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Numero 10(74)
Chissà se, potendo, Berlusconi cambierebbe alleati oppure rinuncerebbe proprio ad averne

    Una volta, parlando non tanto di loro, ma piuttosto di se stesso Berlusconi si definì “un generale che deve vincere battaglie e guerre con i soldati che ha”.
    I suoi si chiamano Forza Italia, ma anche AN, Lega Nord, UDC e, perché no, nuovo PSI e PRI. Gli ultimi due, vista l’esigua rappresentanza parlamentare degli uomini di Gianni De Michelis e di Giorgio La Malfa, più di tanto non si fanno sentire; non così per gli altri, perché se i forzisti stanno allineati e coperti sulle posizioni del capo con il Portavoce Sandro Bondi impegnato quotidianamente a smorzare i toni con e fra gli altri principali azionisti della maggioranza, AN, LN e UDC si punzecchiano e sfidano con un livello di litigiosità davvero pericoloso.
    Così mentre Silvio Berlusconi era al cremino in visita ufficiale i suoi si accapigliavano sulle rogatorie. Secondo gli osservatori il colloquio del Premier Italiano con Vladimir Putin è stato particolarmente importante visto che si è svolto immediatamente dopo quello avuto dallo stesso Berlusconi con George Bush. A confronto le diverse posizioni americana, russa ed europea (spaccata a sua volta) su grandi questioni di politica internazionale, economica ed energetica, a cominciare dalle centrali nucleari che potrebbero essere costruite in Iran con l’aiuto della tecnologia russa. Berlusconi, da parte sua, ha sempre in mente l’idea di una grande Europa allargata anche e proprio alla Russia in modo che la UE, di cui il Presidente del Consiglio Italiano ha la guida per i prossimi sei mesi, “sia capace di confrontarsi con autorevolezza politica e militare con quella che oggi è l’unica superpotenza mondiale: gli USA”. Grandi temi, dunque, cui fanno da contraltare, sul piano interno le beghe tra i partiti cui, suo malgrado, ha dato un suo contributo ancora una volta la Lega Nord con due dei suoi tre ministri (l’altro è Umberto Bossi!). Il primo ad alzare la voce, in una faida tutta interna, è stato Roberto Maroni, Ministro del Welfare, in difesa di un ‘suo’ Sottosegretario forzista. Maurizio Sacconi, ex socialista demichelisiano ed ora iscritto a Forza Italia, che nel Ministero si occupa dei temi del lavoro, è stato attaccato duramente dalla Padania, quotidiano leghista. Maroni praticamente ha detto che o il quotidiano ritrattava scusandosi, oppure lui si sollevava dall’incarico di Governo; Bossi ne ha preso atto e i Direttore del giornale al centro della querelle è finito in ferie in attesa del sostituto. Dopo questo Lega-Lega con Maroni è stata la volta dello scontro Lega-UDC per Castelli: questione rogatorie. Il Guardasigilli aveva di fatto bloccato le rogatorie americane su Mediaste definendo “la norma controversa”, e aveva chiesto al Parlamento lumi su come applicare la legge. Marco Follini, Segretario UDC, aveva detto che se “Castelli sblocca le rogatorie è il Ministro di tutti, se non lo fa non è il nostro Ministro” mentre Pierferdinado Casini (che ha ceduto la guida della stessa UDC per assurgere a Presidente della Camera) ha aggiunto che “il Parlamento non può fare consulenze sulle leggi che ha approvato” mentre il centrosinistra gongolava nel chiedere in aula la sfiducia per il Ministro di Grazia e Giustizia.
    Alta tensione dunque nella CdL la cui azione di Governo, oggettivamente, risente e non poco delle questioni fra gli alleati, senza contare che c’è chi pensa ad una qualche modifica, o reintegro, della compagine. C’è il Dicastero lasciato libero da Pisanu per trasferirsi agli Interni, e ci sono altri posti, anche se non di primissima linea, come quello di Sottosegretario ai Beni Culturali cui Vittorio Sgarbi dovette rinunciare al termine di una polemica (una delle tante) con il ‘suo’ Ministro Giuliano Urbani. Il primo nome, in rampa di lancio, è quello di Claudio Scajola, proprio quello sostituito da Pisanu al Vicinale dopo la…polemica ‘Biagi’, che potrebbe sostituire Pisanu come Ministro per l’Attuazione del Programma visto che la casella, a tutt’oggi, è vacante.
    Prima, dopo o durante il semestre europeo? Quando accadrà e cosa accadrà? Chi ha tempo non aspetti tempo.

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