Espresso
Q U I N D I C I N A L E   D I   I N F O R M A Z I O N E
Russian
Home Giornale Archivio Redazione Pubblicità Riferimenti
 
Numero 9(54)
Banca Centrale più aperta, ma più dipendente

    Dopo il ritiro di Viktor Gerascenko, sui mercati finanziari regnava una certa euforia, dovuta alla designazione di un’équipe più liberale.
    Alcuni cambiamenti si sono delineati davvero. In primo luogo, all’epoca di Gerascenko la Banca Centrale (BC) era una struttura estremamente chiusa: non era possibile concordare un incontro con i vicedirettori, ma anche i dirigenti dei dipartimenti incontravano investitori malvolentieri. Ora invece nella BC regna l’atteggiamento di un’apertura informativa. Anche i comunicati per la stampa sono diventati più frequenti e ricchi di contenuti. Commentando gli aumenti delle riserve auree valutarie, avvenuto i primi giorni di maggio, Serghei Ignatiev ha rilevato che la BC ha intenzione di fare interventi sul mercato valutario nel secondo semestre di quest’anno per neutralizzare l’effetto inflazionistico dell’emissione monetaria. Sarebbe stato impossibile ottenere simile commento da Viktor Gherascenko, e molti esperti ci hanno fatto caso.
    In secondo luogo, la direzione della BC non si limita a semplici dichiarazioni. In seguito alle affermazioni di Oleg Viughin, è diventata più flessibile la politica di gestione dei tassi dei depositi. Mentre prima i tassi dei depositi cambiavano una volta in alcuni mesi, ora la BC li riduce accuratamente alla vigilia dei pagamenti fiscali che avvengono nei giorni 15-25 di ciascun mese. In terzo luogo, anche Andrei Kozlov, responsabile della riforma, non perde tempo in chiacchiere. A metà maggio egli ha preparato i commenti al progetto legge sull’assicurazione dei depositi dei privati, presentato dagli esperti del Ministero per lo sviluppo economico. Le proposte del vicedirettore della BC sono, senz’altro, importanti per rendere il progetto legge utile per le banche private russe. Se il Ministero di Gref proponeva di introdurre la garanzia del 100% sui depositi di duemila rubli, con la copertura soltanto parziale di tutte le somme superiori a questa, Andrei Kozlov propone di aumentare il valore della garanzia del 100% fino a 20 mila rubli. E’ evidente che, siccome i detentori dei grossi depositi sono prevalentemente clienti delle banche private che hanno i tassi d’interesse più alti, tale versione del progetto legge sia vantaggiosa per la parte non pubblica del settore bancario. Se il governo coprirà invece con le garanzie solo cifre irrilevanti, la Sberbank avrà tutte le probabilità per mantenere il suo monopolio sul mercato dei depositi al livello equivalente al 65%-70%.
    Importantissima è stata la dichiarazione di Oleg Viughin, secondo la quale la direzione della BC prepara la liberalizzazione dei conti di tipo “C”. Va ricordato che tali conti venivano aperti prima del 1998 da investitori stranieri che volevano investire nel mercato delle obbligazioni pubbliche in rubli GKO-OFZ. Dopo la crisi quei conti sono stati congelati, mentre coloro che volevano trasferire i propri mezzi all’estero dovevano, avendo venduto i titoli, tenere nel corso di un anno i ricavati capitali in rubli sugli speciali conti di transito, oppure partecipare all’asta valutaria cui volume, del resto, era assai limitato. Secondo alcune stime, oggi sui conti del tipo “C” ci sono ancora circa 500 milioni di dollari di soldi “vivi”, che stanno per lasciare il Paese, nonché circa 2 miliardi di dollari, investiti nei titoli partecipanti alle aste.
    Nel contempo, come avevano previsto, dopo il ritiro di Gherascenko la BC è diventata molto più dipendente dal governo. Qualche tempo fa, ad esempio, la direzione della BC ha accettato di consegnare al governo il 99,9% di azioni della Vneshtorgbank (VTB), in cambio di un pacchetto di obbligazioni statali. Quest’operazione era avversata per molto tempo da Viktor Gherascenko e anche se avesse avuto luogo ai suoi tempi, lui avrebbe sicuramente cercato di ricevere almeno una parte del costo in forma monetaria. Inoltre, negli ultimi mesi della sua carriera Viktor Gherascenko promuoveva attivamente la vendita del 20% del capitale della VTB ad un azionista straniero (secondo alcune voci, all’EBRD). Ora invece al governo è presentato il progetto di un decreto, in conformità al quale la VTB sarà unita alla Vneshekonombank (VEB), dopo che questa si sarà divisa in una pubblica agenzia per la gestione del debito e una banca commerciale. E’ evidente che dal punto di vista del governo, se la privatizzazione della VTB fosse avvenuta prima della ristrutturazione della VEB, ciò avrebbe indebolito notevolmente le posizioni e l’attrattiva della VEB. Accade però che, dopo la fusione delle due banche, tutta questa struttura finanziaria passerà sotto il controllo di Andrei Kostin, direttore attuale della VEB, il che potrebbe ridurre l’efficienza della banca riunita.
    Una certa preoccupazione può essere suscitata anche dal fatto che la direzione della BC non vuole svolgere una politica valutaria più attiva. La direzione della BC vede nell’aumento delle riserve auree valutarie un fenomeno provvisorio ed insiste sulla necessità di venderle in futuro, per sterilizzare (ridurre) la liquidità in rubli. Nel contempo, non va dimenticato che proprio l’aumento della liquidità in rubli negli anni 2000-2001 ha contribuito, in parte, alla crescita economica, visto che ha comportato la riduzione dei tassi del finanziamento. Se la BC comincerà a svolgere la politica della riduzione monetaria, in questo momento ciò, oltre a comportare l’aumento dei tassi, renderà più grave la situazione delle banche russe: col tempo, infatti, il numero sempre maggiore di banche russe potrà accedere ai capitali occidentali poco costosi provenienti dalle banche straniere, il che costringerà le banche russe a finanziare i progetti a rischio maggiore.

in alto <<  ARTICOLO PRECEDENTE      ARTICOLO SEGUENTE  >> in alto
ALTRI ARTICOLI DELLA RUBRICA "FINANZA"
Valutata la corruzione: 37 miliardi di dollari all’anno ¦  Aumentare i finanziamenti per stimolare lo sviluppo ¦  Il governo per la diversificazione della crescita
Rambler's Top100    Rambler's Top100