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Numero 4(84)
Dimesso il Presidente Lituano

    Il Presidente della Lituania Rolandas Paksas deve dimettersi. Secondo quanto comunica la Reuters, la relativa delibera è stata emanata dalla Dieta lituana alla sua riunione del 6 aprile. Il Presidente e’ stato incolpato di corruzione e di violazione della Costituzione. Durante quella seduta Paksas ha invitato i parlamentari a pensare se “alcuni errori”, commessi da lui in un anno di lavoro meritassero un impeachment. Paksas ha anche respinto tutte le accuse della commissione per l’ impeachment, sebbene fossero comprovate da sentenze della Corte costituzionale e della Commissione parlamentare provvisoria. “Non ho arrecato danni allo Stato con nessuna mia azione”, ha detto il Presidente.
    Intanto, in conformità alla sentenza della Corte costituzionale, Paksas ha veramente violato la Legge suprema del Paese, avendo concesso la cittadinanza della Repubblica Lituana all’imprenditore Yurij Borissov, il quale gli aveva dato un sostegno economico durante le elezioni. La Corte ha indicato che Paksas aveva fatto capire intenzionalmente a Borisov che gli organi di polizia stavano svolgendo un’indagine a carico dell’uomo d’affari, ed aveva anche ordinato al suo consigliere Visvaldas Rachkauskas di usare la propria autorità d’ufficio per costringere dirigenti ed azionisti della ZAO a consegnare le azioni a persone vicine a Paksas. La Corte ha sottolineanto che in tal modo Rolandas Paksas aveva violato anche il giuramento di Presidente. Secondo quanto comunica la stessa agenzia, parlando ai deputati della Dieta il 6 aprile Paksas avrebbe sostenuto che i suoi predecessori, gli ex Presidenti della Lituania, avrebbero concesso la cittadinanza lituana a stranieri centinaia di volte. Inoltre ha accusato i servizi segreti di aver partecipato ai procedimenti politici, di aver usato due pesi e due misure, di aver violato le leggi, di aver svelato i segreti di Stato, perduto documenti riservati. Rilevando che l’ impeachment è un “fenomeno senza precedenti nella storia europea”, Paksas ha detto di accettare decorosamente qualsiasi sentenza del Parlamento. Ma non è riuscito a convincere i deputati di meritare affidamento come Presidente. A maggioranza di voti è stato riconosciuto colpevole di aver violato la Costituzione.
    Rolandas Paksas è diventato Presidente della Lituania in seguito alle elezioni svoltesi nella Repubblica il 5 gennaio 2003. Tutti i grandi patiti politici si erano schierati contro un solo uomo, e questa è stata la sensazione maggiore di quelle elezioni. A dispetto di tale opposizione massiccia, o forse grazie ad essa, proprio quell’uomo era diventato Presidente, sorpassando il suo concorrente, l’ex capo dello Stato Valdas Adamkus. Gli avversari definivano il nuovo Presidente “populista” e lo chiamavano lo “Zhrinovskij lituano”. Fin dall’inizio era stato chiaro che al nuovo posto Rolandas Paksas avrebbe dovuto affrontare un lavoro difficile, dovendo lottare continuamente contro il Parlamento, le fazioni più importanti del quale erano nemici intransigenti del Presidente, e contro i funzionari. Anche perché molti di loro temevano di essere silurati dal nuovo Presidente.

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