Numero 10(74)
La Sberbank presenta il bilancio del 2002: peggiore delle aspettative ma non disastroso
Venerdì scorso, durante un incontro con gli analisti, la Sberbank ha presentato il suo bilancio consuntivo del 2002, redatto secondo gli Standards internazionali di contabilità finanziaria.
L’utile ammontante a 960 milioni di dollari è risultato al disotto delle aspettative del mercato. Ciononostante una crescita del 20% dei proventi netti dell’attività principale, con riferimento al periodo analogo dell’anno scorso, infonde ottimismo.
Un’analisi del bilancio 2002 dimostra chiaramente che la Sberbank ha a che fare con lo stesso problema di tutto il settore bancario. Le rimanenze sui conti di corrispondenza presso la Banca centrale (rispetto a quelle di due anni fa sono aumentate del 53%) sono cresciute più velocemente che non la media di tutte le attività (il 33%). Questo risultato è in contrasto con quello del 2001: allora le rimanenze sui conti di corrispondenza, al contrario, erano cresciute più lentamente delle attività. A nostro parere questo andamento si spiega con il fatto che le grandi compagnie petroliere russe cominciano a trasferire le loro operazioni dalle banche russe a quelle estere, dove il denaro costa meno, perchè la domanda dei crediti non è così forte. Se nel 2001 il 66% di crescita degli obblighi si poteva spiegare con un ampliamento del portafoglio dei crediti, nel 2002 solo il 43% dell’ afflusso di risorse aggiuntive alla banca era utilizzato a questo scopo. Come risultato la Sberbank ha dovuto accrescere le rimanenze sui conti di corrispondenza presso la Banca centrale di 1 miliardo di dollari circa.
Un calo della domanda di prestiti si è manifestato anche nella riduzione, nella struttura delle attività, della percentuale dei crediti rilasciati dal 49% al 47,5%. Come ci si aspettava, la parte del complesso dei combustibili e dell’ energia rispetto alla totalità dei crediti si è ridotta dal 22% al 18%. D’altra parte noi valutiamo positivamente la riduzione, nel portafoglio dei crediti, della componente metalmeccanica (dal 16% al 11%) e di quella dell’ energia – dal 7% al 4%. Al nostro parere queste cifre attestano un miglioramento nella struttura del portafoglio dei crediti. Valutiamo anche positivamente la crescita percentuale dei crediti alle persone fisiche – dal 7% al 12% nella totalità dei crediti rilasciati: nei prossimi anni questo segmento sarà uno di quelli che acquisteranno una sempre maggiore importanza. Il miglioramento della qualità del portafoglio dei crediti si è rispecchiato anche in una crescita più lenta dei fondi di riserva (+430 milioni di dollari contro una crescita di 600 milioni che noi avevamo previsto).
Per quanto riguarda il portafoglio obbligazionario, una delle modifiche positive consiste nell’aumento del portafoglio del commercio, da 2 miliardi di dollari all’inizio del 2002 ai 4 miliardi di dollari alla fine dell’anno. Grazie a questo aumento la Sberbank ha potuto accrescere notevolmente, nell’introito complessivo, la parte dei redditi derivanti dalle operazioni con le obbligazioni (fino al 10%). Il conto profitti e perdite evidenzia che il tasso d’interesse effettivo sui crediti è stato del 19,7%, una cifra superiore alle aspettative del mercato. Inoltre c’ è da segnalare una crescita veloce dei redditi dalle operazioni con le obbligazioni, nonché un aumento del 54% della voce “Retribuzioni e provvigioni”.
In genere si può dire che i risultati finanziari del 2002 indicano una possibilità di peggioramento, a lungo termine, di certi indici. Se i tassi d’interesse sui crediti continuassero a scendere, o le rimanenze sui conti a basso rendimento presso la Banca centrale crescessero, gli indici di redditività potrebbero calare. Ciononostante quest’ anno potrebbe rappresentare un’ eccezione rispetto alla tendenza verso la riduzione del margine bancario. La stabilità del tasso di cambio di rublo deve contribuire a ammortizzare le conseguenze negative dei fattori sopraindicati. Inoltre, la tendenza dei tassi d’interesse a crescere all’ estero, riferita in altri articoli, permetterà alla Sberbank di ritenere nel suo portafoglio alcuni grossi beneficiari, ciò che manterrà la redditività delle operazioni di credito.
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