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Numero 16(61)
Il governo è a favore della liberalizzazione
Le recenti affermazioni del Vice Ministro per lo sviluppo economico e il commercio Arkadiy Dvorkovich che il Governo sta preparando una liberalizzazione dell’accesso dei non residenti al capitale bancario, possono essere interpretate come segno favorevole.
Si prevede che il Ministero concederà a tutti i non residenti il diritto di acquistare fino al 5-10% del capitale bancario, senza nessuna limitazione.
Attualmente la regolazione del settore bancario è l’unico ostacolo che non permette ai non residenti di acquistare le azioni delle banche. La legislazione federale contiene due leggi che restringono i diritti dei non residenti:
1. Legge “Sulle banche e l’attività bancaria”. Ai sensi di questa legge la partecipazione straniera nel settore bancario deve essere regolamentata dal Governo e dalla Banca Centrale della Federazione Russa. Vi è specificato inoltre che gli istituti di credito e i loro soci russi devono ottenere un’autorizzazione per la vendita delle azioni ai non residenti. La legge prevede che la Banca Centrale debba prendere una decisione sul rilascio dei permessi entro due mesi.
2. Regolamento della Banca Centrale n. 417-U del 23 novembre, che gestisce l’emissione dei titoli da parte degli enti di credito. Il regolamento ha vigore solo se abbinato alla Legge federale di cui sopra.
Le proposte di liberalizzare il mercato delle azioni bancarie sono state poste per la prima volta all’inizio dell’anno corrente, quando a capo della Banca Centrale c’era Viktor Geraschenko. L’indispensabilità della liberalizzazione è stata evidente però solo dopo che il nuovo management della Banca Centrale ha approntato la sua versione della riforma bancaria, che è più radicale in confronto alle intenzioni della vecchia leadership della banca.
Sembra che nella fase attuale la liberalizzazione rifletta non solo le intenzioni della BC di aprire il mercato interno al capitale straniero: la nuova direzione della Banca Centrale si pronuncia per cambiamenti più profondi nel settore delle banche, in particolare per un controllo più severo del capitale bancario. Se la Banca Centrale imporrà alle banche private di portare il loro capitale a un livello ragionevole (si ritiene che il 20% dei fondi interni, ovvero 4 miliardi di dollari, siano di carattere fittizio), per adempire a questo obiettivo la comunità bancaria avrà bisogno di una quantità molto più ingente di risorse finanziarie. Visto che il mercato interno è in serie difficoltà finanziarie, crediamo che la Banca Centrale presumibilmente abbia deciso di concedere un accesso più ampio agli investitori stranieri. Sinteticamente si può dire che la liberalizzazione dell’accesso al capitale bancario è strettamente legata alle rispettive riforme, e la sua implementazione è solo questione di tempo.
Detta liberalizzazione del mercato delle azioni bancarie, però, è solo uno tra i cambiamenti che il Governo sta preparando per il prossimo futuro, un altro fattore importante sarà l’introduzione del sistema di assicurazione dei depositi. In altri paesi l’assicurazione dei depositi di solito ha avuto effetto negativo sulle banche di risparmio, però sembra che la promulgazione di questa legge difficilmente potrà influenzare la posizione privilegiata della Sberbank. Primo, anche se la Sberbank parteciperà sicuramente al sistema di assicurazioni nel corso dei primi anni, i suoi soldi non saranno coinvolti per coprire i rischi delle banche private, ma molto probabilmente saranno depositati in un conto a parte. Secondo, eventuali modifiche della legislazione pensionistica, che attualmente non permette alle banche private di gestire accumulazioni pensionistiche, possono avere un effetto molto più sentito sulla quota, monopolisticamente alta, di depositi conservata nella Sberbank. Ma purtroppo queste modifiche non sono ancora presenti all’ordine del giorno.
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