Espresso
Q U I N D I C I N A L E   D I   I N F O R M A Z I O N E
Russian
Home Giornale Archivio Redazione Pubblicità Dove siamo
 
Numero 3(83)
Russia e Unione Europea:
finalità strategiche della cooperazione nel settore energetico


    La cooperazione tra la Russia e l’Unione Europea nel settore energetico sta diventando sempre più intensa, e quindi gli imprenditori discutono molto, negli ultimi tempi, sull’idea della sincronizzazione dei sistemi energetici della Russia e dell’Europa, la quale, in presenza di fattori favorevoli, potrebbe essere realizzata verso il 2007.
    Secondo François Lamouret, direttore generale del comitato per l’energia e trasporti dell’UE, il 2007 può essere un “buon fine” per la promozione della sincronizzazione, visto che proprio in quest’anno il mercato europeo dell’energia elettrica sarà integrato completamente, anche se a detta di Lamouret il 2007 è una meta, e nessuno può garantire che entro questa data tutto sarà fatto. La Commissione Europea e la Russia intanto hanno deciso di lanciare al più presto “gli studi di carattere generale, che permetteranno di determinare, in futuro, il miglior metodo di sincronizzazione”.
    L’UE tratterà eventuali acquisti dell’uranio russo. Prossimamente, la Russia e l’UE inizieranno le trattative per le forniture dell’uranio naturale ed arrichito dalla Federazione Russa. Ciò è stato comunicato ai giornalisti dal vice premier Viktor Khristenko, in seguito alle trattative con François Lamouret.
    Il vice premier ha ribadito che la Russia vuole terminare queste trattative in meno di tre mesi: entro il 1 maggio dell’anno corrente, il che a sua volta è motivato dal desiderio della parte russa non solo di entrare sul mercato europeo dei materoali nucleari, ma anche di mantenere i contratti a lunga scadenza, validi adesso, con i Paesi che aderiranno all’UE dal 1 maggio. L’UE propone alla Russia di creare un fondo per le garanzie degli investimenti nel settore energetico. Inoltre, nel corso dei prossimi mesi, l’Unione Europea ha intenzione di discutere le condizioni della creazione del fondo per le garanzie degli investimenti nel settore energetico, sia a livello di esperti, sia a livello di Governi. Khristenko ha rilevato che i Paesi europei sono disposti ad “andare avanti, insieme alla Russia, nel comparto dell’energia elettrica”.
    Va ricordato che l’Unione Europea ha proposto alla Russia di creare tale fondo già nel 2003. A detta del sig. Lamouret, la creazione del fondo per le garanzie è necessaria per coprire diversi rischi non commerciali, mentre la sua presenza proprio nel settore energetico è indispensabile perché “il grosso degli investimenti è diretto proprio in questo settore”. Nel contempo, Lamouret ha rilevato che l’uso dei capitali del fondo sarà possibile solo se ci sarà una sentenza del tribunale tale per cui una delle parti, in seguito ai rischi commerciali, non sia in grado di adempiere ai suoi impegni, relativi al contratto. Ha aggiunto che ciò si riferirà sia agli investimenti dall’UE in Russia, sia agli investimenti dalla Russia nell’UE. Oggi peraltro l’idea della creazione del fondo per le garznzie degli investimenti nel settore energetico è solo alla fase della discussione. A detta del funzionario europeo, nel corso dei prossimi mesi devono essere discusse nel dettaglio le condizioni della creazione di tale fondo, sia a livello di esperti, sia a livello di Governi.
    L’uso dell’euro nei contratti di esportazione del gas e del petrolio è nell’interesse della Russia e dell’Unione Europea, ha detto François Lamouret. “E’ nell’interesse della Russia e dell’Unione Europea usare l’euro, soprattutto nel settore del gas”, ha precisato.
    Ha ribadito che a partire dall’introduzione dell’euro in Russia l’Unione Europea spiegava alle autorità russe l’importanza dell’uso dell’euro nelle transazioni del comparto energetico. A detta di Lamouret, l’Unione Europea avrebbe una visione ottimistica dell’uso dell’euro nei contratti dell’energia.
    Il Presidente della Russia Vladimir Putin aveva detto in precedenza che sono possibili i pagamenti in euro per le forniture dell’energia russa. Ma secondo la Commissione Europea, per ottenere “fra alcuni anni un mercato unito dell’energia elettrica, entrambi mercati, sia quello russo, sia quello europeo, devono continuare a rispettare le norme rispettive”, ha detto François Lamouret. A suo dire, i Paesi dell’UE hanno delle forti potenzialità nel campo della produzione dell’energia elettrica e sono interessati a creare un mercato unito dell’ energia elettrica per le forniture reciproche. “Fra 10 anni nessuno potrà dire chi esporterà e chi produrrà più energia elettrica, l’Europa o la Russia”, ha sottolineato il rappresentante della Commissione Europea.
    François Lamouret ha confermato che l’Unione Europea avesse intenzione anche di partecipare al finanziamento del progetto della costruzione del gasdotto Nord-Europeo, anzi, al dire di Lamouret, il gasdotto diventerà una realtà prioritaria nella collaborazione tra la Russia e l’UE. Va rilevato che l’intenzione dell’UE di partecipare al finanziamento di questo progetto era stata dichiarata già nel giugno del 2003 da Viktor Khristenko. Il vice premier aveva detto: “Parlando in concreto del gasdotto Nord-Europeo, posso affermare che l’Unione Europea, dopo aver svolto le trattative, sarà disposta a partecipare al finanziamento di uno studio globale di fattibilità relativo a quest’itinerario. L’Europa conta sulla Russia, mentre la Russia conta sull’Europa come su di un partner strategico, è veramente così”.
    La stessa realizzazione del progetto della costruzione del gasdotto permetterà di collegare direttamente le reti di trasporto del gas della Russia e dei Paesi del Mar Baltico con la rete del gas europea. L’itinerario del gasdotto passerà attraverso il Mar Baltico, da Vyborg alla costa tedesca. Nel gennaio del 2000 la Commissione Europea aveva deciso di conferire al progetto del gasdotto Nord-Europeo lo status “TEN” (Reti transeuropee).
    Il costo complessivo della costruzione è di 5,7 miliardi di dollari. Il volume del gas trasportato dal gasdotto sarà definito prossimamente, la sua capacità può essere aumentata da 19,7 miliardi di m3 che si prevedevano in precedenza a 30 miliardi di m3 all’anno.
    La materia prima, nella prima fase, arriverà al gasdotto dai giacimenti della regione Nadym-Pur-Tazovskij, e in seguito dallo Yamal, dal golfo Obsko-Tazovskij e dal giacimento di Stockman. L’inizio delle forniture di gas al gasdotto Nord-Europeo è previsto per il 2007, e il funzionamento a pieno regime, per il 2009.
    In tal modo, a detta di Lamouret, la Commissione Europea sostiene l’intenzione delle autorità e delle società russe di passare alla collaborazione con i Paesi europei in questo settore al più presto possibile. Ma egli ha anche rilevato che il lavoro congiunto in questo campo non solo è “un problema di libero accesso”, ma anche un problema di ecologia e sicurezza nel comparto nucleare, il quale dev’essere risolto dalla Russia.

in alto <<  ARTICOLO PRECEDENTE      ARTICOLO SEGUENTE  >> in alto
ALTRI ARTICOLI DELLA RUBRICA "FINANZA"
Aleksei Kudrin ha precisato la previsione dell’inflazione in Russia ¦  Sta migliorando il clima degl’investimenti in Russia, secondo la maggior parte di imprenditori stranieri ¦  L’UE introduce sanzioni contro le merci statunitensi ¦  Forbes: il numero di miliardari in Russia aumentato da 17 a 25 ¦  Riforme liberali ¦  Gherman Gref a favore del Codice commerciale
Rambler's Top100    Rambler's Top100