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Numero 6(105)
A Trieste X Congresso per la cooperazione tra Italia e Russia

    La nuova tappa di cooperazione. Dal 26 al 28 ottobre 2006 a Trieste si è svolta la X sessione della task force russo-italiana sui distretti industriali e le PMI. La delegazione russa è stata capeggiata da A.I. Borisov, dirigente del dipartimento Paesi europei del Ministero per lo sviluppo economico ed il commercio della Federazione Russa, mentre la parte italiana è stata presieduta da Gianfranco Caprioli, responsabile della Direzione generale promozione scambi del Ministero del Commercio Estero della Repubblica Italiana.
    La parte russa era presente alla sessione con circa 80 rappresentanti di 16 Regioni, della Camera di Commercio della Federazione Russa, della Rappresentanza commerciale della Federazione Russa nella Repubblica Italiana e dell’imprenditoria russa, inclusi gli istituti di credito; la parte italiana ha riunito oltre 150 rappresentanti di 4 comuni, di 8 Regioni (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Trentino), 10 associazioni e federazioni di categoria, 9 camere di commercio, 5 pool, 15 organismi bancari e finanziari, 10 università e tecnopark, 3 distretti industriali e oltre 40 imprese.
    Alla sessione è stato rilevato come la Task force, creata per iniziativa dei massimi dirigenti della Russia e dell’Italia, sia uno strumento, di promozione di progetti di investimento unico nel suo genere, che non riscontra analogie nel rapporto tra altri Paesi. È stato pure sottolineato come lo sviluppo delle relazioni commerciali ed economici russo-italiane sia incentivato dalla crescita economica stabile che si registra in Russia ormai da 7 anni. È stato apprezzato il supporto fornito dalla parte italiana all’entrata della Russia in un gruppo superiore per il rating creditizio nell’ambito dell’OECD, nonché nel WTO. Vale la pena di ricordare, a questo punto, che l’Italia è uno dei partner commerciali prioritari della Federazione Russa.
    Si prevede che nell’anno corrente il giro d’affari tra i due Paesi debba aumentare per oltre il 40%. Secondo statistiche condotte in Germania, l’Italia sarebbe il secondo partner della Russia per volume d’affari (dopo la Germania). La parte italiana è stata informata dettagliatamente sugli strumenti usati nella Federazione Russa per aumentare il volume di investimenti esteri.
    Tra le merci che vengono importate dall’Italia in Russia, il primato continua ad essere detenuto dalle merci di largo consumo: nel 2005, la loro quota parte nel costo totale delle importazioni è ammontata al 41,4%. Secondo in classifica è il gruppo macchine ed impianti (il 39,4% contro il 34,4% del 2004). Confermato quindi il trend - manifestatosi negli ultimi anni – della progressiva riduzione della quota parte dei beni di largo consumo e della rispettiva crescita dell’import di macchine ed impianti, che ha continuato ad intensificarsi anche nell’anno in questione. Ciò è dovuto al rapido aumento delle importazioni delle macchine e degli impianti, e dimostra la crescita dell’attività di investimenti nell’economia russa. Le quote parti di altri gruppi di merci sono rimaste praticamente invariate.
    La merce n. 1 tra le esportazioni russe in Italia è come prima il gas naturale. Nel 2005, sono stati esportati circa 18 miliardi di m3 di gas, una cifra inferiore del 14% rispetto al valore del periodo corrispondente dell’anno precedente, mentre il costo delle esportazioni è aumentato del 21%. L’export di altre merci più importanti per le esportazioni russe in Italia registra una crescita notevole, dovuta in larga misura all’aumento dei prezzi internazionali delle materie prime industriali e dei semilavorati. Ad esempio l’ammontare delle forniture dei metalli ferrosi in Italia è aumentato del 31%, superando 1,2 miliardi di dollari USA, mentre in termini quantitativi il loro export è aumentato del 16%, cioè fino a 2,5 tonnellate. Nel 2005, modifiche notevoli hanno avuto luogo nella dinamica e nella struttura delle esportazioni in Italia dei prodotti della metallurgia non ferrosa russa, le cui forniture sono aumentate del 35%, ammontando a circa 370 milioni di dollari USA. Nell’export di prodotti chimici è continuato il trend positivo dell’anno precedente: le forniture di questo gruppo di merci sono aumentate del 16%, fino a 189 milioni di dollari USA.
    Sono previsti a breve due convegni italo-russi relativi alle zone economiche speciali in Piemonte e in Campania. I partecipanti al meeting di Trieste hanno citato gli ottimi risultati dati dai progetti di cooperazione e dalle iniziative congiunte relativi ai distretti industriali nel 2004-2006, come la produzione di elettrodomestici, di radiatori elettrici, di materiali da costruzione, di equipaggiamenti agricoli, lo sviluppo dell’industria alimentare, dell’agricoltura, di infrastrutture nelle Regioni di Lipetsk, di Leningrado, di Mosca, nella Repubblica dei Ciuvasci, nella Repubblica Tatarstan e in altre Regioni.
    Al termine della sessione è stato approvato un nuovo programma di iniziative sempre inerenti ai distretti industriali per il 2007-2009, che prevede la cooperazione nella costruzione di centri commerciali, di terminali doganali e di ricevimento merci, nella produzione di attrezzature per saldatura e di mobili, nelle telecomunicazioni, nella costruzione di vagoni ferroviari, nella lavorazione del legno, nella costruzione di macchine agricole, nell’industria peschereccia, nella siderurgia e nel turismo, nonché l’intensificazione della cooperazione tra le banche e le camere di commercio dei due Paesi.

I comparti più promettenti della cooperazione russo-italiana
    Oggi i trend più promettenti nelle relazioni tra l’Italia e la Russia sono: la cooperazione bilaterale economica e commerciale (in particolare nel settore energetico, dell’alta tecnologia e dell’industria bellica), la cooperazione negli investimenti e nel campo delle innovazioni.
    Va poi rilevato che la cooperazione russo-italiana nel campo degli investimenti è uno degli elementi principali dei rapporti commerciali ed economici tra i due Paesi. Gli investimenti italiani accumulati nell’economia russa ammontano oggi a oltre 1,1 miliardi di dollari, contro i 200 milioni circa del 2005 (tra cui 70 milioni di investimenti diretti). Va segnalato anche che l’anno scorso, per la prima volta nella storia del rapporto economico russo-italiano, si sono registrati grossi investimenti russi nell’economia italiana (settore siderurgico).
    Anche la cooperazione nella creazione dei distretti industriali ispirati al modello italiano è uno dei trend più considerevoli della cooperazione russo-italiana. Tra le regioni che hanno ottenuto risultati maggiori in questo settore, possono essere indicate:
    - la Regione di Lipetsk: gli investimenti della “Indesit Company” nella produzione di frigoriferi e di lavatrici sono arrivati a circa 240 milioni di dollari. Sono pienamente attive due fabbriche di frigoriferi e di lavatrici. Nell’autunno del 2005 è stato inaugurato un centro logistico costruito dagli italiani di 54 mila metri quadrati.
    - la Repubblica del Tatarstan: la “Nizhnekamskneftekhim”, l’“ELaZ” e la società italiana “Investitore internazionale S.r.l.”, hanno stipulato un accordo relativo alla creazione della ZAO “Fabbrica di polistirolo orientato” e all’allestimento della produzione di polipropileni orientati biasciali (imballaggi di polipropilene: nastro BOPS e film BOPS).
    - Nella provincia di Stupino della Regione di Mosca, la Marazzi S.p.A. sta portando a termine la costruzione di una fabbrica di piastrelle in ceramica con una capacità produttiva di 10 milioni di metri quadri di piastrelle l’anno. Su un terreno di 20 ettari sono stati innalzati 63 mila m2 di fabbricati industriali, compresi un magazzino di storaggio dei prodotti finiti, un laboratorio, un’infermeria e una sede per gli uffici amministrativi; inoltre sono stati realizzati appositamente due tronchi ferroviari e una strada per automobili.
    Secondo la parte italiana, in Russia, nelle Regioni di Sverdlovsk e di Perm’ e nella Repubblica dei Ciuvasci sarebbero ormai stati creati dei prototipi di distretto industriale corrispondenti ai criteri fissati nei progetti. Le Regioni di Vologda, di Briansk, di Penza, di Tula, di Voronezh, di Rostov, di Belgorod, la Repubblica Mordovia, la Repubblica degli Udmurti hanno mostrato il loro interesse per lo sviluppo della cooperazione con le Regioni italiane in questo campo. Sono così gettate le basi per una cooperazione efficiente e reciprocamente vantaggiosa tra la Russia e l’Italia.

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