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Numero 2(82)
La produzione industriale in Russia nel 2003

    In conformità al resoconto del Comitato statale per le statistiche della Federazione Russa “Sulla fabbricazione della produzione industriale nel 2003”, la crescita della produzione industriale rispetto al 2002 è stata del 7%. Va ricordato che nel 2002 la produzione industriale nel Paese è cresciuta del 3,7%. Nel dicembre del 2003, rispetto al dicembre del 2002, la crescita della produzione industriale è stata del 7,9%.
    Nel complesso, nel 2003 la crescita si è verificata in 11 di 15 settori della produzione industriale. “Il settore metalmeccanico e dell’industria meccanica, verso la fine dell’anno, è diventato leader per la dinamica della crescita (il 9,4%). La crescita si è verificata anche in alcuni altri settori della trasformazione, come l’industria dei materiali da costruzione (+6,4%), l’industria del vetro, della porcellana e delle ceramiche (+6,5%)”. Tra i leader per la crescita e i volumi di produzione, nel 2003, sono stati come negli anni precedenti i settori delle materie prime: l’industria dei combustibili (+9,3%), la siderurgia (+8,9%) e la metallurgia non ferrosa (+6,2). Non è cambiato il trend di crescita nell’industria alimentare (+5,1%).
    Il calo di produzione, nel 2003, si è verificato nell’industria leggera (-2,3%), nel settore microbiologico (-18%), nell’industria molitoria, del grano lavorato e dei mangimi combinati (-1,5%) e in quella poligrafia (-2,5%). Ma da ottobre si registra l’indebolimento dei trend negativi in questi settori.
    E’ da dedurre quindi che i tassi di crescita del volume della produzione industriale nel Paese supera quasi di 2 volte l’indice del 2002, ed è, ovviamente, un fatto positivo. Un fattore notevole che ha avuto un effetto positivo sulla dinamica della produzione industriale nel Paese, è la crescita degli investimenti nel capitale fisso, che nel 2003 ha totalizzato il 12,5% (nel 2002, il 2,6%).
    E’ positiva anche l’ inedita supremazia del settore metalmeccanico e dell’ industria meccanica, come dinamica di crescita, nonché i tassi di crescita abbastanza alti in alcuni altri settori di trasformazione. Ciò è dovuto prevalentemente all’influsso del fattore degli investimenti, nonché all’aumento della domanda dei prodotti di alcuni settori di trasformazione da parte del comparto delle materie prime e dalla popolazione, in seguito all’aumento dei redditi reali (del 14,5% nel 2003).
    Ma per quanto riguarda il contributo complessivo all’economia del Paese, i primi, come in alcuni degli ultimi anni, sono sempre i settori legati alle materie prime, ed orientati verso le esportazioni. Ci vorrà ancora tanto tempo per tornare ad un bilancio giusto tra lo sviluppo dei settori della trasformazione e quelli delle materie prime. Ciò dimostra che la Russia continua ad essere dipendente dalla situazione nei mercati internazionali delle materie prime (prevalentemente, in quello petrolifero). E quindi, come notano molti esperti, la situazione di oggi non va sopravvalutata, visto che non si sa cosa succederà con l’industria se i prezzi internazionali del petrolio si ridurranno notevolmente.

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