Espresso
Q U I N D I C I N A L E   D I   I N F O R M A Z I O N E
Russian
Home Giornale Archivio Redazione Pubblicità Riferimenti
 
Numero 8(53)
Ignatiev costituisce la squadra

    In aprile, il nuovo direttore della Banca Centrale (BC) ha fatto una serie di nomine.
    Dopo una lunga riflessione, Oleg Viughin, capo economista della società Troika-Dialog ha accettato la carica del primo vice. E’ tornato alla BC anche Andrei Kozlov. Il mercato ha reagito in modo molto positivo alla presenza di due esperti di tale livello nella direzione della BC. Sia Viughin, sia Kozlov sono ritenuti esperti di prima qualità che conoscono la situazione nell’economia non per sentito dire. La loro designazione inoltre significa, che la squadra di Viktor Gherascenko sta perdendo terreno. In particolare, Oleg Viughin sarà responsabile delle questioni di politica monetaria e creditizia, precedentemente curate dal primo vice Tatiana Paramonova. A Paramonova, dopo le nuove nomine, spetterà curare solo le questioni della contabilità propriamente detta e del sistema dei pagamenti.
    Con le nuove nomine, la politica futura della BC comincia a delinearsi in modo un po’ più chiaro. Sembra che nell’ambito della politica valutaria i nuovi dirigenti non siano inclini a promuovere mutamenti repentini. In ogni caso, a detta di Oleg Viughin, alla fine dell’anno, il cambio del rublo costituirà 33 rubli per un dollaro o un po’ meno. E’ proprio quel “tetto” che rappresentava un punto di riferimento per il mercato nei tempi di Viktor Gherascenko. Inoltre, appare molto moderato il livello dell’inflazione, previsto dalla BC: è il 15% annuo nel 2002. In questo modo, di fatto si conferma le parole di Ignatiev, secondo le quali, la BC non avrebbe intenzione di iniziare cambiamenti radicali.
    Le movazioni principali dovrebbero toccare solo la regolamentazione della liquidità bancaria. La direzione precedente della BC prestava pochissima attenzione a questo problema, cercando soprattutto di accumulare le riserve. Intanto, il mercato interbancario rimaneva molto segmentato, e nel momento della riduzione della liquidità bancaria, i tassi aumentavano di 10-15 volte. Proprio per questo, Oleg Viughin parla molto della necessità di creare un sistema del rifinanziamento delle banche. Oggi, infatti, la BC ha la possibilità di estrarre la liquidità eccedente dal settore bancario, ma non può accrescere la liquidità. Il tasso di rifinanziamento non è uno strumento operante: benché, come prima mossa, Serghei Ignatiev avesse ridotto il suo valore dal 25% al 23%, esso non è paragonabile al mercato, in cui i tassi per i titoli annui oscillano alla quota di 15-16% di interesse annuo. Del resto, nonostante il desiderio della BC di regolamentare il mercato in modo più attivo, non mancano i dubbi circa la capacità dei suoi dirigenti di influire il tasso d’inflazione. Sebbene Oleg Viughin abbia dichiarato di mirare a gestire la massa monetaria per influire la crescita di prezzi, alla fase attuale dello sviluppo economico sarà difficile realizzare tale dichiarazione. Secondo le ultime stime di esperti del governo, dal 50% all’80% dell’inflazione è formato in seguito all’aumento di tariffe che comportano la crescita di spese e si mettono a carico dei consumatori finali. Un fattore importante dell’inflazione è sempre quello dei prezzi dei servizi, compresi quelli comunali. Così, con l’inflazione dell’1,1% a marzo, i prezzi dei servizi sono aumentati del 3,7%, e dei prodotti alimentari e non alimentari, dello 0,5% e 0,7% rispettivamente.

in alto <<  ARTICOLO PRECEDENTE      ARTICOLO SEGUENTE  >> in alto
ALTRI ARTICOLI DELLA RUBRICA "FINANZA"
Putin critica il governo ¦  La BC aumenta la liquidità ¦  Economia mondiale: trend principali ¦  Mercato Finanziario ¦  Sberbank: cambiano i vertici?
Rambler's Top100    Rambler's Top100