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Numero 16(80)
La Russia è in grado di estinguere anticipatamente il debito verso il FMI

    La Russia è in grado di estinguere anticipatamente, verso il 2006, il suo debito nei confronti del Fondo monetario internazionale, cambiando radicalmente la struttura del suo debito estero, il che dovrebbe migliorare notevolmente la gestione del debito ed aumentare la sua attrattivita’ sul mercato. A detta di Aleksej Uliukaev, primo vice ministro delle finanze di Russia, il nostro Paese non avrebbe intenzione di farsi prestare soldi dal FMI, e sarebbe capace di saldare completamente con il Fondo non verso il 2008, come era previsto, ma con due anni di anticipo. Ciò a sua volta permetterà alla Russia di ridurre il costo del servizio del debito e di cambiare lo status: da quello di debitore a quello di creditore.
    Nell’insieme dei debiti esteri della Russia peraltro, quello verso il FMI costituisce solo il 10%, solo 6,5 miliardi di dollari. La preoccupazione maggiore delle autorità finanziarie russe è suscitata dai debiti verso Paesi creditori (circa il 40% dell’ammontare del debito). Solo un terzo del debito estero russo e’ oggetto di libera compravendita sul mercato, in forma di obbligazioni. In altre parole, la Russia può gestire solo un dollaro su tre del suo debito.
    Secondo quanto ha sostenuto Uliukaev, questa quota parte dovrebbe crescere notevolmente nei prossimi anni. La Russia, a suo dire, modificherebbe radicalmente la struttura del suo debito. Si prevede in particolare di ristrutturare il debito verso il club di Parigi, usando lo stesso schema applicato qualche anno fa nella ristrutturazione del debito verso il Club bancario di Londra. Allora è stato cancellato un terzo del debito, mentre il resto è stato trasferito in eurobonds.
    Ora che la Russia ha un rating creditizio “da investimenti”, è difficile che sia possibile uno sconto considerevole, ma la domanda di obbligazioni sicure renderà meno notevole il peso dei debiti. Un decimo del debito non sarà pagato con i soldi, ma con le merci, in transazioni di baratto, ha detto Uliukaev.
    Inoltre, a sua detta, la Russia si prepara a saldare il debito verso i Paesi che non fanno parte del Club di Parigi: il Kuwait, la Turchia e la Malta. Questa dichiarazione ha già provocato un aumento dei prezzi delle obbligazioni russe nel mercato.
    Ma nella questione dei debiti russi c’è un altro problema: come devono essere calcolati. Il Governo e la Banca Centrale usano metodi diversi, cosicché, ad esempio, secondo l’ipotesi del Ministero degli esteri, il debito verso il Club di Parigi ammonta a 39,9 miliardi di USD, e secondo l’ipotesi della Banca Centrale, a 44,7 miliardi di USD. Andrej Illarionov, il consigliere economico del Presidente, ha invitato ad uniformare il metodo del calcolo. Insieme ai provvedimenti proposti dal sig. Uliukaev, ciò potrebbe aumentare notevolmente l’attrazione del debito russo sui mercati internazionali e quindi rendere più facile la vita al bilancio.
    Le riserve record della Banca Centrale Russa, accumulate grazie ai prezzi alti del petrolio e del gas, che sono rimasti tali per un periodo lungo, hanno consentito a Mosca di ridurre notevolmente il suo debito. Anzi, si è riusciti a pagare una parte del debito in anticipo, risparmiando gli interessi.
    Ciò, insieme alla crescita dell’economia russa, ha permesso di ridurre il debito da $158 miliardi nel 2000, che equivaleva al 90% del PIL, fino a $119 miliardi che sono previsti per l’anno corrente (una cifra che ammonterà al 27,5% del PIL).

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