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Numero 10(90)
Gli investimenti italiani nell’economia russa
totalizzano circa $1,4 miliardi


    Gli investimenti italiani nell’economia russa totalizzano circa 1,4 miliardi di dollari USA, ossia il 5% di investimenti esteri accumulati. Questa notizia è stata data qualche giorno fa da Aleksandr Borissov, il capo del reparto europeo del dipartimento dei rapporti economici con l’estero del Ministero per lo sviluppo economico della Federazione Russa.
    “L’Italia è 11-ma tra i Paesi investitori stranieri, e la somma di investimenti diretti accumulati ammonta a circa 300 milioni di dollari”, ha osservato Borissov. I settori più “richiesti” sono il commercio e la ristorazione pubblica. Circa il 65% delle società miste russo-italiane prestano servizi di mediazione commerciale, di consulenza, alberghieri e di trasporto. “Circa il 30% delle società si occupano della lavorazione di legno, della produzione dei mobili e della maglieria, sono impegnate nel settore agroalimentare, nell’industria chimica e petrolchimica”, ha rilevato Borissov.
    I progetti congiunti sono: il “Blue Stream” (la costruzione di un gasdotto che va in Turchia), la produzione dei frigoriferi “Stinol” nella regione di Lipetsk, ed altri, ha comunicato il rappresentante del Ministero per lo sviluppo economico. L’Italia è seconda, poi, tra i Paesi occidentali, partners della Russia, e terza nel mondo, dopo la Germania e la Bielorussia. Il giro d’affari tra i due Paesi nel 2003 è aumentato del 13% e ha raggiunto 11 miliardi di dollari. Nel primo semestre del 2004, ha totalizzato circa 6 miliardi di dollari, ma negli ultimo tempi il volume del giro d’affari si è stabilizzato, ha ribadito Borissov.
    L’export russo è fatto prevalentemente di materie prime: il 77% delle esportazioni sono gas, petrolio, metalli ferrosi e non ferrosi, legname. Il macchinario totalizza meno di 1%, ha riferito Aleksandr Borissov.
    La Russia è interessata a promuovere la cooperazione con l’Italia nell’industria chimica e petrolchimica, compresa la costruzione dei terminali nei porti russi, che servano alle esportazioni dei prodotti di questi settori. Secondo il rappresentante del Ministero per sviluppo economico, sarebbero promettenti le prospettive di cooperazione nel campo di innovazioni.

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