Numero 6(105)
Cooperazione fra Gazprom e Enel
Ha avuto luogo a Mosca un incontro di lavoro fra Aleksej Miller, il presidente del consiglio direttivo della Gazprom S.p.a e Fulvio Conti, il presidente della societ italiana Enel. Le parti hanno discusso le questioni inerenti all’ulteriore sviluppo bilaterale nel campo petrolchimico. Si e’ parlato, in particolare, delle forniture e del trasporto del metano russo in Italia, seguendo anche gli itinerari esistenti di trasporto e tenendo conto delle nuove unit’ di trasporto progettate.
Va ricordato che il mercato del gas naturale dell’Italia e’ terzo come entit’, dopo la Gran Bretagna e la Germania (il consumo complessivo e’ stato di 84,28 miliardi di metri cubi nel 2005). La quota parte del gas nella bilancia energetica supera il 30%.
Nel 2005, circa l’86% del fabbisogno italiano del gas si e’ coperto con le importazioni. L’estrazione propria ammonta a 12,96 miliardi di metri cubi all’anno. Nel 2005, la Gazprom ha fornito all’Italia 21,7 miliardi di metri cubi di metano.
L’Enel e’ una delle societ’ energetiche italiane piu’ grosse. Fra le sue attivit’ piu’ importanti ci sono la produzione e il marketing dell’energia elettrica, l’utilizzazione delle reti elettriche e delle telecomunicazioni. L’Enel e’ in possesso del sistema di distribuzione di energia elettrica statale, nonche’ di centrali elettriche dalla potenza complessiva di 42 000 Wt. Circa il 30% dell’elettricit’ prodotta dal gruppo si ottiene usando il gas naturale. Il consumo complessivo annuo di gas naturale da parte delle centrali elettriche appartenenti all’Enel, ammonta a 10 miliardi di metri cubi.
Oggi l’Enel ha contratti a lungo termine per l’importazione di 9,5 miliardi di metri cubi di metano l’anno, dei quali 6 arrivano dall’Algeria, e 3,5 dalla Nigeria. In Italia, l’Enel compra il gas all’Eni, da 3 a 6 miliardi di metri cubi all’anno.
Da gennaio 2003, la “Gazexport S.p.a.” vende forniture spot all’Enel. Al primo di settembre del 2006, sono stati forniti circa 335 milioni di m3. E questo dato impressiona parecchio gli esperti russi.
|