Espresso
Q U I N D I C I N A L E   D I   I N F O R M A Z I O N E
Russian
Home Giornale Archivio Redazione Pubblicità Dove siamo
 
Numero 2(66)
Berlusconi in Russia: missione al freddo

    Il 3 febbraio, il primo ministro dell’Italia Silvio Berlusconi ha visitato Mosca. Gli argomenti centrali dei suoi colloqui con il Presidente russo Vladimir Putin sono stati due: la crisi irachena e le prospettive dell’approfondimento del rapporto tra la Russia e l’Unione Europea.
    Alla conferenza stampa conclusiva, parlando dei metodi in cui potrebbe essere risolto il problema iracheno, Vladimir Putin ha sottolineato che tale soluzione deve passare attraverso l’ONU. Ha rilevato che “il verdetto dev’essere emanato dai professionisti, i quali in seguito avrebbero informato il Consiglio di sicurezza dell’ONU, che, a sua volta, deve decidere cosa fare dopo”. Putin, del resto, ha condiviso il parere di Berlusconi che una responsabilità notevole ce l’ha la parte irachena. Il leader russo, tuttavia, si è augurato che la crisi irachena fosse risolta in via pacifica. “L’uso della forza è il caso estremo”, ha rilevato lui. Berlusconi, da parte sua, ha detto che sarebbe stato possibile evitarlo, qualora l’Iraq spiegasse che fine hanno fatto le sue scorte di armi chimiche e batteriologiche. Vladimir Putin, inoltre, non ha escluso che l’ONU adottasse una nuova risoluzione relativa all’Iraq.
    In questo modo, il primo ministro dell’Italia ha ottenuto qualche mutamento della posizione russa, la quale in precedenza escludeva in modo incondizionato l’uso della forza contro l’Iraq. Ciò, secondo alcune informazioni, è stato appunto uno degli obiettivi principali della sua missione, concordata con gli USA. Per la Russia, quindi, si apre la possibilità di cambiare la sua posizione riguardo all’Iraq, senza fare una brutta figura, qualora inizi la guerra.
    Per quanto concerne la seconda questione, Putin ha auspicato che durante la presidenza dell’Italia nell’Unione europea avessero luogo “cambiamenti positivi nella qualità del rapporto tra la Russia e l’UE”. Il premier italiano, a sua volta, ritiene che “ora il tempo è maturo per allargare ed approfondire i rapporti tra l’UE e la Russia”. Ha promesso che quando l’Italia, nel secondo semestre del 2003, presiederà l’UE, cercherà di fare tutto ciò che da essa dipende per accelerare questo processo. Si tratterà, in particolare, di creare un organismo consultivo permanente o un consiglio permanente dei Paesi europei e la Russia. Parlando in generale del futuro dell’Unione europea, Berlusconi ha rilevato pure la necessità di “impostare una seria conversazione sui futuri confini dell’UE”. “La mia idea della futura Europa prevede la creazione di un’alleanza dei Paesi, che possa avere un prestigio economico e militare e possa dividere con gli USA la responsabilità per la soluzione dei problemi internazionali”, ha detto Berlusconi. Il Cavaliere ha poi sottolineato che, a suo avviso, tale alleanza deve naturalmente includere anche la Russia. Il Presidente della Russia, da sua parte, ha assicurato che “il vettore europeo” della politica estera russa “si rafforzerà”.
    Nel corso dell’incontro si sono discusse anche le questioni della cooperazione bilaterale. Berlusconi e Putin hanno ribadito che essa si sviluppa bene, e non solo nel settore energetico, ma anche nel campo dell’high-tech. Il volume degli scambi commerciali tra i due Paesi ammonta a circa 10 miliardi di dollari ed è destinato a crescere. “Abbiamo discreti rapporti nel settore bancario, in cui si fa notare un progresso”, ha costatato il leader russo. Poi, ha aggiunto Putin, rivolgendosi al suo interlocutore, “i nostri esperti studiano intensamente le sue proposte relative allo sviluppo del business piccolo e medio”. Ha pure rilevato “i buoni contatti bilaterali” tra i mass media dei due Paesi. “Per quanto riguarda le radici della cooperazione culturale, esse hanno una preistoria lunghissima”, ha detto il Presidente della Russia. Vladimir Putin ha anche comunicato che nell’autunno del 2003, su invito di Silvio Berlusconi, visiterà l’Italia. A sua volta, Berlusconi ha ribadito che anche a lui interessa esaminare le questioni dei rapporti bilaterali e ha detto di essere d’accordo con il Presidente della Russia che “si sviluppano bene”.
    “Certamente, in questo campo c’è da fare ancora molto”, ha osservato lui. Il premier italiano ha rilevato di essere a favore dell’intensificazione dei rapporti bilaterali, compresi quelli nel settore culturale. Berlusconi ha pure detto che l’Italia cercherà di partecipare attivamente alle celebrazioni del 300° anniversario di San Pietroburgo. Il leader italiano ha inoltre comunicato che “esiste un’idea di un gran progetto cinematografico da realizzare nella Federazione Russa”.
    Il colloquio fra Putin e Berlusconi, tenutosi nella dacia del Presidente russo Zavidovo, si è svolto in atmosfera amichevole ed informale. Avevano cominciato a scherzare ancor prima dell’inizio dell’incontro: Putin, osservando che la temperatura esterna è scesa a - 21 gradi, ha auspicato che il gelo russo non avesse un effetto negativo sulla salute del premier italiano. A detta del Presidente russo, gli avrebbero chiesto se “non facciamo prendere il raffreddore al primo ministro”. “Ma io ho detto di no. E’ un uomo forte, gli piacerà”, ha fatto Putin. Berlusconi ha replicato con un sorriso: “Meno 21 per un uomo venuto dal Mediterraneo è splendido”. Le battute non sono finite lì: durante la conferenza stampa conclusiva, quando a Putin e al Cavaliere erano stati porti dei bicchieri d’acqua, il premier italiano ha osservato: “Come mai quest’acqua, io preferisco la vodka...”

in alto    ARTICOLO SEGUENTE  >> in alto
ALTRI ARTICOLI DELLA RUBRICA "POLITICA"
Il Pakistan cerca amici a Mosca ¦  La Russia manda un ultimatum alla PACE ¦  E’ meglio perdere da soli che vincere insieme? ¦  La riforma amministrativa ha funzionato
Rambler's Top100    Rambler's Top100