Numero 4(95)
Ritirate le accuse a carico della coppia italiana che ha adottato un bambino russo
L'incidente con la coppia italiana sospetta di maltrattamenti nei confronti del figlio adottivo russo si e risolto, ha dichiarato il Ministro delle Pari Opportunita Stefania Prestigiacomo.
Il Ministro ha comunicato che i diplomatici italiani sono riusciti a convincere le autorita giudiziarie russe dell'inconsistenza delle accuse di percosse a danno di Kirill Pushkin di 6 anni rivolte contro Giovanna Pintus e Giovanni Fiorito. Il 1 luglio il bambino e stato restituito ai genitori adottivi. Prestigiacomo ha aggiunto che la procura di Mosca ha dato il permesso agli italiani di partire insieme al bambino.
L'incidente e avvenuto ai primi di giugno a bordo dell'aereo Barnaul-Mosca, durante il viaggio di ritorno della coppia italiana dall'orfanotrofio in Altaj, dal quale stavano portando via il bambino adottato. Secondo la hostess la madre adottiva avrebbe punito il bambino perche faceva chiasso. All'arrivo il bambino e stato isolato dai genitori adottivi e messo in un ricovero per gli orfani. I coniugi sono stati portati in polizia, sono stati minacciati di arresto, privati dei documenti di adozione e dei passaporti e a lungo interrogati. Alla fine, in particolare grazie all'intervento dell'Ambasciata italiana, e stato loro permesso di rimanere in albergo con l'impegno di lasciare il Paese.
A carico degli italiani e stata intentata una causa penale con l'accusa di mancato adempimento agli obblighi educativi del figlio. In difesa della coppia Pintus-Fiorito si sono schierate l'Ambasciata italiana e l'associazione Chiara, che li aveva assistiti durante l'adozione.
Sul corpo del bambino, malato di tubercolosi e affetto da malattia del sistema nervoso sono stati rilevati dei lividi.
Secondo la versione dei genitori adottivi, l'incidente sarebbe stato dovuto all'eccessiva vivacita del bambino, a causa della quale, secondo loro, sarebbe stato sculacciato.
L'associazione Chiara ha espresso profondo rammarico a causa di quanto accaduto ai coniugi italiani che, secondo un rappresentante dell'associazione "erano bene preparati e desideravano molto adottare un bambino".
Kirill a 7 anni ha riavuto la sua famiglia. Giovanna Pintus e suo marito Giovanni Fiorito sono partiti per Roma. Dopo un mese di accuse e sofferenze, le dure prove della coppia di avvocati, fermata il 3 giungo a un aeroporto di Mosca sono finite. La storia ha provocato una crisi diplomatica tra Italia e Mosca, scrive la Repubblica.
"E la fine di un incubo", dice il padre, "e di tutta una serie di inverosimili misure contrarie alla legge. Gli agenti e i giudici hanno capito subito di aver commesso un grossolano errore, ma per certe persone e molto difficile riconoscere il proprio torto".
Da parecchi mesi, in coincidenza di una seria crisi demografica, in Russia si vanno sviluppando correnti nazionalistiche contrarie alle adozioni e ai matrimoni con gli stranieri. Il caso del bambino russo adottato da un'americana e ucciso ha provocato un'ondata di xenofobia.
La Procura generale, il pugno vendicatore del Cremino, ha aperto decine di indagini a carico di orfanotrofi e agenzie straniere che si occupano di adozioni. I gruppi estremisti del Parlamento hanno addirittura chiesto di proibire le adozioni e il soggiorno di orfani all'estero. Si conoscono 13 casi di omicidio di bambini da parte di genitori adottivi, pero non si sa quante migliaia di vite di bambini malati e abbandonati siano state salvate dai genitori adottivi stranieri. Stampa e televisione, controllate dal governo, hanno lanciato una tumultuosa campagna. Pero mettono a tacere i dati ottenuti dalle organizzazioni russe per i diritti dell'uomo: in Russia ci sono 3 milioni di minorenni abbandonati dai genitori, un milione di bambini in orfanotrofio, 174 mila cercano una famiglia.
Tuttavia il tribunale di Mosca ha chiuso l'istruttoria sollevando dalle accuse i coniugi Fiorito. Kirill e stato restituito ai nuovi genitori.
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