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Numero 7(52)
Gli italiani sulla Neva

    Il 5 aprile, a San Pietroburgo è stato firmato un accordo di cooperazione tra l’Amministrazione della città e l’ICE.
    Nell’ambito dell’accordo le parti scambieranno i documenti di carattere legislativo e finanziario, compresi quelli concernenti lo sviluppo dell’economia e del marketing. Il comitato apposito informerà la parte italiana sulla possibilità di investimenti diretti o sull’istituzione delle società miste sul territorio della città; le parti organizzeranno seminari e incontri di imprenditori russi ed italiani, interessati alla collaborazione, nonché le visite d’affari, relative all’economia, al commercio e alla ricerca scientifica. Gli accordi sono firmati per due anni. Alla scadenza di questo periodo, le parti faranno il bilancio dell’attività congiunta, e gli accordi potranno essere prolungati.
    Nel suo discorso alla cerimonia della firma dell’Accordo, il presidente dell’ICE Beniamino Quintieri ha affermato che la presenza italiana a Pietroburgo dev’essere potenziata. A sua detta, il business italiano finora prestava maggiore attenzione a Mosca, ma ultimamente è cresciuta di tanto anche l’interesse per San Pietroburgo. Ciò sarebbe dovuto, anzitutto, all’imminente celebrazione del 300-mo anniversario di Pietroburgo, alla costruzione della quale gli italiani avevano dato un gran contributo. Secondo quanto ha sostenuto il sig. Quintieri, sarebbero già state determinate le linee di sviluppo particolarmente intenso della cooperazione russo-italiana a San Pietroburgo. Si tratta dell’edilizia, dei lavori di restauro, dell’agricoltura e dell’industria alimentare, meccanica e della costruzione di strumenti, nonché della moda e della produzione dei mobili. Sono quei settori in cui gli imprenditori italiani hanno ottenuto grossi successi; ora sarebbero disposti a far partecipare alle loro esperienze i colleghi di Pietroburgo. Alla cerimonia della firma ha preso parte anche il sig. Marco Ricci, il nuovo console generale dell’Italia a San Pietroburgo. E’ stata la sua prima esperienza “mondana” dopo la designazione. Il sig. Ricci ha dato un giudizio molto positivo sulle prospettive della cooperazione italiano-russa, precisando che d’ora in poi “i rapporti saranno più dinamici”.

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