Numero 3(102)
“L’italiano che vive oltre confine, oggi, ha interlocutori reali”
Intervista con Antonella Rebuzzi
– Come il Suo nuovo incarico di senattrice, rispecchiera’ sulla Sua attivita’ in Russia?
– Sono nata a Bergamo, papa’del nord e mamma siciliana, italiana al 100%, ma, in Russia, a Mosca, mi sento a casa. Sono arrivata, qui, alla guida di un furgone e da qui riparto per entrare a Palazzo Madama.
E’ stato un percorso fatto di volonta’, di determinazione, di sacrifici, di tanto lavoro e di passione e allo stesso modo affrontero’ il nuovo incarico di senatrice.
– Quali cambiamenti nei rapporti italo-russi si aspetta da parte del governo Prodi?
– Mi auguro che il nuovo Governo non modifichi la politica seguita da quello precedente.
Il governo Berlusconi ha reso l’Italia il secondo partner commerciale della Russia e, anche per questo, qui, gli italiani sono apprezzati e considerati.
– Secondo Lei, l’amicizia tra Putin e Berlusconi ha influenzato i rapporti tra l’Italia e la Russia?
– Il rapporto tra Putin e Berlusconi e’ personale, fatto di stima e amicizia e sicuramente e’ stato determinante per raggiungere risultati, possibili, solamente, in una situazione di reciproca fiducia.
Mi auguro si possa evitare un raffreddamento dei rapporti e il ritorno al “diplomaticamente corretto”, come sta accadendo con lUnione Europea. All’Italia e agli italiani che vivono e lavorano in Russia non sarebbe per niente positivo.
– Cosa ne pensa della nuova legge, che per la prima volta ha consentito gli italiani di votare all’estero?
– Il risultato straordinario di questa legge e’ la conquista del voto per gli italiani residenti all’estero. Il vero miracolo e’ il pieno riconoscimento dei diritti e, ovviamente, anche, dei doveri a tutti quei cittadini, in Italia o all’estero, in possesso di un passaporto e quindi di una cittadinanza italiana.
Che cittadino e’ quello che non puo’ esprimersi attraverso il voto? Gli emigranti hanno contribuito in maniera determinante a costruire l’Italia mandando i propri risparmi, mantenendo le famiglie in patria e, come succede a Mosca, in Russia, generando richiesta di merce Italiana nei paesi in cui risiedono.
Loro, di fatto, rappresentano l’Italia in giro per il mondo e per questo devono poter esprimere la loro scelta, devono poter votare. Ora gli emigranti sono veramente cittadini italiani e lo devono a Mirko Tremaglia e al Governo Berlusconi. E’ scritto nella storia, al di la’ dell’appartenenza politica!
– Come e in che modo il risultato delle elezioni influenzera’ alla vita degli italiani, residenti all’estero, particolamente in Russia?
– L’italiano che vive oltre confine, oggi, ha interlocutori reali, nomi, cognomi, indirizzi e uffici a cui rivolgersi. Ha voce attraverso i senatori e gli onorevoli eletti nei collegi esteri e che saranno il traite d’union con la sua realta’, fino ad ora, troppo a lungo, dimenticata.
Io continuero’ con strumenti piu’ importanti ed efficaci, non solo a Mosca ma in tutta Europa, a fare cio’ che ho sempre fatto e cioe’ ad essere punto di riferimento per quanti giungono in un paese nuovo e diverso e, magari, non “sanno da che parte iniziare”. Prima ero Antonella l’Italiana, ora, Antonella la Senatrice.
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