Numero 9(73)
Ucciso a Mosca un imprenditore italiano
La mattina del 5 luglio, un killer sconosciuto ha ucciso con due colpi di pistola l’italiano 33-enne Nicolo’ Nuzzolese, in Corso Dezhnev, nel circondario Nord-Est della capitale. La principale ipotesi d’indagine riguarda il settore di affari di cui si occupava il cittadino italiano: le forniture di legname in Italia.
L’imprenditore si era insediato a Mosca circa 10 anni fa, e non dalla fine dello scorso aprile, come hanno comunicato alcuni media. Inizialmente si era impegnato nella produzione della mozzarella, e dopo si era dedicato al business del legname ed alla ristrutturazione degli appartamenti. Ha sposato una ragazza russa, si è trasferito a casa sua in corso Dezhnev ed ha organizzato una societa’ per le esportazioni di legname all’estero. Il suo socio più importante era il suocero.
L’ estremo saluto e’ stato reso al sig. Nuzzolese nell’obitorio in via Marshal Timoscenko a Mosca. Ma i suoi amici e parenti non erano propensi ad entrare in contatto con i i giornalisti, e il corrispondente dell’Espresso ha cercato invano di intervistarli. Tale atteggiamento è dovuto soprattutto all’articolo, a loro dire menzognero, pubblicato sul giornale “Moskovskij Komsomolets” il 7 luglio, con il titolo “Un esportatore italiano di legname ammazzato su commisione dei partners russi?”. L’autore dell’articolo sosteneva che il signor Nuzzolese fosse stato ucciso perché non è riuscito a restituire i soldi che si era fatto prestare per comprare una partita di legname, per poi esportarla. La vedova di Nicolo’ Nuzzolese ha affermato addirittura di voler procedere contro il “Moskovskij Komsomoltes” per calunnia.
Le persone riunite nell’obitorio rilevavano di non riuscire a capire chi e perché poteva aver bisogno di uccidere l’imprenditore, il quale, secondo quanto hanno detto viciono alla bara, era un uomo molto buono, disponibile ad aiutare e onesto.
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