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Numero 5(69)
Mostra: Moda e stile nella fotografia

    Di nuovo la moda e lo stile inondano la Mosca primaverile. La Casa della fotografia di Mosca, il centro più importante russo dell’ambiente fotografico, ha fatto ancora una volta convenire nella capitale russa diverse celebrità europee, ha scavato fra le vecchie foto dei classici russi, ha invitato nuovi fotografi da scandalo. E tutto questo per far partecipare i moscoviti al mondo delle copertine delle riviste, delle modelle imperturbabili, del kitch e del glamour. Il terzo Festival “Moda e stile nella fotografia” si è distribuito, in numerose mostre, per le sale di Mosca.
    In realtà non è per niente vero che tutte le foto di moda abbiano quel lustro freddo stereotipato che si usa chiamare “glamour”. Insieme a maestri come Helmut Newton, famoso proprio come uno dei padri del glamour moderno, a Mosca arriveranno le opere dei fotografi parigini Pierre e Gilles, dell’italiano Tazio Secchiaroli, le foto, del circo, provenienti dal Fondo nazionale francese dell’arte moderna, e molti altri prodotti fotografici.
    Il Festival e’ stato aperto dalla retrospettiva di Newton presentata nelle sale della Casa della fotografia in via Ostozhenka. Le usuali schiere di modelle nude, senza una traccia di sessualità; i corpi, interessanti come oggetti o strutture; meccanismi che sono trattati a pari a pari con il corpo umano: ecco il mondo della fotografia di Newton che dagli anni ‘60 invade le riviste di moda come Vogue, Marie Claire, Elle o Linea Italiana.
    Il cantore della società del consumo, David Lachapelle, allievo di Andy Warhall, è presente con le sue foto presso la boutique della casa James. La sua arte sembra presentare la generazione successiva a quella di Newton: ha la stessa visione distaccata, ma la forma più vistosa, kitch, anche assurda.
    Tazio Secchiaroli negli anni cinquanta lavorò come fotoreporter, e dopo diventò un vero e proprio “ paparazzi “: si mise a fotografare le celebrità. Fellini lo invitò sul set dei suoi film per “documentare” le riprese, Sofia Loren lo scelse come suo fotografo personale. Loren, Mastroianni e Fellini, sono, quindi, i personaggi più frequenti nelle foto esposte al “Maneggio nuovo”.
    Visto che abbiamo menzionato i tempi un po’ remoti, che stanno diventando poco alla volta una leggenda, bisogna assolutamente indicare anche un’ altra mostra. Le opere di Jeannie Niépse esposte presso il Centro di belle arti in via Neglinnaia presentano Parigi degli anni 50 e 60 in tutto il suo romanticismo chic, che sembra ormai parte inalienabile della nostra immagine di questa città.
    Tutto il programma del Festival è diviso per argomenti. “Moda come moda” comprende le opere di Newton, Lachapélle, Niépse, più il progetto della galleria di Bodo Niemann “Cabaret tedeschi del primo Novecento”, più “La moda per ragazzi. Cento anni fa”. Il tema “Il circo come stile di vita” include “La storia dei clown russi”, “La storia del circo mondiale” e una serie di foto di Aleksdandr Rodcenko, fatte per la rivista “SSSR na stroike” nel 1940. Infine, la parte del Festival che vuole presentare gli anni “70 del XX secolo” consiste in due mostre, una delle quali traccia la storia della Casa di moda di Slava Zaitsev e l’altra presenta le opere di Jean-Marie Perrier, il famoso maestro che aveva fotografato i Beatles, i Rolling Stones ed altri divi. E’ impossibile descrivere tutti gli eventi del Festival, anche in breve, in una sola volta, come, del resto, vedere tutte le mostre. Il pubblico sicuramente troverà molte altre cose da non perdere, tra le iniziative presentate. Lo spazio del Festival è prezioso anche perché è ricco di sorprese.

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