Numero 5(85)
Il Fondo Monetario Internazionale non attende crisi sui mercati in via di sviluppo
Il Fondo Monetario Internazionale non vede minacce di crisi finanziarie sui mercati in via di sviluppo per via dell’attåso rincaro delle risorse di credito. Rispondendo alle domande su questo tema alla conferenza stampa indetta per la sessione primaverile degli organi di direzione del Fondo della Banca Mondiale, il vice direttore generale del FMI Ann Krieger ha espresso la propria convinizione sul fatto che “il probabile innalzamento mondiale dei tassi di sconto sarà molto graduale”, e conseguentemente rimarrà il tempo di adattarsi alle nuove condizioni. La crescita globale dei tassi si attende per via del risanamento generale dell’economia mondiale. A. Krieger ha ammesso che esiste “un numero ristretto di paesi che hanno un alto debito pubblico, e che non adottano misure adeguate al problema”. Tuttavia, ha proseguito, “la generale crisi debitoria [...] simile a quella che si è registrata negli anni ’90 non viene considerata da parte del Fondo Monetario Internazionale minaccia che desti particolari inquietudini”.
La crisi finanziaria russa del 1998 è stata la conseguenza diretta e parte integrante dello sconvolgimento degli altri mercati in via di sviluppo. Oggi la Russia e gli altri Paesi ex-socialisti, secondo le stime del FMI, rientrano nel gruppo dei Paesi del mondo dallo sviluppo più dinamico. A. Krieger non ha espresso nessuna congettura riguardo a quando possa venire designato il nuovo direttore generale del Fondo. Sembra si dia per favorito alla carica l’economista spagnolo Rodrigo Rato.
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