Numero 7(87)
Russia-Italia: firmati “accordi di sfondamento” sui visti
La Russia ha firmato con l’Italia e la Francia accordi mirati ad allegerire la possibilita’ reciproca di viaggio dei loro cittadini. Questi accordi devono creare condizioni favorevoli per lo sviluppo e l’allegerimento degli scambi giovanili, dei contatti fra rappresentanti ufficiali, imprenditori, scienziati, uomini di cultura, professori ed atleti.
Gli accordi hanno norme diverse da quelle previste dalle leggi russe, che regolamentano le modalità di entrata, di uscita e di soggiorno dei cittadini stranieri nella Federazione Russa. Si prevede la possibilità di un soggiorno in Russia più lungo rispetto a quanto previsto dalle leggi, fino a 5 anni per coloro che hanno visti multipli. Oggetto degli accordi sono anche i diritti e le libertà umane fondamentali, come il diritto di libera uscita dalla Federazione Russa (art. 27 della Costituzione della Federazione Russa). Gli accordi pertanto, dopo la firma, devono essere sottomessi a ratifica. L’espletamento degli accordi non comporterà spese supplementari dal bilancio federale.
Un accordo analogo è già stato firmato tra la Russia e la Germania. Di recente il Ministro degli esteri Serghei Lavrov ha definito quei documenti “accordi di sfondamento”. Ha rilevato che la loro imminente firma avrebbe coadiuvato il successo delle trattative sulle problematiche dei visti in tutto lo spazio dell’Unione Europea. “Prossimamente sarà approvata la delibera dell’UE sull’ inizio dei colloqui con noi per tutto lo spazio dell’Unione Europea”, ha detto il capo del Ministero degli esteri. Ha ribadito che dopo che il relativo mandato sarà stato rilasciato alla Commisione Europea, le trattative con la Russia sull’allegerimento del regime dei visti cominciate in tempi più brevi. Lavrov d’altronde ha precisato che il raggiungimento di un accordo tra l’UE e la Russia sul regime senza visti “non è qualcosa che succederà domani”. “Questo è un obiettivo strategico, posto dai dirigenti dell’Unione Europea e della Russia”, ha detto il ministro. “Dobbiamo consolidare ed attrezzare la nostra frontiera per renderla idonea alle norme internazionali e per far sì che l’Unione Europea sia sicura della sicurezza dei nostri confini”, ha aggiunto Lavrov. “Non chiuderemo le frontiere, ma l’apertura non sottintende la loro accessibilità per il traffico della droga ed altre attività del genere”.
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