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Numero 4(68)
FOTOREPORTAGE
Il 15 marzo Vittorio Emanuele, 67 anni, discendente della famiglia reale italiana, accompagnato dalla moglie Marina Doria e dal figlio Emanuele Filiberto, è arrivato in visita semiufficiale a Napoli: per la prima volta da quando 58 anni fa, insieme a suo padre, l’ultimo Re d’ Italia Umberto II, era andato in esilio, dalla stessa Napoli, in Egitto.
La prima persona ad essere visitata a Napoli è stato l’arcivescovo della città’. Anche il membro più giovane della famiglia ex-reale è stato compiacuto: Emanuele Filiberto ha presenziato ad una partita di calcio svoltasi allo stadio di Napoli, dove ha potuto tifare per la sua squadra preferita, la “Juventus”.
Ma il ritorno è stato segnato anche da un certo scandalo. I Savoia si aspettavano che fossero resi loro gli onori dovuti ai rappresentanti della casa regnante (almeno di un tempo). Sarebbe stato un gesto simbolico: un’accoglienza solenne per coloro che nel 1947 avevano lasciato lo stesso porto come esiliati. Inoltre i visitatori illustri non escludevano che in futuro proprio Napoli, forse la città più “monarchica” dell’Italia, potesse diventare la loro residenza abituale.
Ma il comune di Napoli, controllato dai partiti di sinistra, un po’ spaventato da tale prospettiva, ha dichiarato ufficialmente di non aver intenzione di rendere alcun omaggio ufficiale ai Savoia che sono cittadini ordinari dell’Italia e si trovano a Napoli in visita privata. Il comune di Napoli non ha addirittura voluto accettare dalla famiglia di Savoia una donazione di 12000 euro per il cimitero della città’, che porta il nome di Vittorio Emanuele II, omonimo e bisnonno del capo attuale della famiglia.
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