Numero 7(52)
Parità di diritti?
Seconda intervista. I diritti civili
L’impero russo, da tempo ormai trapassato , ha lasciato in eredità, oltre ad altre “delizie” del totalitarismo, un atteggiamento sospettoso e diffidente verso gli stranieri, radicato nella mente dell’”homo sovieticus” già dall’epoca di Stalin, quando qualsiasi forestiero venive automaticamente annoverato fra le spie. Negli ultimi tempi, la partecipazione degli imprenditori stranieri alla vita economica della Russia è aumentata notevolmente. I dirigenti del Paese invocano gli investimenti ed invitano gli stranieri nella “Russia rinnovata”, ormai felice di accogliere cari ospiti venuti dall’estero. Ma come, in realta’, accoglie la Russia i suoi ospiti? Quali diritti dà alle persone che hanno creduto alle promesse e che sono arrivate in Russia per “fare affari”? E come gli stessi stranieri interagiscono con lo Stato, con il quale anche i suoi cittadini non sempre riescono a mettersi d’accordo?
Cerchiamo di dare alcune risposte in una serie di interviste del Direttore responsabile di “Espresso” Lev Reznikov con Serghei Koltyghin, consulente legale appartenente al “Gruppo avvocati indipendenti” .
L.R.: Vogliamo esaminare i contenuti reali dello status degli stranieri sul territorio della Federazione Russa? Quali diritti e limitazioni fanno parte di questo status?
S.K.: Gli stranieri hanno sul territorio della Russia gli stessi diritti e obblighi dei cittadini della FR, basati sulla parità, sull’autonomia della volontà e sull’indipendenza dei soggetti che partecipano alla circolazione civile. Si tratta, ad esempio, del diritto di possedere i beni mobili ed immobili, del diritto di stipulare contratti con aziende e con cittadini, sia russi, sia stranieri. Fra gli altri diritti c’è quello di realizzare sul territorio della FR gli affari conclusi all’estero e nella FR; quello di far parte di associazioni di persone, istituite sul territorio della FR e di uscirne liberamente; quello di effettuare i pagamenti e il regolamento dei conti con i partner russi e stranieri; quello di presentare domande e di ottenere documenti di sicurezza per scoperte ed invenzioni, sigle commerciali, per altri tipi della proprietà intellettuale, ecc.
Certamente, nella vita reale lo status degli stranieri dipende da diversi fattori, ad esempio, dalla durata della permanenza sul territorio della FR, relativamente alla regolamentazione della circolazione valutaria e alla tassazione. In questo caso, gli stranieri vengono divisi in “residenti” e “non residenti”. Sono assai importanti gli obiettivi della permanenza di una persona in Russia, il genere d’attività, ecc.
Uno straniero ha il diritto di presentare istanze con la domanda di riconoscere invalidi gli atti degli organi statali di vari livelli, che devono essere accettate ed esaminate dalle corti, secondo la procedura comune. Inoltre, egli è autorizzato ad avanzare pretese relative al risarcimento dei danni, causati dall’azione (o dall’inazione) degli organi statali, dei pubblici ufficiali, o dalla pubblicazione di un atto illegittimo. Purtroppo, sono pochi gli stranieri che sanno di avere questo diritto, e quasi nessuno lo realizza.
Uno straniero può anche adire vie legali a carico dell’azienda in cui lavora, se ritiene, ad esempio, che gli organi dirigenti di quest’azienda (l’assemblea di azionisti in una società per azioni, l’assemblea di soci in una società a responsabilità limitata, il direttore generale e simili abbiano preso una decisione o hanno emesso un protocollo o un ordine che viola i suoi diritti ed interessi.
In questo modo, nel settore economico uno straniero ha praticamente lo stesso volume di diritti di un cittadino russo, e ha, senz’altro, il diritto di svolgere qualsiasi attività economica o altra, non vietata dalla legge.
L.R.: Si sa che in Russia da sempre si dichiaravano i diritti più ampi dei cittadini, mentre in pratica esisteva una deformazione quasi totale di essi. E qual’è la situazione dei diritti degli stranieri, dei quali ha parlato adesso?
S.K.: E’ una domanda importante, di grande significato pratico, anzitutto in vista di alcune esclusioni, ammesse dalla legge. Nel campo della legislazione familiare c’è la seguente limitazione: l’adozione da parte di cittadini stranieri, da persone senza cittadinanza è ammessa solo nei casi in cui non è possibile far adottare i bambini dalle famiglie dei cittadini della FR (punto 4, parte 1, articolo 124 del Codice familiare). Le limitazioni esistono anche nella sfera del diritto d’autore e dei brevetti.
Nonostante la dichiarata libertà di spostamento, esistono alcuni territori ufficialmente inaccessibili per gli stranieri. Si tratta dei così detti “territori visitati in base alla regolamentazione”. E’ possibile entrarvi solo previo accordo con relativi organi del potere e previa autorizzazione da parte del servizio di sicurezza. Tali territori ci sono anche nella Regione di Mosca.
L.R.: A proposito della libertà di spostamento: quasi tutti gli italiani girano per Mosca sulle auto, intestate ai loro partner, amici e familiari russi. Sono dell’opinione che sia impossibile per essi effettuare la legalizzazione delle loro auto. E’ così?
S.K.: Il fatto è che la registrazione degli auto- e motoveicoli è una procedura assai formalizzata e scrupolosamente regolamentata dalla Disposizione del Ministero degli interni della FR del 26 novembre 1996, N 624 “Sulle modalità della registrazione degli autoveicoli”. Questo documento determina il modo in cui viene effettuata la registrazione di autoveicoli, appartenenti agli impiegati di rappresentanze diplomatiche, di uffici consolari, ecc.
Tutti gli altri stranieri, per far registrare gli autoveicoli, devono presentare il passaporto nazionale e il permesso di soggiorno, registrato presso gli organi degli interni. La maggior parte d’italiani, di cui ha parlato, sicuramente, non ha il permesso di soggiorno, visto che è praticamente impossibile ottenerlo e quindi è impossibile far registrare la propria macchina.
Inoltre, muovendosi per la Russia con un’auto, un italiano deve avere: a) i documenti attestanti la sua identità, come una carta diplomatica/consolare o d’ufficio, oppure la carta d’identità, rilasciati dal Ministero degli esteri della Federazione Russa (ciò riguarda gli impiegati, il personale tecnico-amministrativo e di servizio delle ambasciate e dei consolati stranieri, nonché gli impiegati delle organizzazioni internazionali, accreditati presso il Ministero degli esteri della FR), il passaporto del Paese di provenienza, registrato presso organi degli interni, alberghi od organizzazioni riceventi; b) i documenti che autorizzano la guida dell’automobile: una patente internazionale o russa, oppure un certificato, rilasciato da reparti della polizia stradale (GIBDD presso il Ministero degli interni, presso l’Amministrazione centrale degli interni, presso la Direzione locale degli interni); c) i documenti di registrazione per un autoveicolo, e qualora esso sia importato sul territorio della Federazione Russa, anche l’autorizzazione degli organi doganali; d) i documenti che autorizzano la permanenza sul territorio della Federazione Russa e lo spostamento per le regioni da visita regolamentata. Se un italiano rimane sul territorio della FR entro 6 mesi, deve avere una patente russa o italiana, ma accompagnata da una traduzione russa, autenticata secondo le modalità stabilite. Chi rimane per più di sei mesi, deve avere una patente russa; il visto d’ingresso; l’autorizzazione degli organi degli interni con un’annotazione sul visto, il permesso di soggiorno o un inserto al documento attestante l’identità (per i cittadini stranieri che risiedono permanentemente o provvisoriamente nella Federazione Russa); l’autorizzazione per il trasporto di un carico (per gli autisti stranieri dei camion).
Un’auto privata o d’ufficio, qualora un italiano sia arrivato con essa per un periodo non più lungo di sei mesi, deve essere registrata presso gli organi doganali della Federazione Russa, e se si tratta di un’automobile, importata per più di sei mesi, dev’essere registrata nei reparti della GIBDD (polizia stradale), sostituendo la targa nazionale.
Gli agenti della GIBDD non concordano sulla legittimità di patenti internazionali, nonché di patenti nazionali italiani, ma se un italiano vuole usarli, deve sapere che gli servirà la traduzione della patente italiana, autenticata da un notaio.
L.R. Quali diritti hanno gli agenti della polizia stradale di Mosca nei confronti di uno straniero al volante?
S.K. Gli agenti della GIBDD devono trattare i cittadini stranieri allo stesso modo in cui trattano i cittadini russi. Quindi, uno straniero che viola il Codice stradale, può essere ritenuto responsabile per la violazione, in conformità alla legge.
Solo le persone che godono di immunità e di privilegi diplomatici, non possono essere costrette a deporre da testimoni, a subire responsabilità amministrativa, ad essere arrestati e perquisiti. Se il Codice stradale è violato da tale persona, dopo il controllo di documenti attestanti l’identità, si compila un verbale, e i documenti vengono restituiti al loro proprietario.
Qualora la persone che gode dell’immunità, non possa essere presente alla compilazione del verbale, il verbale è compilato nella sua assenza, dopo avergli spiegato il carattere dell’infrazione commessa.
Il verbale ed altri materiali sulla violazione della Codice stradale da parte dei cittadini stranieri, che hanno l’immunità, sono inviati, entro cinque giorni, alla Direzione del protocollo statale presso il Ministero degli esteri della FR. Il cittadino straniero ne viene informato sul luogo in cui è accaduta la contravvenzione.
I casi relativi alle contravvenzioni commesse da cittadini stranieri che non hanno l’immunità, di solito sono esaminati nello stesso giorno, ma non oltre tre giorni dal momento della verifica della contravvenzione.
Qualora il diritto di guidare gli autoveicoli sia tolto a un cittadino straniero che è arrivato in Russia come turista con la sua auto, o che eseguisce il trasporto internazionale di merci (di passeggeri), le informazioni sulla contravvenzione commessa e sulle relative misure intraprese, vengono spedite raccomandate, entro un giorno, al Ministero degli esteri della FR.
Il verbale amministrativo ed altri documenti che confermano la violazione del Codice stradale, sono custoditi presso l’organo degli interni, responsabile del territorio in cui è stata inflitta una sanzione, e, scaduto il periodo della privazione, sono inviati al Ministero degli esteri della FR.
Se s’infligge una sanzione amministrativa nella forma di una multa, la patente è restituita allo straniero in persona, oppure è spedita al Ministero degli esteri della FR, dopo la presentazione della ricevuta di versamento della multa.
Qualora sia emessa una sentenza sulla privazione del diritto di guidare gli autoveicoli, relativa ad un autista straniero che realizza in Russia trasporti tecnologici, in conformità agli accordi intergovernativi (nei cantieri, negli ammassi del legname, ecc.), la patente è spedita nel reparto della GIBDD, situato nel luogo in cui l’autoveicolo è provvisoriamente registrato.
Scaduto il periodo della privazione del diritto di guidare gli autoveicoli, la patente non richiesta è spedita al Ministero degli esteri della FR.
L’esazione delle multe per le contravvenzioni commesse da cittadini stranieri che lavorano in Russia in conformità agli accordi internazionali (nei cantieri, alle fabbriche, e simili), o da cittadini stranieri che studiano alle scuole o università, è effettuata su basi legali generali, cioè esattamente come si fa con i russi.
L.R. Un autista italiano, che non è d’accordo con azioni concrete degli agenti della GIBDD, può impugnare le loro azioni e decisioni?
S.K. Certamente. I cittadini stranieri hanno gli stessi diritti dei cittadini russi per la tutela giudiziale da attentati contro il loro onore e la loro dignità, vita e salute, libertà e proprietà. Ciò costituisce la base del rapporto con i rappresentanti di organi di potere russi e qualsiasi altri.
Ai cittadini stranieri e alle persone senza cittadinanza sono garantiti diritti e libertà, previsti dalla legge. Fra essi ci sono, in particolare, il diritto di adire le vie legali per tutelare i diritti infranti, personali, patrimoniali, familiari ed altri. Se pertanto i cittadini italiani sono sicuri di aver ragione (e non solo nel rapporto con un agente della GIBDD), devono necessariamente usare questi diritti e queste libertà.
La prossima volta potremmo soffermarci proprio sui problemi della tutela dei cittadini italiani nelle corti russe, e ora solo due parole sul rapporto con i poliziotti locali. Gli agenti spesso non mettono molto zelo nella realizzazione dei loro impegni di lavoro, quando devono indagare sui reati già commessi. E’ necessario sapere: ogni straniero in Russia ha diritto di denunciare i delitti commessi e gli incidenti, a parità dei cittadini della FR, e le denunce possono essere stese non solo in russo, ma anche in lingua madre. Se ad uno straniero capita qualche guaio, scriva, pertanto, una denuncia e vada nel reparto della milizia più vicino a casa sua (qualora non vogliano accettare la denuncia, si riferisca all’Ordine del Ministero degli interni N 415 del 11.11.90).
L.R. Ebbene, credo che anche l’analisi di questo tema non sarà meno interessante e utile. E intanto, può riferire il recapito che può essere usato per avere una sua consulenza?
S.K. Per contattare il Gruppo indipendente di avvocati di Mosca, è possibile usare seguenti numeri telefonici (si risponde sia in russo, che in italiano): (095) 152-14-68, 782-40-24, 8-902-633-69-95;
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