Numero 3(102)
Angela Merkel “riclassifica” l’Italia
Anche l’Italia motore d’Europa
Con Gerhard Schroeder si parlava dei “due motori” d’Europa, la Francia e la Germania. Con Angela Merkel potrebbe comparire il terzo, l’Italia. La prima visita in Italia di Angela Merkel come cancelliere della Germania si è svolta in un’atmosfera amichevole e benevola. Essendo ospite del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Angela Merkel ha detto che, in confronto a Gerhard Schroeder, il suo predecessore, lei è assai più interessata ad approfondire il rapporto fra il suo Paese e l’Italia. La signora Merkel è nota per la propria determinazione nel perseguimento dei propri obiettivi. A detta del cancelliere tedesco, le parti sarebbero disponibili a cooperare strettamente ed efficacemente soprattutto nella lotta al terrorismo e nell’elaborazione di una politica europea unitaria contro l’immigrazione clandestina. Insomma, il successo delle trattative è evidente.
Lo stesso ex-capo del governo italiano, come si sa, approva il cambio di governo a Berlino. A quanti sfugga il suo simbolismo gestuale, Berlusconi ha spiegato con una franchezza insolita per tali incontri, di aver seguito con attenzione il processo di formazione del nuovo governo in Germania, e di essersi sempre augurato la vittoria della Merkel.
Problemi personali e politici. Il nuovo governo in Germania può veramente avere conseguenze notevoli sulle relazioni fra la Germania e l’Italia. Silvio Berlusconi e Gerhard Schroeder cercavano di essere amici, ma non sempre ci riuscivano. Proprio questo motivo personale aveva oscurato, nel corso di tutti quegli anni il rapporto tutto sommato assai buono fra Berlino e Roma. Le relazioni sono state danneggiate anche da sostanziali divergenze politiche, come, ad esempio, quelle relative alla valutazione della guerra in Iraq. Come aveva detto un giorno Berlusconi, “ora si può sperare che tutti i problemi siano appianati”, informava il notiziario dell’ufficio moscovita della radio “Deutsche welle”.
Oggi invece di ampie divergenze non ce ne sono. Angela Merkel si è astenuta dal rilasciare dichiarazioni concrete su una questione talmente complicata come quella dell’Iraq. Ma anche lei ha rilevato che in futuro, nelle relazioni tra il dicastero del cancelliere federale a Berlino e il Palazzo Chigi ci sarà maggiore armonia. “Agli incontri dei rappresentanti del Partito popolare europeo abbiamo avuto l’occasione per conoscerci. Abbiamo opinioni comuni, simili idee riguardo a un modello sociale in cui la giustizia sociale e la competenza economica abbiano un ruolo altrettanto importante”, ha ribadito la Merkel durante un incontro con i giornalisti.
Il nuovo cancelliere tedesco vede nell’Italia non solo un partner nella lotta al terrorismo e all’immigrazione clandestina, ma anche nelle questioni della politica europea. L’Italia, come anche la Germania, si trova tra i Paesi i cui contributi al bilancio europeo superano le sovvenzioni ottenute da Bruxelles, i così detti “netto contribuenti”. “Sappiamo che all’Europa toccherà affrontare obiettivi complicati, e che i Paesi europei, tra i quali la Germania e l’Italia, che da sempre hanno fatto da “motori”, devono avere un’economia solida. Dobbiamo essere forti nelle ricerche e negli studi tecnologici, affinché l’Europa possa sostenere la concorrenza dei Paesi dell’Asia e di altri Paesi del mondo”, ha sottolineato la Merkel in un’intervista.
Durante la sua ultima visita a Roma la Merkel irradiava calma e sicurezza. Le hanno fatto piacere, pare, i complimenti ricevuti per aver risolto con successo il dibattito relativo al futuro finanziamento nell’UE. Il suo intervento in qualità di intermediario al recente vertice dell’Unione Europea a Bruxelles è stato lodato da Silvio Berlusconi, il quale vede in lei un leader forte, e apprezza molto la sua capacità di raggiungere lo scopo prefissatosi, nonché una sua qualità specifica: quella di essere in grado di prendere rapidamente decisioni concrete.
Un augurio comune per il futuro. In genere, il premier italiano si augura che il rapporto tra l’Italia e la Germania sia duraturo. Sarebbe bello, ha osservato Berlusconi, che Angela Merkel, come il suo predecessore Gerhard Schroeder, passasse regolarmente le sue vacanze in Italia. Il premier italiano ha preferito tacere in merito alle prospettive di sviluppo della cooperazione con la Germania. Beh, probabilmente, tutto a sua tempo...
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