Numero 5(85)
Inchiesta aperta …e chiusa
La procura ha iniziato a ridimensionare i baroni regionali
Sembra che dopo gli oligarchi la procura generale abbia iniziato a perseguire quei boss regionali che non erano leali al Cremlino. Il primo della lista è risultato essere il governatore Dmitrij Ajackov. Il 17 maggio contro di lui è stata aperta un’inchiesta per abuso di potere. Le motivazioni che hanno portato a ciò sono da ricondursi ai risultati dell’esame delle modalità di estinzione di un certo debito doganale mediante i fondi della regione. Il suddetto debito era stato contratto nell’agosto del 2002 per l’importazione di mietitrebbiatrici americane “Case”. Quest’ultime erano state acquistate per metà da aziende semi-statali.
L’estinzione era stata effettuata senza il consenso della Duma locale. La procura sostiene che l’operato del governatore in questo caso abbia causato un danno alla regione dell’ordine di 70 milioni di rubli. Lo stesso governatore aveva dichiarato piú volte come la cosa fosse stata organizzata per ripulire la poltrona governativa per l’ex-vice di Ajackov e attuale vicepresidente del partito “Edinaja Rossija” Vjaceslav Volodin. E benché dopo alcuni giorni, il 20 maggio sia stata dichiarata la chiusura delle indagini, ciò non significa assolutamente una vittoria di Ajackov. La maggior parte degli osservatori sono concordi nel ritenere che in cambio dell’interruzione delle indagini Ajackov abbia promesso di non ripresentarsi alle prossime elezioni del 2005. E affinché non si dimentichi di tale promessa, la verifica dell’inchiesta è stata affidata alla procura interregionale del Volga, e può protrarsi indeterminatamente. E sembra che Ajackov non debba essere il solo esempio. Alla riunione dei rappresentanti dei Ministeri delle Forze dell’Ordine il procuratore generale Vladimir Ustinov si è espresso favorevole all’inasprimento “della repressione penale” degli alti funzionari. Tra le persone i cui abusi verranno indagati sono stati nominati il governatore della Kamchatka Mashkovcev e l’ex-governatore di Tver’ Platov. E la lista di coloro presso i quali i procuratori possono avanzare delle pretese nell’ambito della lotta alla corruzione non si limita a queste persone, in quanto V. Ustinov ha già dichiarato di avere delle “domande” da porre ai governatori dell’Estremo Oriente russo. Secondo Ustinov è il metodo di gran lunga piú efficace per la lotta alla corruzione, in assenza nel paese di uno stato di diritto. Il fatto che sembri eufemisticamente parlando strano, che il funzionario ministeriale delle Forze dell’Ordine si cali nel ruolo di rappresentante della società civile, non sembra preoccupare il signor Ustinov.
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