Numero 1(65)
Cambia della guardia alla NTV Iordan come Kisseliov
Pare che attorno al canale televisivo NTV, tolto al magnate dei media Vladimir Gussinski nel 2001, cominci una nuova guerra “locale”. Boris Iordan che negli ultimi diciotto mesi ha ricoperto la carica di direttore generale della società “Gazprom-media”, il cui elemento fondamentale è stata appunto la NTV, è stato esonerato da quest’incarico, pur rimanendo, fino a qualche giorno fa, direttore generale della NTV. Il nuovo direttore generale della “Gazprom-media” è Aleksandr Dybal, precedentemente presidente del Consiglio d’amministrazione della “Gazprom-media”.
Come motivo delle dimissioni di Iordan, Dybal ha citato “la diversità dei punti di vista sulla gestione corporativa e sulla strategia dello sviluppo del business” e ha rilevato che, “basandosi sugli accordi firmati in precedenza con il signor Iordan, gli sarà pagato un rilevante compenso finanziario, come previsto da questi accordi”.
Molti politici russi hanno definito le dimissioni di Iordan politicamente motivate.
Così, Boris Nemtsov, il leader del Partito delle forze di destra, ha detto che “nell’anno delle elezioni politiche e alla vigilia di quelle presidenziali, il potere federale, tramite gli intermediari che ha nel gruppo “Gazprom”, vuole “ripulire” definitivamente e irrevocabilmente il campo informativo del Paese”. Anche per Igor Iakovenko, Segretario generale dell’Unione giornalisti della Russia, le dimissioni di Iordan sarebbero dovute al desiderio del potere di prendere sotto il suo controllo i mass media. “Probabilmente, tale decisione è stata motivata dalla posizione indipendente che la NTV e lo stesso Iordan hanno dimostrato nella copertura di alcuni tra gli ultimi eventi, compreso l’atto terroristico in via Dubrovka”, ha affermato Iakovenko. D’altra parte, egli ritiene che la decisione del consiglio d’amministrazione della “Gazprom-media” non potrà avere un notevole effetto sul mercato mediatico russo.
Aleksei Venediktov, direttore responsabile della radio “Eco di Mosca”, al contrario, prevede che le dimissioni di Iordan avranno un effetto negativo sul business dei media. “Qualsiasi licenziamento a questo livello è un fatto molto negativo per il business”, ha detto Venediktov.
Il 22 gennaio, alla riunione del consiglio d’amministrazione della NTV, è stato eletto il nuovo segretario generale del canale. È Nikolai Senkevich, vice direttore del dipartimento informazioni della Gazprom S.p.A., figlio di Juri Senkevich, il celebre viaggiatore e presentatore televisivo. La notizia è stata data nel telegiornale “Segodnia” del canale NTV dalla conduttrice Tatiana Mitkova. Fino alla conferma in questa carica, Nikolai Senkevich è direttore generale della NTV ad interim.
Boris Iordan, il direttore generale precedente, è stato dirigente della NTV dal 3 aprile 2001.
Ora è prevedibile che al canale, un’altra volta, arrivi un nuovo management, ancora più docile. Si dice che il management di Iordan, per aumentare il ricupero dei capitali della NTV, sia stato costretto a mantenere, in molti versi, la linea critica della “vecchia NTV” nei confronti del potere, per attirare i telespettatori e quindi anche la pubblicità. Ciò, naturalmente, provocando l’ira di alcuni ambienti al Cremlino. A far traboccare il vaso sarebbe stata la copertura degli eventi tragici del Teatro in via Dubrovka e la trasmissione “Il transito kazako”, che parlava della corruzione nell’entourage del Presidente del Kazakhistan Nazarbaev, mandata in onda proprio alla vigilia della stipulazione di un grosso contratto tra la “Gazprom” e il Kazakhistan.
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