Numero 8(99)
L’Italia occupa i primi posti tra i partner commerciali della Russia
All’inizio di dicembre del 2005 il bollettino REO (“Società economica russa”) ha pubblicato un interessante rapporto secondo il quale l’Italia come in precedenza occuperebbe i primi posti fra i partner commerciali della Russia. Per esempio, solo basandosi sui risultati del primo semestre del 2005 il volume del giro d’affari commerciali tra Russia e Italia avrebbe raggiunto i 10,6 miliardi di dollari, cifra che supera il valore del periodo corrispondente del 2004 di 3,8 miliardi, o del 55,9%.
Sempre facendo riferimeto al primo semestre del 2005 e confrontandolo con lo stesso periodo del 2004, vediamo che il volume dell’export russo in Italia è aumentato di 3,2 miliardi di dollari, ossia del 58,2%, e ha raggiunto gli 8,7 miliardi, mentre l’import russo dall’Italia è aumentato di 0,6 milardi, ossia del 46,2%, per arrivare a 1,9 miliardi. Si può concludere che il volume dell’export russo in Italia supera di gran lunga gli indici degli anni precedenti e sembra indicare secondo i risultati del 2005 un intensificazione del commercio estero tra i due Paesi.
Una così positiva dinamica del volume degli scambi commerciali tra Russia e Italia nel corso degli ultimi anni è sicuramente legata all’allargamento dell’export russo a spese della crescita della fornitura di combustibili fossili e dell’aumento dei prezzi di questi ultimi sui mercati mondiali. È anche evidente che nel 2004 i combustibili hanno costituito i tre quarti della fornitura di merci dalla Russia all’Italia, specie di gas naturale; l’Italia infatti è il secondo importatore (dopo la Germania) di gas naturale russo tra i Paesi europei occidentali.
L’import russo dall’Italia è costituito in maggioranza da beni di consumo (circa il 47% del valore delle importazioni del 2004). Si tratta soprattutto di abbigliamento, mobili, oggetti in pelle, elettrodomestici. Tuttavia occupano una parte importante anche i macchinari (circa il 35%), i generatori elettrici, i trasformatori, e diversi tipi di apparecchiature di misurazione, illuminazione, diagnostica e mediche.
In un prossimo futuro possiamo aspettarci un pareggio tra i ritmi di export e import russo, e che fattore fondamentale in questo processo diventi un significativo rafforzamento del rublo rispetto all’euro in valore corrente. Oltre a ciò già dal 2006 non è escluso neanche un superamento dei ritmi di crescita dell’export da parte di quelli dell’import russo.
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