German Gref: Russia sempre attraente per gli investitori stranieri
Il ministro per lo Sviluppo economico e il Commercio della Federazione Russa, G.O.Gref è intervenuto al vertice del Comitato permanente del Consiglio per gli investimenti stranieri (KSII) gestito dal governo della FR (con la presidenza di K.G.Androsov, vice ministro per lo Sviluppo economico e il Commercio della Federazione Russa e di K. Johnansson, partner dirigente di Ernst & Young presso i Paesi del CSI).
Durante il vertice sono stati presentati i risultati del sondaggio “La Russia come oggetto di investimenti” condotto presso gli investitori stranieri durante il mese di aprile di quest’anno nell’ambito dell’attività di miglioramento dell’immagine della Russia all’estero riguardo gli investimenti. Le interviste sono state condotte su un campione di 155 compagnie-investitrici internazionali e di potenziali investitori, e riguardavano il clima d’investimenti e l’attrattività della Russia per gli investitori.
Il sondaggio viene condotto in Russia già da due anni di seguito dall’agenzia PBN Company su commissione del gruppo KSII e del Ministero per lo Sviluppo economico. Sono stati intervistati i rappresentanti dell’alta dirigenza delle compagnie, responsabili della realizzazione delle strategie d’investimento.
Secondo il parere generale dei partecipanti all’inchiesta, il 2005 è stato un anno postitivo per quanto riguarda gli investimenti stranieri in Russia, la quale al presente risulta più attraente agli occhi degli investitori stranieri.
Secondo i risultati della ricerca, la maggiornaza degli investitori stranieri programma un attivo ampliamento del’attività delle proprie aziende sul mercato russo nei prossimi tre anni. Il 94% delle compagnie intervistate si appresta ad incrementare le proprie transazioni economiche, e il 91% ha intenzione di aumentare il volume dei propri investimenti in Russia nel periodo indicato. Nel 2005 solo rispettivamente il 78% e il 81%. Cambiamenti qualitativi quindi incoraggianti.
C’è un miglioramento del clima d’investimenti nelle regioni russe. Più del 51% dei partecipanti al sondaggio hanno osservato un andamento positivo del clima di investimenti nelle regioni, solo il 14% è di opinione contraria.
Le prerogative essenziali della Russia relative all’attrazione degli investimenti stranieri rimangono come prima la crescita dei redditi della popolazione, le enormi dimensioni del mercato, l’abbondanza di risorse naturali e di personale dall’alto potenziale professionale, come anche la stabilità politica e macroeconomica. Tuttavia, come ha messo in luce il sondaggio del 2006, sono rimasti immodificati quelli che vengono indicate come i tradizionali difetti della Russia quale oggetto di investimenti stranieri. Ovvero le lungaggini burocratiche, le carenze sia nelle procedure di concessione delle licenze e di conduzione amministrativa che nella pratica di applicazione delle leggi, la corruzione, l’interpretazione selettiva delle normative, l’insufficiente difesa della proprietà intellettuale. Tutti questi problemi non sono ancora stati risolti, e il governo deve concentrare su di essi i propri sforzi, considerato che proprio le carenze elencate si ripercuotono sull’impressione che la Russia produce a livello mondiale riguardo al proprio clima d’investimenti e alla propria competitività.
Il sondaggio ha mostrato che gli investitori stranieri hanno cominciato ad avere un atteggiamento più positivo riguardo alla Russia. In merito concorda il 47% dei membri dei consigli d’amministrazione delle compagnie del campione (in confronto al 39% del 2005), il 61% dei top manager (48% nel 2005) e il 42% degli azionisti (27% nel 2005).
Secondo l’opinione della maggior parte di loro, in Russia si registra una positiva tendenza di crescita del volume degli investimenti diretti stranieri. La maggioranza delle compagnie presenti sul mercato russo guardano con ottimismo al futuro, e le compagnie che al momento non risultano ancora investitori in Russia pianificano di diventarlo a breve. Ciò dimostra che il processo di riforma da dei risultati positivi, e la Russia, dal punto di vista dell’economia politica si sviluppa nella giusta direzione.
Gli investitori che lavorano in Russia ritengono che il loro business si sviluppi con successo. Il volume delle vendite e dei profitti della maggior parte delle aziende partecipanti al sondaggio nell’ultimo anno è sensibilmente cresciuto. La metà delle aziende che investono in Russia hanno dichiarato che la crescita del volume delle vendite ha superato il 30%. Un quarto delle compagnie intervistate è riuscito ad aumentare i profitti di più del 30%.
Cambiamenti in positivo anche nella valutazione dei rischi in Russia rispetto agli altri Paesi. Gli investitori sono come prima convinti dell’alto rendimento degli investimenti in Russia, e il numero degli intervistati che continuano a ritenere alti i rischi d’investimento si è ridotto. Quest’anno il 35% degli intervistati indicano che i rischi in Russia sono più alti che negli altri Paesi ad economia in via di sviluppo, mente l’anno scorso erano di questa opinione il 54% degli investitori stranieri. Un andamento positivo si registra anche mettendo a confronto la Russia con la Cina, l’India e il Brasile.
La ricerca allo stesso tempo ha dimostrato che rimane attuale il problema della corruzione e delle lungaggini burocratiche. Ad esempio, due terzi degli investitori presenti sul mercato russo hanno dichiarato che la corruzione ha avuto influssi sul loro business. Nella maggioranza dei casi, a quanto riferiscono gli investitori, la corruzione è emersa da parte degli organi fiscali.
Secondo i dati del Ministero per lo Sviluppo economico e il Commercio della FR, esattamente come nel 2005 gli investitori stranieri hanno esortato il governo russo ad attivarsi per promuovere la Russia come oggetto d’investimento. A questo proposito alla seduta sono state affrontate le questioni inerenti la preparazione dell’imminente decimo forum economico internazionale pietroburghese del 13-15 luglio 2006 e la realizzazione di una speciale tavola rotonda dal titolo “È ora di investire in Russia!”, per la quale è prevista la partecipazione della dirigenza delle più grandi compagnie mondiali.
Come da ordine del giorno sono stati discussi anche i risultati del lavoro degli altri 6 gruppi di lavoro del KSII. Sono state sollevate dagli investitori stranieri ulteriori questioni; l’utilizzo della firma elettronica digitale e l’implementazione della gestione elettronica dei documenti nella Federazione Russa, le nuove delibere riguardanti le leggi federali sulla pubblicità, le limitazioni imposte agli investimenti stranieri nelle organizzazioni strategiche russe, il perfezionamento e la semplificazione delle procedure di approvazione dei progetti d’investimento nell’industria, le compensazioni dell’IVA per l’acquisto di merci e servizi, la gestione amministrativa fiscale, la realizzazione della riforma pensionistica, lo sviluppo del mercato dei derivativi, problemi relativi alla regolamentazione doganale e molto altro. Gli esperti presenzianti alla seduta, come anche peraltro lo stesso Gref non escludono affatto la possibilità che alla fine del 2006 anche gli investitori stranieri possano considerare la Russia come un potenziale partner affidabile.