Numero 14(59)
Putin: rivista delle truppe
Pare che l’antica tradizione di cominciare la campagna politica in settembre sia ormai sorpassata.
Almeno il Presidente della FR Vladimir Putin l’ha già cominciata, e con molto successo.
Dopo la fine delle trattative con il leader della Corea del Nord Kim Cen Ir, Putin ha fatto un viaggio, durato 8 giorni, per i territori, molti dei quali non hanno visto il capo dello Stato da decenni. La prima regione ad essere visitata è stata quella di Primorskij. Putin ha visto le città più importanti della regione, e ha visitato una riserva-biosfera. Vi ha discusso i problemi dell’ecologia, della pesca dei frutti di mare e della lotta al bracconaggio. Alla fine, il Presidente ha promesso di prendere sotto il suo controllo personale l’elaborazione della legislazione ecologica. Con la barca del comandante della Flotta, il Presidente è arrivato sul lungomare Korabelnaia di Vladivostok, dove ha deposto una corona di fiori al monumento delle glorie militari.
Piu’ tardi, di fronte alla sede della Flotta del Pacifico, Vladimir Putin ha partecipato alla consegna solenne ai marinai di una parte delle reliquie e dell’icona dell’ammiraglio della flotta Fiodor Usciakov, canonizzato recentemente dalla Chiesa ortodossa russa. Lo scrigno con le sacre reliquie d’ora in poi si conserverà nella Cattedrale di S. Nicola di Vladivostok.
Di seguito, il Presidente si è recato ad una riunione con i comandanti della Flotta del Pacifico, applaudito, lungo il percorso, dalla gente riunitasi sul lungomare. Alla riunione con i comandanti ha discusso gli obiettivi della Flotta del Pacifico e le questioni della riforma militare in generale. Sono stati rilevati in modo particolare i problemi sociali dei marinai e dei loro familiari. Ai militari è stata promessa un’indicizzazione tempestiva degli stipendi e grandi esercitazioni nel 2003.
Visitando l’ammiraglia della Flotta del Pacifico, “Maresciallo Sciaposnikov”, Putin ha fatto una dichiarazione importante relativa ai tempi del servizio di leva. I marinai, riuniti per incontrarlo, da soli o, più verosimilmente, “preparati” dai capi, hanno chiesto il prolungamento del tempo di ferma, ma Putin ha risposto che lo Stato non ha intenzione di prolungare i tempi del servizio, né, probabilmente, di ridurli. Commentando il successo dell’arruolamento volontario, Putin ha tuttavia affermato che, per ora, questo non sopperisce a tutte le esigenze di completamento dei quadri e che continuera’ il sistema di ferma obbligatoria. Come al solito, riprendendo il vecchio uso sovietico, le reclute faranno il servizio di leva il più lontano possibile dal luogo di provenienza.
Lasciata Vladivostok, Putin è arrivato a Cita e ha trascorso di nuovo una giornata intera tra i militari. Il ministro della difesa Serghei Ivanov e Vladimir Boldyrev, comandante del Circondario militare della Siberia, hanno subito portato il Presidente al poligono “Pescianka”. Prima davanti a Putin sono passati i carri armati, sparando contro i bersagli mobili e statici, e dopo il presidente ha conferito con due reparti di forze speciali (spetsnaz): uno presentava le truppe degli interni e l’altro, lo spetsnaz del Circondario militare della Siberia. Il Presidente si è congratulato con soldati e ufficiali per la Festa dello spetsnaz e ha detto che, secondo i dati pervenuti dalla Cecenia, lo spetsnaz della Direzione generale delle informazioni “milita dieci volte meglio degli altri reparti e realizza perfettamente gli obiettivi posti”. Lo spetsnaz del Ministero degli interni, per la realizzazione degli obiettivi di guerra, a detta del Presidente, è “secondo in classifica”. I soldati non se la sono presa con lui, decidendo che in questo modo il capo dello Stato incentiva lo spirito di concorrenza tra i reparti.
La successiva fermata del Presidente è stata Kuzbass, dove ha dovuto affrontare una potente lobby del carbone che chiedeva la cancellazione dei debiti delle aziende non efficienti, insieme alla rinuncia agli acquisti di carbone a minor prezzo dal Kasakistan, la ristrutturazione delle centrali elettriche per l’uso del carbone, tariffe ferroviarie agevolate, ecc. A proporre di cancellare i debiti, alla riunione del Consiglio statale, è stato Aman Tuleev, governatore della regione di Kemerovo e capo del gruppo di lavoro per i problemi del settore di carbone. Per tutta risposta ha avuto però una predica assai dura. “Tuleev ha detto: possiamo rimanere fregati”, il Presidente ha citato le parole del governatore. “Ma lo stesso Tuleev ammette che sia possibile fregare lo Stato”. Il Presidente ha rilevato che non è possibile sacrificare l’economia agli interessi di aziende private carbonifere, e quanto ai debiti, non devono essere cancellati, ma ristrutturati. Come consolazione per i carbonai, è stato approvato un programma di sviluppo del settore.
L’ultima città ad essere stata visitata dal Presidente durante il suo viaggio, è stata la capitale del Tatarstan, Kazan. Vladimir Putin ha partecipato alla celebrazione del Giorno della repubblica Tatarstan a Kazan.
A seguito di queste intense attività l’ indice di gradimentodi Putin, già alto, è salito di un altro 3%. Oltre all’aumento del rating , il viaggio ha consentito al Presidente di apportare qualche correzione alle decisioni da prendere. In particolare ha ribadito di aver compreso quali modifiche debbano essere apportate alla riforma agricola e militare e quali obbiettivi si devono raggiungere nella nuova collocazione delle forze armate nelle diverse zone del Paese.
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