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Numero 4(84)
La situazione del settore bancario

    Il volume complessivo dei depositi, secondo i dati della Banca Centrale della Federazione Russa, è ammontato al 1 gennaio a 222,9 trilioni di rubli (65,3 miliardi di dollari USA), il che e’ superiore del 34,7% sul controvalore in rubli e del 52,5% su quello in dollari, rispetto al valore equivalente del 2002. Il volume dei depositi delle persone fisiche è ammontato a 1,54 trilioni di rubli (52,3 miliardi di rubli), aumentando del 47,2% sul controvalore in rubli e del 58,9% su quello in dollari. I tassi di crescita dei depositi delle persone fisiche superano i tassi di crescita dei depositi complessivi. Di conseguenza, la quotaparte delle persone fisiche sull’insieme dei depositi nel sistema bancario della Russia aumenta di anno in anno. Così, mentre al 1 gennaio 2002 la quotaparte dei depositi delle persone fisiche era del 76,8% (al 1 gennaio 2001, il 71%), alla fine del 2003 si registra un aumento fino all’80%.
    L’attenzione va poi rivolta anche all’aumento del finanziamento dell’economia russa da parte del settore bancario. Il volume dei crediti concessi, alla fine del 2003, è aumentato rispetto all’anno precedente del 43,4% in rubli (del 54,8% in dollari) ed è ammontato a 2,91 trilioni di rubli (98,8 miliardi di dollari). Un incremento particolarmento attivo si verifica nei finanziamenti al dettaglio. Così il volume dei crediti concessi alle persone fisiche, è aumentato nel 2003 di 2,1 volte in rubli (e di 2,3 volte in dollari). Di conseguenza, la loro quotaparte nel volume complesivo del finanziamento dell’economia è aumentata del 10,3% (al 1 gennaio 2003 del 7%).
    Sullo sfondo dell’aumento dell’attività d’affari nel settore bancario, si verifica un miglioramento degli indici finanziari degli istituti di credito, in alcuni comparti. Il volume complessivo del profitto realizzato dagli istituti di credito operanti in Russia, secondo i dati della Banca Centrale di Russia, è ammontato nel 2003 a 129 miliardi di rubli (4,38 miliardi di USD), una cifra che supera del 38,8% in rubli e del 49,8% in dollari quella del 2002. Tenendo conto dei risultati dell’attività degli istituti di credito, ottenuti negli anni precedenti, il volume complessivo degli utili al 1 gennaio 2004, è ammontato a 115,3 miliardi di rubli (3,9 miliardi di USD). Va ricordato che al 1 gennaio 2003 quest’indice costituiva 27,8 miliardi di rubli (875 milioni di USD).
    Nel corso del 2003, a differenza degli anni precedenti, si sono verificati stabili tassi di crescita del volume del profitto, ottenuto da istituti di credito russi.
    In questo modo è possibile dedurre da quanto detto sopra che nel settore bancario russo si stanno verificando alcuni cambiamenti positivi. In particolare vanno apprezzati i trend relativi allo sviluppo del business bancario al dettaglio delineatisi in Russia negli ultimi tempi. Si fanno notare processi di intensificazione della concorrenza in questo campo, i quali creano uno stimolo in più per lo sviluppo efficiente del business al dettaglio da parte delle banche russe. Il business al dettaglio è uno degli orientamenti più attraenti del settore bancario russo, sullo sfondo della crescita del benessere della popolazione e della riduzione della redditività in alcuni altri comparti dell’impresa bancaria. Il trend attuale di sviluppo del retail bancario non dovrebbe cambiare nel prossimo futuro.
    E’ evidente che il potenziale del business bancario all’ingrosso in Russia è enorme. Si stanno verificando cambiamenti positivi anche nell’attrazione dei crediti da parte di aziende russe, sia all’interno del Paese, sia all’estero. Ma i finanziamenti maggiori toccano un gruppo assai piccolo di mutuatari. L’aumento dei finanziamenti, ampliando la cerchia dei mutuatari, oggi sarebbe invece pericoloso per il settore bancario russo, perché c’è il pericolo di un cambiamento negativo dei portafogli creditizi delle banche a fronte dell’aumento notevole dei rischi.
    Va d’altronde rilevato che il sistema bancario russo continua ad essere abbastanza sottosviluppato: gli istituti di credito non sono capaci di concedere alle aziende russe un volume necessario di risorse finanziarie, i tassi d’interesse sono alti, si sente la mancanza di meccanismi efficienti di finanziamento. La maggior parte di questi problemi ha un carattere istituzionale (inflazione, mancanza del meccanismo di rifinanziamento, scarsa sicurezza dei creditori e dei mutuatari, ecc.).
    Uno dei problemi principali del sistema bancario è la sua scarsa efficienza. Ciò si manifesta soprattutto nella mancanza di qualsiasi meccanismo di intermediazione, cioè il sistema bancario in sostanza, non esegue le funzioni di ridistribuzione delle risorse finanziarie, il legame con il settore produttivo dell’economia rimane debole. Inoltre, non si fa notare lo sviluppo di alcune infrastrutture bancarie, sia nella Russia in genere, sia in diverse regioni. E ciò a sua volta significa che nonostante valori positivi degli indici macroeconomici del settore bancario non ha luogo uno sviluppo autentico del sistema bancario.
    In Russia c’è una mancanza evidente di istituti bancari affidabili. Il Governo pertanto dovrebbe applicare degli sforzi notevoli per risolvere proprio questo problema. In particolare, è necessario creare un meccanismo di incentivazione per l’istituzione dele nuove banche private russe, capaci di competere con quelle non residenti, invece di introdurre limitazioni amministrative. E’ ovvio peraltro che senza una fitta presenza di banche estere non sarà possibile lo sviluppo veloce di infrastrutture bancarie. E c’è quindi da notare che è assolutamente incomprensibile la logica delle autorità finanziarie russe in questo aspetto.
    Non si capisce poi quando la Banca Centrale s’impegnerà finalmente nella sua funzione più importante (secondo la legge), cioè quando si occuperà della politica monetaria e creditizia, della regolamentazione dei rapporti creditizi nell’economia, invece di dedicarsi esclusivamente al cambio valutario e alle riserve auree valutarie. E’ necessario inoltre un meccanismo efficiente di rifinanziamento a breve termine delle banche, mentre il tasso di sconto della Banca Centrale deve diventare un punto di riferimento per tutte le operazioni sui prestiti e i depositi, e uno strumento della politica monetaria.
    Se il Governo e la Banca Centrale sviluppano e realizzano un insieme di misure efficienti, mirate alla creazione di condizioni favorevoli all’evoluzione degli istituti di finanziamento in Russia, ciò sicuramente avrà un notevole effetto positivo sullo sviluppo degli istituti finanziari, come di aziende del settore non finanziario, e quindi sulla crescita del Paese in genere. Purtroppo, per ora non si vede alcuna traccia di una riforma autentica del settore bancario della Russia e dell’aumento radicale della sua importanza nell’economia del Paese, in seguito ai risultati del 2003.

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