Numero 1(81)
Pittori siciliani da Tsereteli
Una mostra dei pittori siciliani ha fatto un salto a Mosca, in transito da Minsk a Barcellona. La Galleria di belle arti di Zurab Tsereteli, entro il 25 gennaio, presenta l’esposizione “I pittori siciliani del Novecento”.
Da Barcellona, la mostra si sposterà a Londra, per finire la sua tournée in patria, a Palermo. 100 pitture, opere grafiche, composizioni scultoree: per la prima volta l’arte siciliana si presenta in modo così ampio nell’ambito di una tournée europea. Le opere di oltre cinquanta maestri devono mostrare la calda isola mediterranea come una fucina di artisti. La pittura di Francesco Loiacono e Salvatore Fiume, le sculture di Emilio Greco e di Francesco Messina sono note a molti ammiratori dell’arte in tutto il mondo.
E il nome di Renato Guttuso, l’esponente più famoso del neorealismo italiano, è altro che ignoto al pubblico russo. L’opera di questo maestro era riuscita a superare anche la “cortina di ferro”: la sua pittura che includeva in particolare una sfumatura sociale piaceva alle strutture artistiche sovietiche. Il passato antifascista, la lotta per la pace, l’orientamento democratico permettevano a Guttuso e alla sua arte di esistere per il pubblico sovietico. Anche il realismo, il cui fautore l’artista è sempre stato, trovava nell’URSS una piena approvazione.
Ma questo è solo uno di tanti nomi presenti alla mostra. Di alcuni artisti in Russia si sa poco o niente, come, ad esempio, dei membri del gruppo dei Quattro, fondato, in particolare, da Guttuso. Gli altri tre sono il pittore Lia Pasqualino Noto, gli scultori Nino Franchina e Giovanni Barbera. Molti altri maestri saranno conosciuti dal pubblico russo per la prima volta. Secondo gli organizzatori della manifestazione, sarebbero degni della presentazione internazionale le tele postimpressionistiche di Aleardo Terzi e di Pietro di Francesco; le opere di ispirazione futuristica di Giovanni Varvaro, di Vittorio Corona e di Pippo Rizzo, le cui tele sono realizzate nello spirito del dinamismo ottico. Le opere di Renato Tosini sono segnate dalle ricerche espressionistiche; l’impressionismo ha ispirato Michele Catti, Mario Rutelli; all’arte astratta hanno dato omaggio Carla Accardi, Pietro Consagra; sanno di concettualismo i quadri di Alfonso Leto, di Mimmo Germana; Benne Modica è esponente dell’iperrealismo metafisico...
Si vede che i concetti e gli stili sono più svariati, ma forse è giusto che sia così ad una mostra rappresentativa come questa. La Galleria di Tsereteli, che ospita la manifestazione, potrebbe peraltro competere con l’eposizione siciliana per l’eclettismo. La bottega di Tsereteli poco tempo fa pretendeva di essere addirittura un museo dell’Accademia di belle arti, ma oggi si accontenta di essere agli ordini del pittore e scultore più importante di Mosca. I contatti personali e artistici vastissimi di Zurab Konstantinovich, gli permettono peraltro di presentare presso le sale della Galleria i progetti espositivi così lontani geograficamente.
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