardo di dollari. Se l’operazione riceverà l’approvazione dal club parigino dei creditori , uno speciale gruppo di lavoro italo-russo realizzerà un concorso per scegliere i progetti nei quali saranno incanalati gli investimenti.
    Intanto continua a crescere il volume degli scambi commerciali tra i due paesi: l’Italia è tra i primi tre paesi leader nei rapporti economici con la Russia.
    Come esempio della collaborazione nella sfera umanitario-religiosa, si può ricordare la solenne consegna da parte della Chiesa Ortodossa di un frammento delle reliquie di San Valentino Italiskij, protettore degli innamorati, a una delegazione di cattolici di Terni.

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