Numero 16(80)
La Commissione federale per il mercato dei titoli: ci sarà responsabilità penale per reati finanziari
La Commissione federale per il mercato dei titoli ha intenzione di irrigidire le norme che regolano la presentazione di informazioni da parte delle emittenti del grado di quotazione A1, ha comunicato di recente Igor Kostikov, il presidente della Commissione, senza peraltro precisare cosa implicheranno tali irrigidimenti. A sua detta, la Commissione sta sviluppando i nuovi standards del listing, in conformità ai quali la responsabilità per l’attendibilità e la completezza delle informazioni sull’attività di dette emittenti sarà addossata alle borse. I rappresentanti delle piazze di compravendita commentano con cautela le iniziative dell’ organo regolatore, ma in generale le approvano.
Al seminario, tenuto dalla Commissione federale per il mercato dei titoli, e dedicato all’entrata in vigore delle nuove norme di presentazione delle informazioni da parte degli emittenti e ai nuovi standards di emissione dei titoli, Igor Kostikov ha detto che poco prima la Commissione aveva cominciato a sviluppare degli standards di listing per gli emittenti di grado superiore. “Contiamo che essi (gli standards, ndr) possano entrare in vigore all’inizio dell’anno prossimo, forse dal 1 febbraio”, ha rilevato il presidente della Commissione, presisando che non era ancora chiaro quanto tempo sarebbe servito per registrare il documento presso il Ministero della giustizia.
I criteri secondo i quali devono muoversi le emittenti del listing A1, usati ad esempio dalla Borsa valutaria interbancaria di Mosca, sono questi: una persona o alcune persone affiliate non possono avere più del 75% di azioni di un’emittente, il costo di attivi netti di un’emittente non deve essere inferiore a 500 milioni di rubli, la capitalizzazione di mercato di tutte le azioni non può essere inferiore a 300 milioni di rubli, e quella delle obbligazioni non può essere inferiore a a 30 milioni. L’emittente inoltre, deve essere presente nel mercato almeno da tre anni e avere, come minimo, mille azionisti.
La Commissione si è messa a sviluppare i nuovi standards di emissione, basandosi sugli emendamenti alla Legge “Sul mercato dei titoli”, entrati in vigore il 5 gennaio di quest’anno. In sostanza, la Commissione ha riunito per comodità sei standards di prima in uno solo. Questa innovazione, come tutte le ultime mosse del dicastero di Igor Kostikov, vuole provvedere alla salvaguardia dei diritti degli investitori ed aumentare la trasparenza del mercato russo dei titoli.
Il sig. Kostikov ha anche detto che proprio gli organizzatori del commercio devono controllare l’attendibilità e la completezza delle informazioni presentate dalle emittenti. Ha ribadito peraltro che le emittenti i cui titoli fanno parte del listing del grado superiore, già adesso presentano informazioni in conformità agli standards internazionali di rendicontazione finanziaria.
Il presidente della Commissione federale per il mercato dei titoli ha ricordato infine che la legge prevede la responsabilità penale per i dirigenti delle emittenti che evitano di presentare informazioni o presentano informazioni inattendibili. Gli emendamenti al Codice penale, che stabiliscono sanzioni penali per tali reati, sono entrati in vigore già l’anno scorso. Oltre alle multe, essi prevedono una reclusione di tre anni. Prossimamente si potrà finire dentro anche per l’utilizzo di informazioni “insider”, se la Duma avrà approvato la legge sull’ “insider trading”, da tempo promossa dal presidente della Commissione federale per il mercato dei titoli. “Nel prossimo futuro continueremo a collaborare con gli organi tutori della legge, i quali, dietro la relazione della nostra Commissione, intenteranno cause penali per la violazione delle norme di presentazione di informazioni”, ha rilevato Igor Kostikov.
I portavoce della Borsa valutaria interbancaria di Mosca non hanno sentito parlare delle nuove iniziative dell’ organo di regolazione del mercato sulla responsabilità delle borse. “Gli standards (per le emittenti del listing A1, ndr) non sono ancora sviluppati. E poi, discutere le azioni della Commissione è fatica sprecata”, dice Ghennadi Margolit, direttore del dipartimento delle operazioni con i titoli della Borsa. “Ma approviamo le iniziative dell’ organo regolatore, mirate all’aumento della trasparenza del mercato nazionale dei titoli”.
Secondo alcune emittenti, sarà assai probabile finire dentro per azioni illecite. Il rappresentante di una grossa società per azioni ammette: “Sono ancora tanti coloro che non sono mai rimasti scottati, solo perché non c’era mai stato un precedente. Ma i nuovi documenti della Commissione saranno efficienti. E nessuno, mi creda, vuole finire in carcere”.
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