Numero 5(104)
Aumentano in Russia l’ intolleranza etnica e il razzismo
Negli USA si sta preparando una nuova legge sull’immigrazione
L’economia della più grande città degli USA e di tutto il Paese in genere crollerà, se inizierà la deportazione di massa degli immigrati clandestini. L’ha fatto notare Michael Bloomberg, il sindaco di New York, nel suo discorso fatto a Filadelfia durante le udienze del comitato legale del Senato del Congresso statunitense, tenute fuori sede e convocate appositamente per discutere la nuova legge sull’immigrazione.
A detta di Bloomberg, a New York abitano circa 3 milioni di immigrati, 500 mila dei quali sono entrati negli USA illegalmente. “Sebbene abbiano violato la legge avendo attraversato clandestinamente le nostre frontiere o non avendo rinnovato i visti alla scadenza, dell’economia di New York sarebbe caduta in ginocchio se non l’avessero fatto”, ha detto il sindaco di New York. “Se li avessimo deportati, l’economia della città sarebbe crollata. Ciò vale anche per tutto il Paese in genere”. La verità è, ha proseguito, che l’America ha bisogno dell’afflusso di un numero enorme di immigrati, perché “il livello di natalità da noi non è abbastanza alto per mantenere i tassi di sviluppo dell’economia che ci occorrono”.
Oggi nel Congresso si conducono dei dibattiti accaniti relativi a due versioni del nuovo disegno di legge sull’immigrazione, approvate dal Senato e dalla Camera dei rappresentanti. Secondo il Presidente George Bush, sarebbe indispensabile che le autorità federali preparino un “programma per gli ospiti”, relativo agli operai stranieri che dopo un certo periodo di permanenza in America dovrebbero tornare a casa. Il programma prevede anche la possibilità di ottenimento della cittadinanza per coloro che si trovino negli USA da molto tempo. La versione del disegno di legge presentata dal Senato è più vicina all’idea di Bush, e il Presidente sembra propenso a sostenere proprio questa soluzione.
Il progetto della Camera dei rappresentanti presume che tutti gli immigrati clandestini, circa 11-12 milioni di persone, prima di potere ottenere la possibilità di tornare di nuovo in USA per un lavoro provvisorio ne debbano uscire. Questo progetto punta anche sul rafforzamento delle frontiere per troncare il flusso degli immigrati clandestini. Uno dei grandi problemi per l’amministrazione di Bush sta nel fatto che entrambe le versioni concorrenti del progetto legge sono preparate dai legislatori del partito repubblicano, che non riescono a mettersi d’accordo tra di loro. Ciò dà l’occasione ai democratici di mettere in discussione la validità politica dei loro avversari riguardo alla questione dell’immigrazione.
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