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Numero 5(85)
Nel I trimestre il PIL italiano è aumentato dello 0,4%

    Giovedì, 13 maggio, l’Istat ha pubblicato dati preliminari, relativi alla condizione dell’economia nel trimestre scorso, in cui l’aumente del PIL italiano ha superato di due volte le previsioni degli economisti dopo la stagnazione nel IV trimestre del 2003: ciò dimostra che l’economia euroepea sta veramente sempre meglio.
    Nel I trimestre, il PIL della quarta economia europea è aumentato dello 0,4% rispetto al IV trimestre dell’anno scorso, dicono gli statistici. 34 economisti, interrogati dalla Bloomberg, prevedevano l’aumento del solo 0,2%. Nel contempo, questo rapporto non contieene una divisione del PIL per elementi. La versione definitiva del PIL nel I trimestre verrà pubblicata dall’Istat il 10 giugno. Il rapporto della situazione dell’economia italiana è stato il terzo dei rapporti economici, emessi in soli due giorni, i quali dimostravano che la situazione economica della zona europea fosse più ottimistica di quanto fosse previsto dagli economisti. Così, ad esempio, nel I trimestre, l’economia della Germania ha mostrato una crescita dello 0,4%, e quella della Francia, dello 0,8%, cioè la crescita più rapida in due anni.
    Gli economisti sono sicuri che la ripresa dell’economia americana che si sviluppa a tassi più rapidi negli ultimi due decenni, diventerà uno stimolo valido per la ripresa dell’economia europea. “La ripresa dell’economia americana ed asiatica ha un effetto positivo sui mercati internazionali, ma in Europa e soprattutto in Italia, la situazione economica è più moderata”, ha detto qualche giorno fa Giuseppe Morchio, il direttore generale della Fiat SpA. Va rilevato peraltro che la sicurezza cosumistica nel Paese si trova al minimo decennale, mentre gli scioperi recenti dei lavoratori delle aziende grosse come la Fiat e l’Alitalia SpA, hanno avuto un effetto negativo sulla produzione e sugli investimenti, accentuando il brutto effetto del calo delle esportazioni sul settore produttivo.
    In marzo, il volume della produzione industriale nel Paese si è ridotto dello 0,4%, il che è la quarta riduzione di seguito, e quindi, nel I trimestre la produzione industriale è calata dello 0,5%, sottolinea uno dei rapporti statistici.
    Nel campo delle esportazioni si stanno delineando certi indizi del miglioramento, grazie alla crescita della domanda delle merci italiane negli USA e al rinforzamento del dollaro. Le vendite delle merci italiane negli USA, in cui va verso il 10% delle esportazioni italiane, sono aumentate a marzo del 3,5%, dopo il calo del 9,6% e del 27%, a febbraio e a gennaio rispettivamente. Le vendite delle merci nei Paesi nell’UE sono aumentate del 6,2% a febbraio (l’ultimo mese, per il quale sono apportati i dati), e a gennaio, la crescita di vendite è ammontata al 4,8%.
    La ripresa dell’economia italiana dipenderà abbastanza dalla crescita di spese di consumo, le quali, secondo le previsioni degli economisti, potrebbero essere incentivate dal programma del Governo Berlusconi, finalizzato alla riduzione del peso fiscale di 12,5 ,iliardi di euro, a partire dal 2005. Ma gli stessi economisti ribadiscono che la riduzione, più probabilmente, sarà limitata, perché l’Italia ha il maggiore debito nell’UE, mentre il suo disavanzo di budget potrebbe, in quest’anno, superare il limite stabilito del 3% del PIL.

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